Bolivia: Amnesty International fortemente preoccupata per la situazione dei diritti umani



Gent.mi tutti, 


 vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di 
 Amnesty International: 




Bolivia: Amnesty International fortemente preoccupata
per la situazione dei diritti umani






    Grazie per la cortese attenzione

    Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: 
    Amnesty International Ufficio Stampa 
    Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it 







COMUNICATO STAMPA
CS139-2003

BOLIVIA: AMNESTY INTERNATIONAL FORTEMENTE PREOCCUPATA PER LA SITUAZIONE DEI
DIRITTI UMANI


Amnesty International è fortemente preoccupata per l'incolumità delle
persone che stanno prendendo parte alle proteste di massa in corso in
Bolivia. Dal 20 settembre sono oltre 60 i morti (tra cui tre soldati) e
centinaia i feriti, in un contesto che pare caratterizzato dall'eccessivo
uso della forza da parte di esercito e polizia. La maggior parte delle
vittime è stata uccisa a colpi di arma da fuoco.

La Chiesa cattolica e l'Assemblea permanente dei diritti umani, un
organismo non governativo boliviano, hanno criticato l'uso delle armi da
fuoco e di munizioni di largo calibro da parte delle forze di sicurezza.
Amnesty International riconosce che le autorità hanno il dovere di
mantenere la legge e l'ordine, ma condanna l'uso eccessivo della forza e
chiede che il diritto alla vita dei manifestanti sia rispettato in ogni
circostanza.

Le attuali manifestazioni costituiscono l'ultima e più evidente serie di
proteste nei confronti del governo del presidente Gonzalo Sanchez de
Lozada. Sono iniziate nella zona degli altipiani, intorno alla metà di
settembre, ed hanno progressivamente coinvolto contadini, sindacalisti e
settori della società civile in diversi centri, soprattutto a El Alto, un
sobborgo della capitale La Paz, dove sono stati anche compiuti diversi
arresti. I manifestanti invocano riforme sociali, protestano contro
l'esportazione del gas naturale boliviano e chiedono le dimissioni del capo
dello Stato.

"Ieri abbiamo lanciato un appello mondiale al governo boliviano" - ha
affermato Maria Esposito, coordinatrice Bolivia della Sezione Italiana di
Amnesty International - "in cui chiediamo il rispetto degli standard
internazionali delle Nazioni Unite sull'uso della forza e delle armi da
fuoco, un'inchiesta indipendente e pubblica sulle uccisioni e i ferimenti
di questi giorni, la garanzia di incolumità per le persone arrestate nel
corso delle manifestazioni e infine che queste ultime abbiano accesso ad
avvocati e familiari e, se necessario, a cure mediche".

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 15 ottobre 2003


Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press at amnesty.it