[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
No news
- Subject: No news
- From: carta <carta at carta.org>
- Date: Wed, 17 Sep 2003 21:08:57 +0200
La no-news-letter di Carta Settimana dal 18 al 24 settembre 1. Un concerto per Carta. A Roma 2. Cantieri sociali a Bologna 3. Ultimo round 4. Da Badia Polesine a Casablanca 5. Facinorosi al governo 6. Il realismo magico degli zapatisti *** 1. Un concerto per Carta. A Roma *** Ci teniamo molto: i Têtes de Bois terranno questo venerdì, a Roma, un concerto [con la partecipazione di Daniele Silvestri e, notizia di queste ore, l'intervento di Paolo Rossi] per contribuire alla "ricapitalizzazione" della nostra cooperativa. Un modo originale e generoso di partecipare al nostro "mezzo di comunicazione sociale". A partire dalle ore 21, all'Anfiteatro del Parco Alessandrino, zona Tor Tre Teste [da via di Tor Tre Teste prendere via dei Viscogliosi, proseguire per via Tovaglieri dove troverete largo San Cevasco con un parcheggio adiacente all'entrata del parco; subito dietro c'è l'anfiteatro], l'ingresso costa nella misura della vostra generosità. Intervenite numerosi. http://www.carta.org/rivista/capitale/concerto.htm http://www.carta.org/rivista/capitale/index.htm *** 2. Cantieri sociali a Bologna *** Se qualcuno avesse un dubbio sull'utilità di Carta [noi talvolta lo abbiamo], legga per favore le molte pagine che, nel nuovo numero del settimanale, dedichiamo alla città di Bologna. In particolare, la lettera-appello che dice: se Sergio Cofferati batterà Guazzaloca e diventerà sindaco, la prossima primavera, saremo contenti. Però un nuovo sindaco è necessario, ma non sufficiente. Bisogna anche che la società civile, il sindacato, le associazioni, gli scrittori e i ricercatori mettano insieme il loro progetto di città, autonomo dalla politica, a partire dalle molte buone idee e sperimentazioni che a Bologna esistono. La lettera è firmata da moltissime persone, come Stefano Benni e il segretario della Cgil, Cesare Melloni, Wu Ming e Pino Cacucci, il presidente della Editrice missionaria padre Raimondi, i ragazzi di Chourmo e Marco Guerzoni della Compagnia dei Celestini, Luca Basile di Lilliput e così via [non possiamo citare qui tutti, inoltre si tratta solo di un primo gruppo di firme, altre sono in arrivo]. La proposta: due giorni di colloqui, gruppi di lavoro, racconti su Bologna e tutto quel che ci verrà in mente di fare intorno alla fine di ottobre, o giù di lì. Con la collaborazione di Carta e dei Cantieri sociali, come si dice. Il testo della lettera appello sarà tra breve anche nel nostro sito. Sul giornale, anche un servizio sulla più grossa speculazione che minaccia Bologna e sulla metropolitana, e un commento di Oscar Marchisio. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/33/sommario.htm *** 3. Ultimo round *** La copertina del nuovo numero del settimanale è invece dedicata al fragoroso fallimento del vertice Wto a Cancún, giustamente salutato come una vittoria dal movimento antiliberista, dalle Ong, dai paesi del Sud. Ci sono commentatori [come Federico Rampini su la Repubblica] i quali sostengono che, fuori dalla Wto, c'è solo il Far West in cui i più forti [Usa e Ue] faranno quel che gli pare. A noi sembra, al contrario, che buttar via regole concepite per far vincere i più forti senza bisogno di Far West, bensì "legalmente", è già un bel passo avanti. Perciò festeggiamo, e pubblichiamo quattro articoli di persone che erano a Cancún, e che offrono diversi punti di osservazione: Francesco Martone, senatore verde e parte della campagna "Questo mondo non è in vendita"; Vittorio Agnoletto, del movimento italiano, che ha partecipato ai forum del controvertice; Emiliano Viccaro, nostro inviato nel movimento, che, con Giuliana Visco, fa un diario dal "basso" di Cancún; Hermann Bellinghausen, inviato ormai "storico" de La Jornada nella Selva Lacandona, che ha scritto per Carta un articolo sul ruolo [decisivo] di zapatisti e indigeni in generale. Nel sito, tutta la documentazione, le notizie, le testimonianze, i reportage da Cancún. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/33/sommario.htm http://www.carta.org/index.htm *** 4. Da Badia Polesine a Casablanca *** Cos'hanno in comune, un piccolo paese della provincia di Rovigo e la grande città marocchina? Un pullman, che parte dall'Italia e arriva nel Maghreb trasportando lavoratori migranti, le loro famiglie, le loro aspirazioni ed esperienzeŠ Nel nuovo numero di Carta, uno straordinario reportage, scritto e fotografico, di Roberto Costa. Le storie e le facce di quelli che fanno i pendolari tra il Nord e il Sud del mondo. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/33/sommario.htm *** 5. Facinorosi al governo *** Il giorno dopo ha smentito. È un vero berlusconiano, il ministro degli interni Pisanu: prima la si spara grossa, più grossa possibile, poi si ridimensiona, e intanto tutti i giornali hanno parlato di te. Il capo di Pisanu l'ha fatto con Mussolini, che era tanto buono, e l'inquilino del Viminale l'ha ri-fatto con i giudici di Genova, che sono tanto cattivi: al punto da "trasformare gli aggressori in aggrediti". I giornali hanno molto parlato degli oltre settanta poliziotti di ogni ordine e grado individuati dai giudici genovesi come autori del massacro alla Diaz, nel luglio del 2001, delle torture alla caserma di Bolzaneto, e della contraffazione delle prove ai danni degli aggrediti [quelli veri]. Carta pubblica, nel nuovo numero, ampi stralci dell'ordinanza dei giudici, che i giornali hanno riferito in modo generico: tutto il repertorio di violenze e abusi, alla Diaz e specialmente a Bolzaneto, nel racconto scritto dai magistrati sulla base delle testimonianze. Chissà se Pisanu l'ha mai letto. Nel sito di Carta, una lettera al ministro di Lorenzo Guadagnucci, giornalista e vittima della Diaz. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/33/sommario.htm *** 6. Il realismo magico degli zapatisti *** Hanno inventato i "caracoles", le chiocciole, simbolo e sede del "buon governo" dei municipi autonomi zapatisti. John Holloway, filosofo autore di un libro fondamentale come "Cambiare il mondo senza prendere il potere" [di prossima pubblicazione in Italia, grazie a Carta e Intra Moenia], ha scritto una articolo sull'ultima invenzione degli indigeni ribelli del Chiapas, in cui spiega: l'insurrezione zapatista è assurda, e il suo merito, in questi dieci anni, è di non aver cessato di esserlo; perché se il capitalismo conquista l'appellativo di "sensato", allora per ribellarci dobbiamo essere assurdi. Nel nuovo numero di Carta. http://www.carta.org/rivista/settimanale/2003/33/sommario.htm
- Prev by Date: La nonviolenza e' in cammino. 677
- Next by Date: convegno "BREVETTI SOFTWARE: NO ALLA BREVETTABILITA' DELLE IDEE"
- Previous by thread: No news
- Next by thread: No news
- Indice: