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La nonviolenza e' in cammino. 676
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 676
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 16 Sep 2003 20:13:16 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 676 del 17 settembre 2003 Sommario di questo numero: 1. Marie Claude Pace: gli amici della nonviolenza da Assisi a Gubbio 2. Silvia Marcuz: la carovana della pace a Montesole e Marzabotto 3. Maria G. Di Rienzo: cosa diamo alle persone che si uniscono a noi? 4. Elena Liotta: tutti insieme 5. Prosegue il processo a Leyla Zana 6. Franca Ongaro Basaglia: una realta' trasformata 7. Silvia Vegetti Finzi: un vasto processo di speculazione 8. Indice dei numeri 598-628 (luglio 2003) de "La nonviolenza e' in cammino" 9. Letture: Franco Cambi, L'autobiografia come metodo formativo 10. Letture: Duccio Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di se' 11. Letture: Angelo D'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano 12. Letture: Danilo Franchi, Laura Miani, La verita' non ha colore 13. Letture: Cesare Garboli, Ricordi tristi e civili 14. Letture: Cesare Segre, Per curiosita' 15. Riedizioni: Vittorino Andreoli, La violenza 16. Riletture: Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali 17. Riletture: Silvana Castignone, Povere bestie. I diritti degli animali 18. Riletture: Paola Cavalieri, La questione animale. Per una teoria allargata dei diritti umani 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento 20. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. MARIE CLAUDE PACE: GLI AMICI DELLA NONVIOLENZA DA ASSISI A GUBBIO [Ringraziamo Marie Claude Pace (per ocntatti: marieclaudepace at libero.it) per questo intervento. Maria Claude Pace fa parte dell'esperienza delle "Donne in nero" e del gruppo "Gubbio per la pace" (per contatti: gubbioperlapace at libero.it) che da anni realizza rilevanti iniziative di pace, di solidarieta', di accostamento alla nonviolenza] Alcuni di noi di "Gubbio per la pace" abbiamo avuto il privilegio di partecipare in prima persona all'iniziativa promossa dal Movimento Nonviolento nel fine settimana dal 4 al 7 settembre: la camminata da Assisi fino a Gubbio (in due giorni), i dibattiti e la festa. Che significa partecipare? Significa fare una scelta. Se scelgo di camminare da Assisi (o solo per una parte del lungo percorso, ma questo non importa, perche fa anche piacere e da' sostegno incontrare per strada gli amici che ci aspettano, i bambini sorridenti, i cani pacifisti!), se scelgo di camminare e poi di andare a sentire parole non solo giuste ed essenziali sulla situazione attuale nel mondo ma anche necessarie alla continuazione del mio cammino, se scelgo di fare parte della festa, e di tenere in una farandola la mano di persone finora sconosciute, e' perche faccio la scelta di continuare in ogni momento il lavoro cominciato, cioe' di sentire, fare sentire, fare passare, e sopratutto fare mio, il messaggio della nonviolenza, senza timidezza, senza indugio, senza lasciare che se ne occupino solo gli altri. Gli interventi di Peppe Sini, di Nanni Salio, di Daniele Lugli ("Con voi, amici, posso dire che sbaglio"), e di tanti altri con cui possiamo anche non essere d'accordo, ci riportano alla coscienza della nostra importanza come cittadini e come persone, ci ridanno coraggio nel difficile impegno quotidiano del vivere le relazioni ispirati al meglio dai principi nonviolenti, con tutti i nostri fallimenti, errori, dubbi. Momenti come questi ci sollevano, ci fanno sentire meno soli. In momenti come questi, si tocca l'anima delle persone. E dunque la scelta di partecipare era giusta. Io approfitto pero' di questa occasione per ribadire fortemente la mia convinzione che anche e sopratutto in questi momenti preziosi dobbiamo dare l'esempio della sobrieta' nel consumo di plastica, portarci dietro ognuno la nosta acqua, mangiare con i piatti "veri" e lavarli (questo ultimo punto e' stato rispettato e penso che sia una cosa buona), eccetera. Sara' un dettaglio piccolo? Forse, pero' la riduzione dei consumi comincia a casa nostra, sopratutto per noi a Gubbio, con l'esempio di Francesco. Ringrazio di cuore tutti gli amici che abbiamo potuto incontrare, nuovi e non, tutti granelli che potranno forse cambiare la direzione nella quale va il mondo. P. S.: Aggiungo che se qualcuno, partecipando alla Perugia-Assisi del 12 ottobre, volesse venire prima ed assistere a uno dei nostri dibattiti, verra' a parlarci della "violenza culturale" e della Communaute' de l'Arche fondata da Lanza del Vasto, il nostro amico Andrea Cozzo, di Palermo, venerdi' 10 ottobre, alle ore 21. Se richiedete ospitalita', contattateci all'e-mail: gubbioperlapace at libero.it 2. INCONTRI. SILVIA MARCUZ: LA CAROVANA DELLA PACE A MONTESOLE E MARZABOTTO [Ringraziamo Silvia Marcuz (per contatti: smarcuz at libero.it) per questa intensa testimonianza. Silvia Marcuz partecipa alla carovana della pace 2003 promossa dai giovani e dai missionari comboniani. Giuseppe Dossetti, una delle figure piu' vive della cultura della pace e della dignita' umana, e' nato a Genova nel 1913 ed e' scomparso nel 1996. Giurista e canonista, dirigente della lotta partigiana, deputato alla Costituente e alla Camera, vicesegretario della DC, lascia la politica nel 1952. Si dedica alla ricerca storico-teologica e da' vita ad una comunita' monastica. Ordinato sacerdote nel 1959, stretto collaboratore del cardinal Lercaro al Concilio Vaticano II. Nel 1994 e' stato il promotore dei Comitati per la difesa della Costituzione. Opere di Giuseppe Dossetti: segnaliamo almeno Scritti politici, Marietti, Genova 1995; La parola e il silenzio, Il Mulino, Bologna 1998; La ricerca costituente, Il Mulino, Bologna 1994; Con Dio e con la storia, Marietti, Genova 1986. Opere su Giuseppe Dossetti: Giuseppe Trotta, Giuseppe Dossetti, Camunia, Firenze 1996] E' il 12 settembre: la carovana della pace si trasferisce sull'Appennino Emiliano, nei luoghi di una delle piu' efferate stragi naziste, quella di Montesole-Marzabotto. Negli stessi luoghi risiede la comunita' dei monaci e delle monache dossettiani: li interpelliamo per recuperare il ruolo di Giuseppe Dossetti nella storia della nostra Repubblica. Insieme ai pilastri indicati dalla Pacem in Terris, riconosciamo l'importanza essenziale della Costituzione, baluardo civile posto al termine di una guerra, perche' nulla si ripeta. Incontriamo il Dossetti della Costituente e il Dossetti dello scatto di coscienza, nel '94, nel cuore della sua vita monacale: la sua storia insegna che non possiamo tacere quando la Costituzione e i valori della persona, della democrazia, del lavoro e della pace vengono messi in discussione. Recuperiamo il senso di politica per Dossetti e l'idea di partito, molto vicini alla logica partecipativa che oggi ci insegna il sud del mondo: non elites rappresentative, ma processi di coinvolgimento di tutti nella corresponsabilita' delle scelte; anche questi sono presupposti della pace. Parliamo della storia della nostra Repubblica, del pericolo di "nuove incubazioni fasciste" in un luogo segnato dal sangue, in giorni in cui il presidente del consiglio dei ministri sembra voler cancellare la memoria. * Francesco Pirini, sopravvissuto alla strage, ci aiuta a recuperare il dramma di quei giorni. Ha perso amici e parenti, ha visto gli orrori della follia nazista e per vent'anni non e' riuscito a parlarne; dopo tanto tempo finalmente un gruppo di bambini lo ha coinvolto nel grande esercizio di memoria e perdono, che da allora non ha piu' interrotto. Gli chiediamo cosa significhi per lui perdono e risponde che altrimenti non avrebbe nemmeno senso parlare della violenza, perche' non ci sarebbe via d'uscita. La via d'uscita invece sta nella coscienza dei tanti che non dimenticano e che vogliono ripartire per riscattare il dolore che ha segnato questa terra. Di notte, con padre Alex Zanotelli, due monaci di Dossetti e tanti altri amici, la carovana cammina in preghiera e riflessione attraverso i luoghi della strage, scandendo passo passo le parole della poesia "Le querce di Montesole". Hanno memoria, le querce, e ora di questa memoria fa parte anche il nostro passaggio: una responsabilita' in piu' per il cammino che riparte verso Barbiana. 3. FORMAZIONE. MARIA G. DI RIENZO: COSA DIAMO ALLE PERSONE CHE SI UNISCONO A NOI? [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo testo. Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sidney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza] Le persone si uniscono ai gruppi di attivisti per incontrare altra gente, imparare nuove cose, perseguire degli scopi, stare bene con altri/e e connettere le loro vite a un'idea nuova di mondo e di rapporti umani. Se non trovano quello che cercano se ne andranno. I gruppi hanno quindi necessita' di chiedersi piu' spesso: cosa diamo alle persone che si uniscono a noi? I prezzi in termini di tempo e di investimento personale che chiediamo loro sono adeguati? Come possiamo aumentare i benefici e diminuire i costi rispetto a quello che facciamo? In seguito alla mia scheda su come autodistruggersi, parecchi di voi mi hanno chiesto: "e invece, come restare insieme?". Ecco alcune idee. 1) Restate in contatto. Vedersi regolarmente, faccia a faccia, e' vitale. Se riuscite a farlo in modo "itinerante", una volta in sede, un'altra volta a casa di qualcuno, un'altra volta ancora in un posto simpatico e magari all'aperto, eviterete noia, senso di costrizione, ripetizione dei moduli di dominio (come l'alta scrivania della presidenza e le basse file di sedie dei portatori d'acqua...). 2) Date il benvenuto ai nuovi arrivati. Intendo un vero benvenuto: presentateli agli altri, e aiutateli a trovare il loro spazio chiedendo: "Raccontaci di te, cosa ti piace fare e in cosa ti ritieni abile, cosi' potremo mettere a frutto i tuoi talenti nel gruppo". Informateli sullo stato dell'arte delle vostre campagne, dei lavori e delle azioni che avete in programma: "Questo e' cio' che abbiamo gia' deciso in via generale, ma tutti questi altri aspetti hanno bisogno di apporto creativo: quale potrebbe essere il tuo, cosa ne pensi?". Invitateli ad assumere ruoli di responsabilita', perche' se date l'impressione che siano sempre le stesse persone a dover rivestire determinati ruoli essi si sentiranno esclusi. Chiamateli a casa per passare loro informazioni, per tenerli al corrente degli eventi. 3) Prestate molta attenzione ai processi decisionali di gruppo. E' importante che voi capiate, scegliate e modifichiate se necessario i modi in cui lavorate insieme. Tendete a saltare i momenti di confronto? Sono sempre i soliti che intervengono? Insistete perche' tutti si esprimano, create un ambiente favorevole all'ascolto. 4) Verificate i motivi che vi tengono insieme. Periodicamente, chiedete che ogni membro del gruppo descriva cio' che si aspetta dal lavoro del gruppo stesso, in termini di risultati, di tempo da mettere a disposizione, di responsabilita', di soddisfazione personale. 5) Agite di piu'. La gran maggioranza delle persone detesta le lunghe assemblee in cui si discute del sesso degli angeli. Se il problema di cui vi state occupando in citta' e', per dire, il verde pubblico, e' piu' facile che cento persone vengano con voi a piantare alberi, piuttosto che partecipino al convegno su "Gli effetti del neoliberismo sulla gestione dei parchi comunali". 6) Mantenete ad un livello ragionevole le richieste di tempo. Spesso le persone conducono esistenze indaffarate e frenetiche (a causa del lavoro, di altri impegni, di situazioni familiari, ecc.). Non chiedete loro di partecipare, per principio, a tutto ed ovunque. Assicuratevi piuttosto di espandere il numero delle persone disposte ad impegnarsi, in modo che ciascuno faccia qualcosa, e nessuno troppo. Siate realistici, quando disegnate i vostri progetti. 7) Lavorate in coppia. Per ogni lavoro, fate in modo che vi siano due persone che devono occuparsene. Questo migliora il livello della comunicazione interpersonale, rende i compiti meno pesanti, le persone non si sentono sole e il risultato di un buon lavoro si ottiene piu' facilmente. Se potete, fate in modo che le coppie riflettano delle differenze (una donna e un uomo, un "socio fondatore" e un nuovo membro, ecc.), cosi' esse risulteranno in nuovi punti di vista, in una relazione ricca e dinamica che informera' il risultato del lavoro. 8) Non dimenticate i momenti di svago comune, di attivita' di rilassamento e di gioco. Un lavoro infinito e totalizzante vi distruggera'. Oltre ai momenti in cui vi troverete insieme solo per il piacere di vedervi (il compleanno di qualcuno/a, la nascita di un bimbo, ecc.), trasformate i compiti noiosi o di routine in "eventi sociali": imbustate le lettere mentre mangiate la pizza insieme, o mentre ascoltate insieme un bel concerto alla radio. 9) Fornite formazione. Interna, ove chi ha delle abilita' e delle conoscenze/esperienze particolari le condivide, ed esterna, chiamando formatori all'azione diretta, alla gestione nonviolenta dei conflitti, ecc. 10) Le vostre aspettative siano realistiche. Nulla motiva e tiene insieme un gruppo piu' di un successo tangibile. Dirigete le vostre azioni verso scopi che potete ottenere e, se siete impegnati in una campagna a lungo termine, riconoscete e celebrate ogni tappa intermedia raggiunta. 11) Mostrate apprezzamento per l'impegno di ciascuno/a. Riconoscete l'amore e l'intelligenza e la fatica che i vostri amici ed amiche hanno messo nell'azione: fatelo nelle conversazioni, negli incontri del gruppo, nella vostra newsletter, ecc. Ogni contributo e' ed e' stato importante, non importa quanto oscuro, o quanto piccolo. 12) Aiutate le persone a credere in se stesse, ad avere fiducia nel futuro. Dovete coltivare la convinzione, con ottimismo, che potrete ottenere cio' che non e' stato ancora ottenuto, che supererete i problemi interni con il dialogo, che il vostro gruppo sta facendo qualcosa di importante, vitale, necessario e giusto. "Non ho dubbi sul fatto che un piccolo gruppo di cittadini impegnati possa cambiare il mondo - diceva Margaret Mead - In effetti, e' la sola cosa che lo ha sempre cambiato". 4. RIFLESSIONE. ELENA LIOTTA: TUTTI INSIEME [Da Elena Liotta, Le solitudini nella societa' globale, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2003, p. 113. Elena Liotta e' psicoterapeuta e psicologa analista, nata a Buenos Aires, vive da diversi anni a Orvieto (di cui e' stata anche assessora comunale alle politiche sociali), svolge attivita' clinica, formativa e culturale in ambito psicoanalitico e socio-educativo. Tra le numerose pubblicazioni di Elena Liotta segnaliamo: Educare al se', Edizioni scientifice Ma. Gi, Roma 2001; Le solitudini nella societa' globale, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2003] Concludo questo scritto sulla solitudine nelle settimane cruciali dello scoppio dell'ennesima guerra per le risorse del pianeta, una guerra pretestuosa e incurante della sorte di esseri umani innocenti, inconsapevole dell'inutilita' di un massacro che non risolvera' il problema di fondo della propria sorte. Per qualche strano motivo al senso di angoscia e solitudine collettivi di fronte all'ennesima prepotenza dell'uomo sull'uomo, si sta gradualmente sostituendo una nuova vicinanza e la volonta' di dichiararsi contro, tutti insieme. Comunque andassero a finire le cose, la partecipazione umana alla sofferenza di chi sara' colpito dall'irresponsabilita' di pochi esiste ancora. Non tutto e' perduto, dunque. 5. DIRITTI UMANI. PROSEGUE IL PROCESSO A LEYLA ZANA [Da a at ranchdeiviandanti.it riceviamo e diffondiamo. Leyla Zana, intellettuale kurda, tra le figure piu' significative dell'impegno per i diritti umani, eletta al Parlamento della Turchia, ha subito durissime persecuzioni e la privazione della liberta' per il suo impegno per i diritti del suo popolo, la democrazia e la dignita' umana; e' in corso una campagna internazionale per la sua liberazione] Si e' svolta il 15 settembre ad Ankara la settima udienza dello storico rifacimento (iniziato il 28 marzo 2003) del processo contro Leyla Zana ed altri ex deputati kurdi, gia' processati e condannati a 15 anni di carcere nel dicembre 1994 dopo un processo giudicato iniquo dalla Corte europea dei diritti umani, la quale ha percio' imposto alla Turchia di rifare tale processo. Nuovamente la Corte del tribunale per la sicurezza dello stato ha rifiutato di scarcerare gli ex deputati kurdi, i quali nei loro interventi odierni hanno duramente criticato la magistratura turca per la sua mancanza di rispetto delle elementari norme giuridiche. Ma l'udienza e' stata rilevante anche perche' nuovamente hanno potuto parlare i testimoni della difesa (in questa udienza, tre), i quali, come gia' avevano fatto altri testimoni nell'udienza di luglio, hanno apertamente smentito tutte le imputazioni, affermando che Leyla Zana e gli altri ex deputati avevano incontrato i capi tribu' per riportare la pace tra le tribu' nemiche in conflitto, astenendosi da qualsiasi propaganda a favore del Pkk (il Partito dei lavoratori del Kurdistan, che in quel periodo conduceva lotta armata contro lo stato turco). L'accusa di propaganda per il Pkk era stata l'imputazione proncipale, e, come gia' nell'udienza di luglio, e' stata smentita da molti testimoni assolutamente insospettabili di qualsiasi simpatia o convergenza politica con gli imputati. Il rifacimento del processo era cominciato il 28 marzo 2003, ed era proceduto per parecchie udienze nel peggiore dei modi, tanto da far pronunciare al presidente della delegazione del Parlamento europeo (Joost Lagendijk) un giudizio durissimo: "Sembra essere la copia del primo processo. E la copia di un processo iniquo e' pure essa un processo iniquo". In particolare, come dettagliatamente documentato da parte del Centro per l'indipendenza dei giudici e degli avvocati (Cijl) della Commissione internazionale dei giuristi (Icj), la Corte aveva in continuazione sfacciatamente violato il principio giuridico delle pari opportunita' tra accusa e difesa. Tuttavia la ferma e tenace opposizione degli ex deputati kurdi, dei loro avvocati, e l'assidua presenza delle delegazioni europee (sia del Parlamento europeo, sia di associazioni di giuristi, di difesa dei diritti umani, etc.) erano riuscite ad intaccare la resistenza della Corte, e a rendere possibile l'audizione anche dei testimoni della difesa, i quali avevano sistematicamente "demolito" le tesi dell'accusa. Ciononostante la Corte e' rimasta sorda e cieca di fronte agli sviluppi processuali, e si e' ostinata nelle sue valutazioni preconcette, rifiutando ogni volta, e pure oggi, le richieste di scarcerazione degli imputati. In questo contesto, sia le istituzioni politiche e giuridche dell'Europa, sia l'associazionismo democratico europeo con la sua solidarieta' attiva e con la sua presenza "in loco", continuano ad essere un fattore di primaria importanza per impedire alla Turchia (in lista d'attesa per il suo ingresso in Europa) di ripetere l'iniquita' commessa nel 1994. Un buon motivo per non restare inattivi a guardare. La prossima udienza sara' il 17 ottobre. Per il resoconto dettagliato delle precedenti udienze e per informazioni piu' generali su Leyla Zana si visiti il sito www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/home.html 6. MAESTRE. FRANCA ONGARO BASAGLIA: UNA REALTA' TRASFORMATA [Da Franca Ongaro Basaglia, Sofferenza psichica, trasformazione dei servizi e nuova ricerca, in AA. VV., Fra regole e utopia, Cooperativa editoriale Psichiatria Democratica, Bologna 1982, pp. 259-260. Franca Ongaro Basaglia, intellettuale italiana di straordinario impegno civile, insieme al marito Franco Basaglia (1924-1980) e' stata, ed e' tuttora, tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica. E' stata anche parlamentare. Opere di Franca Ongaro Basaglia: tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982; Manicomio perche'?, Emme Edizioni, Milano 1982; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato anche a L'istituzione negata e Che cos'e' la psichiatria e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli Scritti di Franco Basaglia] Una realta' trasformata che consenta l'esprimersi dei bisogni, delle carenze, dei conflitti, prima soffocati dal linguaggio della malattia, puo' incominciare a fornire nuovi elementi di comprensione su come si esprime questa sofferenza, non piu' imbavagliata. 7. MAESTRE. SILVIA VEGETTI FINZI: UN VASTO PROCESSO DI SPECULAZIONE [Da Silvia Vegetti Finzi, Oscurita' dell'origine e bioetica della verita', in AA. VV. (a cura di Stefano Rodota'), Questioni di bioetica, Laterza, Roma-Bari 1993, 1997, p. 186. "Silvia Vegetti Finzi e' nata a Brescia il 5 ottobre 1938. Laureatasi in pedagogia, si e' specializzata in psicologia clinica presso l'Istituto di psicologia dell'Universita' cattolica di Milano. All'inizio degli anni '70 ha partecipato a una vasta ricerca internazionale, progettata dalle Associazioni Iard e Van Leer, sulle cause del disadattamento scolastico. Inoltre ha lavorato come psicoterapeuta dell'infanzia e della famiglia nelle istituzioni pubbliche. Dal 1975 e' entrata a far parte del Dipartimento di Filosofia dell'Universita' di Pavia ove attualmente insegna psicologia dinamica. Dagli anni '80 partecipa al movimento femminista, collaborando con la "Universita' delle donne Virginia Woolf" di Roma e con il Centro documentazione donne di Firenze. Nel 1990 e' tra i fondatori della Consulta (laica) di bioetica. Dal 1986 e' pubblicista del "Corriere della Sera" e successivamente anche di "Io donna" e di "Insieme". Fa parte del comitato scientifico delle riviste: "Bio-logica", "Adultita'", "Imago ricercae", nonche' dell'Istituto Gramsci di Roma, della "Casa della cultura" di Milano, della "Libera universita' dell'autobiografia" di Anghiari. E' membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, della Societa' italiana di psicologia; della Societe' internationale d'histoire de la psychoanalyse. Nel 1998 ha ricevuto, per i suoi scritti di psicoanalisi, il premio nazionale "Cesare Musatti", e per quelli di bioetica il premio nazionale "Giuseppina Teodori". Sposata con lo storico della filosofia antica Mario Vegetti, ha due figli adulti, Valentina e Matteo" (questa notizia biografica abbiamo estratto dal sito dell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche: www.emsf.rai.it). Opere di Silvia Vegetti Finzi: (a cura di), Il bambino nella psicoanalisi, Zanichelli, Bologna 1976; (con L. Bellomo), Bambini a tempo pieno, Il Mulino, Bologna 1978; (con altri), Verso il luogo delle origini, La Tartaruga, Milano 1982; Storia della psicoanalisi, Mondadori, Milano 1986; La ricerca delle donne (1987); Bioetica, 1989; Il bambino della notte. Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990; (a cura di), Psicoanalisi al femminile, Laterza, Roma-Bari 1992; Il romanzo della famiglia. Passioni e ragioni del vivere insieme, Mondadori, Milano 1992; (con altri), Questioni di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 1993; (con Anna Maria Battistin), A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall'attesa ai cinque anni, Mondadori, Milano 1994; Freud e la nascita della psicoanalisi, 1994; (con Marina Catenazzi), Psicoanalisi ed educazione sessuale, Laterza, Roma-Bari 1995; (con altri), Psicoanalisi ed identita' di genere, Laterza, Roma-Bari 1995; (con Anna Maria Battistin), I bambini sono cambiati. La psicologia dei bambini dai cinque ai dieci anni, Mondadori, Milano 1996; (con Silvia Lagorio, Lella Ravasi), Se noi siamo la terra. Identita' femminile e negazione della maternita', Il Saggiatore, Milano 1996; (con altri), Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1996; Volere un figlio. La nuova maternita' fra natura e scienza, Mondadori, Milano 1997; (con altri), Storia delle passioni, Laterza, Roma-Bari 1997; Il fantasma del patriarcato, 1997; (con altri), Fedi e violenze, Rosenberg & Sellier, 1997; (con Anna Maria Battistin), L'eta' incerta. I nuovi adolescenti, Mondadori, Milano, 2000. Collabora inoltre con le riviste filosofiche: "Aut Aut" e "Iride". Molti suoi scritti sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco e spagnolo] Quanto piu' la circolazione del materiale generativo diviene anonima, tanto piu' assomiglia a quella del denaro, dal quale media l'impersonalita', la mancanza di significato, la convertibilita', l'ingovernabilita' dei flussi, la subordinazione alla dialettica della domanda e dell'offerta. Non e' casuale che si parli di "banca del seme", di depositi, di rapporto domanda-offerta, di quotazioni, di redditivita' degli interventi eseguiti, di conflitti tra pubblico e privato. Di questo passo si puo' gia' ipotizzare una futura "borsa valori della vita". Le analogie tra "capitale biologico" e "capitale finanziario" rivelano che e' in atto un vasto processo di speculazione che si fonda sulla manipolazione del desiderio procreativo, in particolare materno. L'aspetto piu' clamoroso dell'operazione, il suo incredibile cinismo, consiste nel celarne i costi: la durata, la spesa, il rischio fisico, psichico, relazionale e, soprattutto, l'esiguita' dei successi ottenuti. 8. INDICE DEI NUMERI 598-628 (LUGLIO 2003) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 598 del primo luglio 2003: 1. Maria de Lourdes Jesus: una richiesta d'intervento presso la presidente della Rai; 2. Crispino Scotolatori: ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio; 3. Enrico Peyretti: il giusto e l'utile; 4. Giovanni Scotto: l'Unione europea e il Congo; 5. Augusto Cavadi: arriva il filosofo pratico; 6. Ileana Montini: senso di insicurezza e rappresentazione sociale; 7. Valentino Parlato: una sfida umana; 8. Peppe Sini: due o tre cose che so sull'immigrazione; 9. Francesco Comina presenta "Prima che l'amore finisca" di Raniero la Valle; 10. Riletture: Gioconda Belli, Il paese sotto la pelle; 11. Riletture: Nadine Gordimer, Un mondo di stranieri; 12. Riletture: Arundhati Roy, Guerra e' pace; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 599 del 2 luglio 2003: 1. Un rinnovato appello al dialogo tra cristiani e musulmani; 2. Giuliana Sgrena: tra le macerie dell'Iraq; 3. Martin Buber: ogni giorno; 4. Giulio Vittorangeli: un nuovo medioevo; 5. Francesco Tullio: cosa vuol dire resistenza nonviolenta? 6. L'ottava newsletter di "Migra"; 7. In uscita il libro "La balcanizzazione dello sviluppo" di Claudio Bazzocchi; 8. Un'anticipazione da "Dopo l'11 settembre" di Noam Chomsky; 9. Riletture: Franca Basaglia Ongaro, Una voce; 10. Riletture: Laura Conti, Ambiente Terra; 11. Riletture: Antoinette Fouque, I sessi sono due; 12. Riletture: Lea Melandri, L'infamia originaria; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 600 del 3 luglio 2003: 1. Germaine Tillion: la sede dell'Onu a Gerusalemme; 2. Nello Scardani: ancora dieci parole della nonviolenza riflesse in dieci volti di donne; 3. Maria G. Di Rienzo: condividere il potere nelle relazioni; 4. Enrico Peyretti: il mio paese; 5. Francesco Tullio: disobbedire o resistere? 6. Giovanna Boursier: i rom e l'Europa; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 601 del 4 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: grazie, e inoltre; 2. Imma Barbarossa: in Europa senza armi, per pace e giustizia; 3. Convenzione permanente di donne contro le guerre: un appello al movimento per la pace e i diritti; 4. Angelo Gandolfi: perche' i corpi civili di pace; 5. Enrico Peyretti: la nonviolenza e' piu' del pacifismo; 6. Maria G. Di Rienzo: gestire lo stress e prevenire l'esaurimento; 7. Salvatore Palidda: il business dei "clandestini"; 8. Peppe Sini: sulle cosiddette gaffes del cavalier B.; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 602 del 5 luglio 2003: 1. Corso di formazione per i Corpi civili di pace; 2. Un 4 novembre dalla parte delle vittime, contro guerre, eserciti ed armi; 3. Monica Lanfranco: donne islamiche e occidentali discutono in rete di nonviolenza e liberta'; 4. Antonio Papisca: l'Onu, dei popoli, a Gerusalemme; 5. E' in rete l'opuscolo di Travaglio e Gomez sul cavalier B.; 6. Ali Rashid: tre pensieri sulla pace; 7. Judith Revel: la resistenza; 8. Lea Melandri: per costruire un sogno; 9. L'introduzione di "Dio sta marciando" di Massimo Rubboli; 10. Letture: Zygmunt Bauman, Intervista sull'identita'; 11. Letture: Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione; 12. Riedizioni: Elie Wiesel, ... E il mare non si riempie mai; 13. Riletture: Ruth First, Alle radici dell'apartheid; 14. Riletture: Taslima Nasreen, Vergogna; 15. Riletture: Michelle Perrot (a cura di), L'impossibile prigione; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 603 del 6 luglio 2003: 1. Gianni Rodari: il peggior sordo; 2. Associazione culturale Papillon: una iniziativa di civilta'; 3. Giovanni Mandorino: non dimentichiamo il popolo iraniano; 4. Matteo Soccio: una bibliografia essenziale sul potere di tutti; 5. Antonio Tricarico: Palermo chiama Cancun; 6. Ida Dominijanni: un attacco al cuore dell'Europa; 7. Gloria Buffo: asilo politico alle donne vittime di violenza; 8. Incontro annuale di "Bilanci di giustizia"; 9. Recenti pubblicazioni di Servitium editrice; 10. Letture: Giorgio Agamben, Stato di eccezione; 11. Letture: Vittorio Agnoletto, Prima persone; 12. Letture: Dario Antiseri, Principi liberali; 13. Riletture: Edgarda Ferri, Il perdono e la memoria; 14. Riletture: Margaret Mead, Maschio e femmina; 15. Riletture: Fernanda Pivano, Poesia degli ultimi americani; 16. Le diagnosi di Messer Rovina: una sciocchezza ancora; 17. Peppe Sini: uomini in gabbia; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 604 del 7 luglio 2003: 1. "Il paese delle donne": miracolo a Roma; 2. Enrico Peyretti: dieci tesi su religioni, violenza, nonviolenza; 3. Anne A. Simpkinson intervista Thich Nhat Hahn dopo la strage dell'11 settembre 2001; 4. Simone de Beauvoir: la felicita'; 5. Michelangelo Bovero: questo paese; 6. Un corso per mediatori internazionali di pace; 7. Letture: Alessandro Dal Lago, Polizia globale; 8. Letture: Gillian Slovo, Polvere rossa; 9. Letture: Augusto Zamora Rodriguez, El futuro de Nicaragua; 10. Riletture: Laura Conti, Che cos'e' l'ecologia; 11. Riletture: Agnes Heller, L'uomo del Rinascimento; 12. Riletture: Franca Ongaro Basaglia, Manicomio perche'? 13. Benito D'Ippolito: uomini e tigri; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 605 dell'8 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: volontari di pace e mercenari criminali; 2. Luciana Castellina: i sentieri del movimento per la pace; 3. Maria G. Di Rienzo: cantare; 4. Ricciardo Aloisi: ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio; 5. Paola Mosconi e Renzo Samaritani: per avere pace; 6. Il "Cos in rete" di luglio; 7. Un incontro dei Gruppi di azione nonviolenta a Verona; 8. Dal 27 al 31 agosto un corso del Centro nuovo modello di sviluppo; 9. Letture: Davide Tarizzo, Introduzione a Lacan; 10. Letture: Thomas Taterka: Dante deutsch; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 606 del 9 luglio 2003: 1. Lotus Linton Howard: il manifesto delle nonne; 2. Janina Bauman: quel che disse la signora Pietrzyk; 3. Giulio Vittorangeli: sentimento del tempo; 4. Augusto Cavadi: oltre le ideologie del Novecento; 5. Tommaso Di Francesco presenta "Meglio carcerati che carcerieri" a cura di Peretz Kidrom; 6. Letture: Emilio Gentile, Renzo De Felice. Lo storico e il personaggio; 7. Letture: Carlo Maria Martini, Sulla giustizia; 8. Riletture: Anna Bravo, Anna Maria Bruzzone, In guerra senza armi; 9. Riletture: Gian Mario Bravo, La prima Internazionale; 10. Riletture: Giorgio Graziosi, L'interpretazione musicale; 11. Riletture. Armanda Guiducci: La mela e il serpente; 12. Riletture: Louise Labe', Oeuvres completes; 13. Riletture: Gaspara Stampa, Rime; 14. Riletture: Alfonsina Storni, Irremediablemente; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 607 del 10 luglio 2003: 1. Francesca Brezzi: la necessita'; 2. Una petizione popolare perche' cessi la partecipazione italiana all'occupazione militare dell'Iraq; 3. Sergio Paronetto: non c'e' pace senza diritto; 4. Michael Moore: una lettera al sottotenente Bush; 5. Mao Valpiana: arrivederci a Gubbio; 6. Omero Caiami Persichi: dieci quartine tra Assisi e Gubbio; 7. Janina Bauman: il terrore e la memoria; 8. Luigi Ferrajoli: la guerra, il diritto, e due ipotesi sull'Onu; 9. Amerigo Bigagli: ancora sulle bandiere della pace; 10. "Nigrizia" di luglio-agosto 2003; 11. Riletture: AA. VV., Canti della protesta femminile; 12. Riletture: Joan Baez, Ballate e folksong; 13. Riletture: Billie Holiday, La signora canta il blues; 14. Riletture: Violeta Parra, Canzoni; 15. Riletture: Bessie Smith, Canzoni; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 608 dell'11 luglio 2003: 1. "Azione nonviolenta" di luglio; 2. Maura Gualco: una condanna a morte. Italiana; 3. Enrico Peyretti: solidarieta' agli studenti iraniani. Nonviolenta; 4. Neta Golan: lacerazioni; 5. Nirmal Puwar: i volti svelati della buona meticcia; 6. Francesco Tullio: candidi come colombe; 7. Ida Dominijanni: le maschere della guerra; 8. Presentazione di Emiliano Sbaraglia (a cura di), Cento domande a Piero Gobetti; 9. La nona newsletter di "Migra"; 10. Letture: Noam Chomsky, Dopo l'11 settembre; 11. Letture: Robert Fisk, Notizie dal fronte; 12. Letture: Howard Zinn, Non in nostro nome; 13. Riedizioni: Hermann Broch, La morte di Virgilio; 14. Riedizioni: Anna Freud, Normalita' e patologia del bambino; 15. Riletture: Michel Foucault, Taccuino persiano; 16. Riletture: Armanda Guiducci, Donna e serva; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 609 del 12 luglio 2003: 1. Benito D'Ippolito: in memoria di Alice Paul; 2. Maria G. Di Rienzo: come preparare una campagna per il cambiamento sociale; 3. Da settembre a Baghdad un osservatorio internazionale sull'occupazione militare; 4. Giuseppina Ciuffreda presenta "Un no molti si'" di Paul Kingsnorth; 5. All'Associazione Gabriele Bortolozzo il Premio internazionale Alexander Langer 2003; 6. Maruja Torres: per ultimo; 7. Enrico Peyretti commenta "L'idea di giustizia e l'esperienza dell'ingiustizia" di Gustavo Zagrebelsky; 8. Presentazione di AA. VV., Dentro la guerra; 9. Letture: Nafeez Mosaddeq Ahmed, Dominio; 10. Letture: Nafeez Mosaddeq Ahmed, Guerra alla liberta'; 11. Letture: Paul Ginsborg, Berlusconi; 12. Letture: Peretz Kidron (a cura di), Meglio carcerati che carcerieri; 13. Riletture: Lidia Beccaria Rolfi, Bruno Maida, Il futuro spezzato; 14. Riletture: Laura Ghidini, Dialogo con Emmanuel Levinas; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 610 del 13 luglio 2003: 1. Un convegno a Viterbo; 2. Mauro Laeng: una considerazione su religioni e violenza; 3. Maria G. Di Rienzo: come facilitare un dialogo; 4. Zenone Sovilla: tra emergenza e utopia; 5. Ida Dominijanni: le mezze luci dell'Europa; 6. Augusto Cavadi: la teologia fuori dalle Chiese; 7. Marco D'Eramo: per la critica delle ong; 8. Presentazione di Vittorio Giacopini, La comunita' che non c'e'; 9. Un dossier di "Opposizione civile" oggi in edicola; 10. Riletture: Maria Antonietta Calabro', Le mani della mafia; 11. Riletture: Maria Antonietta Calabro', In prima linea; 12. Riletture: Claire Sterling, Cosa non solo nostra; 13. Riletture: Claire Sterling, Un mondo di ladri; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 611 del 14 luglio 2003: 1. Lorella Pica: in cammino da Assisi a Gubbio; 2. Hannah Arendt: avere sempre a cuore; 3. Simone Weil: il secondo caso; 4. Guglielmo Ragozzino intervista Eveline Herfkens; 5. Gino Strada: praticare la dichiarazione universale dei diritti umani; 6. Augusto Cavadi: del disagio e dell'assuefazione; 7. Giobbe Santabarbara: la meglio gioventu'; 8. Franca D'Agostini: della metafisica; 9. Il 6-9 agosto per un futuro senza armi; 10. Letture: Elio Veltri, La legge dell'impunita'; 11. Riletture: Nadia Bennuzzi (a cura di), Le donne nei processi di sviluppo dell'Africa subsahariana; 12. Riletture: Maria Cristina Pudioli (a cura di), Iran 1941-1991. Dalla monarchia alla repubblica islamica; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 612 del 15 luglio 2003: 1. Pasquale Pugliese: in cammino da Assisi a Gubbio; 2. Undicesimo incontro internazionale delle Donne in nero; 3. Assia Djebar: l'uccello della felicita' inespressa; 4. Giulio Vittorangeli:un grumo di felicita'; 5. Luisa Morgantini: la guerra nella pancia; 6. Un profilo di Luisa Morgantini; 7. Franco Lattes Fortini: una lettera agli ebrei italiani; 8. Peppe Sini: di Franco Fortini e di noi medesimi; 9. Lidia Campagnano: la dimensione umana; 10. Charlotte-Rose de La Force: la morale di Mulinello; 11. Riletture: Neera, Le idee di una donna; 12. Riletture: Emilia Pardo Bazan, Insolacion; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 613 del 16 luglio 2003: 1. La scomparsa di Benny Carter e di Compay Segundo; 2. Nurit Peled: noi, le vittime; 3. Nadia Cervoni: per Leyla Zana; 4. Sveva Haertter: gli obiettori di coscienza israeliani in tribunale; 5. Elisabeth Jankowski: la lingua e la guerra; 6. Tiziana Barrucci: il rapporto del Comitato europeo per la prevenzione della tortura; 7. Marina Salacrist: ancora sul dialogo tra Luisa Muraro e Rossana Rossanda; 8. Severino Vardacampi: a proposito di scorie nucleari; 9. Norma Bertullacelli: in silenzio per la pace a Genova; 10. Riletture: Alfredo Bonazzi, Squalificati a vita; 11. Riletture: Alberto Manacorda, Il manicomio giudiziario; 12. Riletture: Maria Luisa Marsigli, La marchesa e i demoni; 13. Riletture: Marina Valcarenghi, I manicomi criminali; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 614 del 17 luglio 2003: 1. Ileana Montini: se il discorso della comune casa; 2. Rino Martinez: oggi a Palermo, in solidarieta' con don MeliI; 3. Riccardo Orioles: Palermo, undici anni dopo; 4. Il 18 luglio a Palermo; 5. Un appello per la liberta' di stampa contro la mafia; 6. Una lettera aperta sulle violenze di Genova; 7. Ida Dominijanni: "Democrazia e diritto" analizza il sistema Berlusconi; 8. Chiara Zamboni: la cultura dei diritti e la fine della politica; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 615 del 18 luglio 2003: 1. Il 27-31 agosto l'incontro della rete internazionale delle Donne in nero; 2. Tiziana Barrucci e Stefano Liberti intervistano Johan Galtung; 3. Anna Puglisi, Umberto Santino: appunti sulla ricerca del Centro Impastato su "Donne e mafia"; 4. Riletture: Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Introduzione a Abelardo; 5. Riletture: Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Le bugie di Isotta; 6. Riletture: Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri e Massimo Parodi, Storia della filosofia medievale; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 616 del 19 luglio 2003: 1. Un libro da leggere; 2. Lidia Menapace: il processo; 3. Maria G. Di Rienzo: abbiamo piu' potere di quel che crediamo; 4. Ettore Masina: siccita'; 5. Giuliana Sgrena: un rapporto dall'Iraq di "Human rights watch"; 6. Gloria Zanardo: del neutro e della differenza; 7. La newsletter n. 6 di "Questo mondo non e' in vendita"; 8. Luca Fazio intervista Mario Valpreda sulla distruzione dei campi inquinati con semi ogm in Piemonte; 9. Letture: Giulio Angioni, Il mare intorno; 10. Riletture: Sylvia Plath, Lady Lazarus e altre poesie; 11. Riletture: Rosvita, Tutto il teatro; 12. Riletture: Anna Storti Abate: Introduzione a Capuana; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 617 del 20 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: l'Europa vista da Genova; 2. Maria G. Di Rienzo: la coscienza sa parlare; 3. Mohandas Gandhi: la noncollaborazione; 4. Rete di Lilliput: difendiamo i beni comuni; 5. Pax Christi: il diritto internazionale, una via per la pace; 6. Un profilo di Helene Cixous; 7. Indice dei numeri 577-597 (giugno 2003) de "La nonviolenza e' in cammino"; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 618 del 21 luglio 2003: 1. Comitato sardo "Gettiamo le basi": una petizione al presidente della Repubblica; 2. Simone Weil: una seconda volta; 3. Lidia Menapace: dall'arcobaleno a un'Europa neutrale; 4. Maria G. Di Rienzo: alcune note sull'azione diretta nonviolenta; 5. David Maria Turoldo: sera a sant'Egidio; 6. Il segretario generale dell'Onu chiede la liberazione di Aung San Suu Kyi; 7. Amnesty International chiede un'inchiesta indipendente sulla morte della fotogiornalista Zahra Kazemi; 8. Giampaolo Calchi Novati: buon compleanno, Madiba; 9. Alcune riviste utili; 10. Letture: Francoise Dolto, Come allevare un bambino felice; 11. Letture: Grazia Honegger Fresco, Essere genitori; 12. Letture: Silvia Vegetti Finzi con Anna Maria Battistin, A piccoli passi; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 619 del 22 luglio 2003: 1. Stevie Smith: non salutava, affogava; 2. Giulio Vittorangeli: la rettitudine e la tenerezza; 3. Giobatta Corinzi: ancora dieci parole riflesse in dieci volti sul sentiero da Assisi a Gubbio; 4. Peppe Sini: cessi l'illegale e criminale partecipazione militare italiana alla guerra in corso in Iraq; 5. Rosa Luxemburg: una scoperta; 6. Agnes Heller: una persona buona; 7. Hannah Arendt: sulla propaganda totalitaria; 8. Ignacio Ramonet: neoimperialismo; 9. Il "Bollettino bio" di luglio; 10. Marianne Moore: la mente e' un cosa incantevole; 11. Lorenzo Milani: da qui a stasera; 12. Una bibliografia essenziale di Helene Cixous; 13. Letture: Thich Nhat Hanh, La luce del Dharma; 14. Riletture: Sofia Vanni Rovighi, Elementi di filosofia; 15. Riletture: Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a Anselmo d'Aosta; 16. Riletture: Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a Tommaso d'Aquino; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 620 del 23 luglio 2003: 1. Amnesty International: un appello per i detenuti di Guantanamo Bay; 2. Tre lezioni dal popolo sardo; 3. Lidia Menapace: gli esiti delle privatizzazioni, nelle ferrovie; 4. Orsola Casagrande: David Kelly, una morte che accusa; 5. Elettra Deiana: una lettera alle parlamentari e ai parlamentari; 6. Yael Meroz: pace e' dialogo; 7. Danilo Dolci: aver fiducia; 8. Hans Jonas: il vecchio tetro Hobbes; 9. Luciana Castellina ricorda Nora Fumagalli; 10. Rossana Rossanda ricorda Nora Fumagalli; 11. Valentino Parlato ricorda Franco Rodano; 12. Letture: Ursula K. Le Guin, La salvezza di Aka; 13. Letture: Silvia Vegetti Finzi, Anna Maria Battistin, L'eta' incerta; 14. Riedizioni: Marvin Harris, La nostra specie; 15. Riletture: Ernesto Balducci, Gandhi; 16. Riletture: Ernesto Balducci, Francesco d'Assisi; 17. Riletture: Ernesto Balducci, Giorgio La Pira; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 621 del 24 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: un profumo di Nora ; 2. Missionari comboniani: un decalogo per aiutare gli immigrati oggi; 3. Fiamma Lolli intervista Vandana Shiva; 4. Ileana Montini: rumori, odori, diritti, sentimenti; 5. Amnesty International: porre fine al "limbo legale" di Guantanamo; 6. Un appello per l'immediato ritiro dei militari italiani dall'Iraq; 7. Giovanni Mandorino: ci sta a cuore; 8. Serena Fuart: un incontro a Milano sull'esperienza delle Donne in nero; 9. Adriana Zarri: vittime innocenti; 10. Riletture: Bela Balazs, Il film; 11. Riletture: Bruno Zevi, Editoriali di architettura; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 622 del 25 luglio 2003: 1. Aldo Capitini: nonviolenza e potere di tutti dal basso; 2. Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto: tra tutte le soluzioni; 3. "Un ponte per": via i soldati italiani dall'Iraq; 4. Elettra Deiana: contro la partecipazione italiana all'occupazione militare dell'Iraq; 5. Giuliana Sgrena: a Nasiriya un pessimo inizio; 6. Il Comune di Alcamo mette al bando gli ogm; 7. Franca Ongaro Basaglia: una frattura; 8. Gregory Bateson: le premesse errate; 9. Prossime pubblicazioni di Nonluoghi; 10. Letture: Thich Nhat Hanh, Il segreto della pace; 11. Riletture: Roland Barthes par Roland Barthes; 12. Riletture: Raissa Maritain, Senza dimora; 13. Riletture: Dorothee Soelle, Fantasia e obbedienza; 14. Riletture: Edith Stein, La scelta di Dio; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 623 del 26 luglio 2003: 1. Maria G. Di Rienzo: l'amore che cammina e guarisce; 2. Gwendolyn Brooks: il "Defender" di Chicago manda un uomo a Little Rock, autunno, 1957; 3. Atia Gaheez: grido; 4. H. D. (Hilda Doolittle): afa; 5. Vinoba: la nostra compassione; 6. Martin Luther King: l'alba verra'; 7. Bruno Accarino presenta i diari 1950-1973 di Hannah Arendt; 8. Ottavio Raimondo presenta "Rigenerare i poteri" di Walter Wink; 9. Benedetto Vecchi intervista Mike Davis; 10. Letture: Rosalba Conserva, La stupidita' non e' necessaria; 11. Riletture: Liana Fiorani, Dediche a don Milani; 12. Riletture: Elise Freinet, Nascita di una pedagogia popolare; 13. Riletture: Arnold Schoenberg, Lettere; 14. Riletture: Arnold Schoenberg, Manuale di armonia; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 624 del 27 luglio 2003: 1. Un appello per la solidarieta' ai magistrati Ilda Boccassini e Gherardo Colombo; 2. Giovanni Sarubbi: buon cammino da Assisi a Gubbio; 3. Nadia Cervoni: una nuova udienza del processo a Leyla Zana; 4. Chiara Schiavinotto: cinque finanziamenti alle banche dei poveri in America Latina; 5. Maria G. Di Rienzo: ancora sui mantenitori della pace; 6. La newsletter di "Bandiere di pace"; 7. Fatima Mernissi: l'apparizione; 8. Silvia Vegetti Finzi: cosi' intenso; 9. Corso di formazione per i Corpi civili di pace; 10. Riccardo Orioles presenta "Genova, nome per nome" di Carlo Gubitosa; 11. Ida Dominijanni presenta "Il soggetto scabroso" di Slavoj Zizek; 12. Anna Chiesura intervista Euclides Andre' Mance; 13. "Dignitas. Percorsi di carcere e di giustizia"; 14. La newsletter del "Movimento di Cunegonda"; 15. Riletture: Gianni Barbacetto, Peter Gomez, Marco Travaglio, Mani pulite. La vera storia; 16. Riletture: Gherardo Colombo, Il vizio della memoria; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 625 del 28 luglio 2003: 1. Del trarre i cadaveri nella polvere, e dell'apocalisse; 2. Chiara Zamboni: l'opera delle madri; 3. Enrico Peyretti: una raffica ancora; 4. Campagna di obiezione/opzione di coscienza: "Scelgo la nonviolenza"; 5. Geremia Cattristi: dieci parole e dieci volti da Assisi a Gubbio; 6. Laura Boella: nella bellezza; 7. Thich Nhat Hanh: Cinque addestramenti alla consapevolezza; 8. Riletture: Lidia Beccaria Rolfi, Anna Maria Bruzzone, Le donne di Ravensbrueck; 9. Riletture: Anna Bravo, Daniele Jalla (a cura di), La vita offesa; 10. Riletture: Franco Restaino, Adriana Cavarero (a cura di), Le filosofie femministe; 11. Riletture: S. Teresa di Gesu', Opere; 12. Peppe Sini: del colpo di stato in corso; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 626 del 29 luglio 2003: 1. Enrico Peyretti: il trionfo impudico della morte; 2. Resoconto dell'incontro del Movimento Nonviolento del 29 giugno a Verona; 3. Un campo estivo lillipuziano; 4. Franca Ongaro Basaglia: a vent'anni dalla legge 180; 5. Mariantonietta Saracino: Doris Lessing tra passato e futuro; 6. Dal 12 al 21 settembre lungo il Danubio l'Europa s'incontra; 7. "Concilium"; 8. "Humanitas"; 9. "Rivista di teologia morale"; 10. "Segno"; 11. Riletture: Ernst Bloch, Il principio speranza; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 627 del 30 luglio 2003: 1. Condannate le suore domenicane protagoniste dell'azione diretta nonviolenta contro i missili nucleari in Colorado; 2. Lidia Menapace: oscenita'; 3. Un "Forum Salute Mentale", rete di pratiche per la salute e la cittadinanza; 4. Bela Balazs: la bellezza di Greta Garbo; 5. Giulio Vittorangeli ricorda Alexander Langer; 6. Aldo Capitini: inno; 7. Riviste: "Qui. Appunti dal presente"; 8. Letture: Gruppo solidarieta', I soggetti deboli nelle politiche sociali della Regione Marche; 9. Riletture: Anna Banti, Il coraggio delle donne; 10. Riletture: Elena Croce, La patria napoletana; 11. Riletture: S. Giovanni della Croce, Opere; 12. Riletture: Jayaprakash Narayan, Verso una nuova societa'; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 628 del 31 luglio 2003: 1. Carlo Carretto: Francesco e il lupo di Gubbio; 2. Lidia Menapace: siccita'; 3. Marco D'Eramo: l'acqua merce; 4. Luisa Morgantini: pane e anguria a Diyarbakir; 5. Antonio Moscato: alcuni recenti libri sugli Stati Uniti; 6. Riletture: Natalia Ginzburg, Lessico famigliare; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. 9. LETTURE. FRANCO CAMBI: L'AUTOBIOGRAFIA COME METODO FORMATIVO Franco Cambi, L'autobiografia come metodo formativo, Laterza, Roma-Bari 2002, pp. VIII + 152, euro 15. Un limpido e appassionato saggio del prestigioso docente di filosofia dell'educazione e di storia della pedagogia all'universita' di Firenze. 10. LETTURE. DUCCIO DEMETRIO: RACCONTARSI. L'AUTOBIOGRAFIA COME CURA DI SE' Duccio Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di se', Raffaello Cortina Editore, Milano 1996, 2001, pp. 232, euro 12,39. Duccio Demetrio, docente di educazione degli adulti all'universita' di Milano, accompagna con delicatezza e precisione all'accostamento di un tema da sempre piu' persone sentito di decisiva importanza esistenziale. 11. LETTURE. ANGELO D'ORSI: INTELLETTUALI NEL NOVECENTO ITALIANO Angelo D'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001, pp. X + 374, euro 17,56. Un libro prezioso, che reca tra altri non meno densi saggi un ampio ritratto di Aldo Capitini. Vivamente lo raccomandiamo. 12. LETTURE. DANILO FRANCHI, LAURA MIANI: LA VERITA' NON HA COLORE Danilo Franchi, Laura Miani, La verita' non ha colore, Edizioni Comedit 2000, Milano 2002, 2003, pp. 272, euro 15. Un utile volume documentario sull'esperienza della Commissione per la verita' e la riconciliazione sudafricana (un'esperienza alla quale, come e' noto, attribuiamo una decisiva importanza dal punto di vista della proposta nonviolenta come principio giuriscostituente). 13. LETTURE. CESARE GARBOLI: RICORDI TRISTI E CIVILI Cesare Garboli, Ricordi tristi e civili, Einaudi, Torino 2001, pp. XXVI + 110, euro 11,36. Una raccolta di scritti extravaganti, pubblicistici e cursori (articoli, interviste, conversazioni) del sempre acuto letterato (e letterato nel senso di quella "societe' des gens de lettres" cui si deve l'impresa dell'Enciclopedia). 14. LETTURE. CESARE SEGRE: PER CURIOSITA' Cesare Segre, Per curiosita', Einaudi, Torino 1999, pp. 304, lire 26.000. "Una specie di autobiografia" recita il sottotitolo, ma nel rapsodicamente narrare delle sue personali vicende Cesare Segre, uno dei grandi maestri della cultura italiana del Novecento, dipinge un secolo di storia e sonda un cosmo di cruciali esperienze e riflessioni. 15. RIEDIZIONI. VITTORINO ANDREOLI: LA VIOLENZA Vittorino Andreoli, La violenza, Rizzoli, Milano 1993, 2003, pp. XIV + 328, euro 9. Opportunamente ristampato in edizione economica questo assai utile libro; solo dispiace che il prestigoso autore non vi citi mai le riflessioni che sulla violenza hanno svolto le grandi figure della teoria e della prassi nonviolenta. 16. RILETTURE. LUISELLA BATTAGLIA: ETICA E DIRITTI DEGLI ANIMALI Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Roma-Bari 1997, pp. XVI + 192, lire 15.000. Una chiara ed acuta monografia introduttiva della prestigiosa docente di filosofia morale all'universita' di Genova e direttrice dell'Istituto italiano di bioetica. 17. RILETTURE. SILVANA CASTIGNONE: POVERE BESTIE. I DIRITTI DEGLI ANIMALI Silvana Castignone, Povere bestie. I diritti degli animali, Marsilio, Venezia 1997, 1999, pp. 120, euro 5,16. Una piana e vivace introduzione al tema della docente di filosofia del diritto all'universita' di Genova autrice di altri rilevanti studi sulle frontiere attuali del diritto. 18. RILETTURE. PAOLA CAVALIERI: LA QUESTIONE ANIMALE. PER UNA TEORIA ALLARGATA DEI DIRITTI UMANI Paola Cavalieri, La questione animale. Per una teoria allargata dei diritti umani, Bollati Boringhieri, Torino 1999, pp. 192, lire 24.000. Una rigorosa proposta di riflessione della direttrice della rivista filosofica internazionale "Etica e animali". 19. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 20. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti, la e-mail e': azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: lucben at libero.it; angelaebeppe at libero.it; mir at peacelink.it, sudest at iol.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it. Per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per non ricevere piu' questo notiziario e' sufficiente inviare un messaggio con richiesta di rimozione a: nbawac at tin.it Numero 676 del 17 settembre 2003
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