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Dossier Carovana della Pace
- Subject: Dossier Carovana della Pace
- From: "p. mosè" <mosemora at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 17 Sep 2003 18:49:10 +0100
OSARE UN TEMPO NUOVO Articolo dei partecipanti alla "Carovana della Pace 2003""Abbiamo osato la strada - afferma Silvia, una dei 15 giovani carovanieri - mescolandoci con la gente e bussando a molte porte. E’ stata una vera missione popolare ispirata ai 40 anni della Pacem in Terris e vissuta tra le periferie di alcune città italiane e santuari storici di memoria profetica. Ci sono state consegnate tante speranze, sogni e sofferenze. Come giovane mi sento interpellata, non posso più tacere e rimanere impassibile alla realtà che mi circonda. I CARE ancora... mi sta a cuore... Grazie!"
La Carovana della Pace, che nel 2002 ha toccato 10 città italiane proponendo il tema "La pace nelle nostre mani: non solo utopia!", si è rimessa in cammino e ha concluso il 15 settembre 2003 a Limone sul Garda (BS) il suo itinerario costruito sulla sfida dell’"Osare un tempo nuovo".
I 15 giovani insieme ad alcuni missionari comboniani sono partiti il 4 settembre da Assisi. La cittadina di San Francesco è imponente. Le viuzze straripano di turisti curiosi. L’appuntamento avviene fuori le mura con il Movimento Nonviolento in cammino verso Gubbio. Due rappresentanti della carovana continueranno il cammino con loro, mentre gli altri si sparpagliano per la città incontrando la gente e diverse comunità religiose. Il vescovo apre le porte e condivide il suo desiderio di pace. L’indomani l’invio dalla Porziuncola corona la partenza per Napoli. L’incontro e l’accoglienza di Rosario e dei suoi ragazzi, della comunità Crescere Insieme, colora la discesa al rione Sanità. I rumori, la concentrazione del traffico e il continuo mondo umano che si muove tra i rioni, sono interrotti dai brevi e intensi momenti di ascolto con gente della strada, dalle vie dei quartieri spagnoli alle grotte della Sanità. Momenti di preghiera ecumenica e piste di riflessione di alcuni testimoni locali trovano la sintesi nell’affermazione di un ragazzino che, vedendo il nostro passaggio dal secondo piano di casa sua, grida: "Andate a fare pace? Vengo anch’io, aspettatemi!". E’ quella pace con giustizia e rispetto dei diritti degli immigrati che la comunità comboniana, presente in Castel Volturno, ci consegna durante l’eucarestia africana domenicale. Un ulteriore invio verso la tappa successiva: Roma.
Le giornate sono intense di incontri: dal quartiere Laurentino 38 alla MISNA, dagli immigrati nei pressi della stazione Tiburtina al Centro Astalli e Libera, dall’incontro Nazionale dell’AC alle tende del vangelo in Piazza, dalla rete di Lilliput alla Caritas, dai comboniani riuniti in capitolo generale, ai quali si è consegnato un documento frutto della scrittura collettiva della carovana, alla saggia giovinezza di fr. Arturo Paoli, dalle profetiche e lapidarie parole di don Luigi Ciotti e p. Alex Zanotelli al determinato forte e tenero coraggio di sr. Rachele, missionaria comboniana in Uganda, e di Bienvenu, rifugiato politico congolese. Sono volti, parole e azioni per dire che è possibile osare un tempo nuovo. E il viaggio continua. L’impegno inizia da ieri, perché anche le querce hanno memoria e Montesole e Marzabotto ce lo ricordano. In un momento in cui alcune istituzioni sembrano negare la memoria storica la carovana ricorda la figura di don Giuseppe Dossetti, padre costituzionale, e tutte le vittime innocenti morte nella strage del 1944. La terra a Montesole è ancora intrisa di sangue, ma la preghiera costante e silenziosa delle comunità dossettiane urla speranza e riscatto, sa di resurrezione. Con le piccole fiaccole consegnate nella notte dagli amici di Maranello che ci hanno guidati sui sentieri della memoria, raggiungiamo l’isolata Barbiana e invochiamo l’intercessione del priore per motivare, anche con le parole di Nanni e di altri amici, il nostro I CARE. E con il cuore pieno di vite e di storie, ci immergiamo nel bagno di folla che si sposta da Agliana a Quarrata, per dire che i diritti o sono di tutti o non son di nessuno. Anche da Korogocho, con p.Daniele raggiunto telefonicamente, l’invito a continuare a camminare senza confini rafforza l’invio celebrato a Brescia delle sei nuove missionarie comboniane.
La carovana della Pace 2003 chiude a Limone s/G per fare memoria attiva e celebrare la profezia del missionario Daniele Comboni. E’ osando che nascerà un tempo nuovo. Buon cammino.
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