La Rai ai tempi del Berluska - G.Chiesa



La Rai ai tempi del Berluska
La lettera di Massimo Fini all'Unità apre uno squarcio impressionante sul
funzionamento della RAI di Berlusconi e Gasparri.
Inutile, come lui scrive, tuonare contro il fascismo di ieri se non si è
capaci di vedere il regime di oggi. Davvero potremmo citare ancora una
volta l'aforisma di Hans Magnus Enzensberger: "ai tempi del fascismo non
sapevo di vivere ai tempi del fascismo".

Ieri, tre ottobre 2003, qualche burlone ha rovesciato bidoni di letame
davanti alle sacre dimore del potere. E' la legge del contrappasso. Io
credo che dobbiamo attrezzarci per rovesciare sugli augusti limiti intere
autobotti di liquame. Stanno demolendo lo stato italiano, la nostra
Costituzione, ogni decenza.

In particolare l'indecenza e la prepotenza dominano il sistema dei media.
E' il luogo dove si sentono più forti, ed è per questo che lo hanno
trasformato prima di tutti gli altri in una latrina.

Massimo Fini ci dice che non è disposto a subire questa infamia. Avere
rivelato ciò che ha rivelato è un servizio alla democrazia in Italia, del
quale dobbiamo essergli grati. Anche perché dimostra che un po' di dignità
è ancora possibile conservarla. E' una lezione per tutti, e un invito a
resistere. Questi signori con la clava in mano non sono invincibili e
intoccabili. Se pensano di esserlo è soltanto perché non abbiamo mai
provato a metterli alla gogna.

Giulietto Chiesa


Megachip
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