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Comunicato stampa: un'opposizione a Pisa
- Subject: Comunicato stampa: un'opposizione a Pisa
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 12 Sep 2003 15:34:10 +0200
Comunicato stampa Il direttore del Centro di ricerca per la pace di Viterbo presenta opposizione all'archiviazione dell'esposto sui treni della morte Il direttore del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Giuseppe Sini, ha depositato presso il Tribunale di Pisa atto di opposizione alla richiesta di archiviazione dell'esposto che denunciava l'illegalita' dei trasporti di armi americane in territorio italiano avvenuti in preparazione della guerra illegale, criminale e stragista tuttora in corso in Iraq. Il responsabile della storica struttura di ricerca per la pace viterbese chiede che si effettuino adeguate indagini fin qui non svolte, e si giunga alla formulazione dei capi d'imputazione nei confronti dei responsabili di quei trasporti finalizzati alla commissione di un crimine esplicitamente proibito sia dalla Costituzione della Repubblica Italiana, sia dal diritto internazionale. Nell'atto di opposizione Il direttore del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo sottolinea anche che la cooperazione italiana a una guerra illegale, criminale e stragista, prima con le dissennate e golpiste dichiarazioni di avallo di autorevoli esponenti governativi; poi col favoreggiamento all'invio attraverso il territorio italiano di armi utili alla guerra illegale ed alla commissione di crimini di guerra e crimini contro l'umanita' di cui essa e' consistita; infine con l'invio di militari italiani nell'Iraq in cui la guerra e' tuttora in corso (ennesima flagrante violazione della Carta Costituzionale), espone altresi' l'Italia a divenire oggetto sia di atti di guerra sia di attentati terroristici. A seguito della presentazione dell'atto di opposizione la magistratura pisana dovra' valutare se far proseguire il procedimento avviato dall'esposto presentato il 24 febbraio 2003 dal direttore del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo. * Il direttore del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Peppe Sini, ha dichiarato: "Possa la magistratura italiana far piena luce sull'accaduto, possa far valere la forza del diritto di contro al crimine. Possa la magistratura italiana applicando rigorosamente le leggi italiane far prevalere le ragioni del diritto, della civilta' e dell'umanita'. Possa la magistratura italiana secondo le competenze attribuitele dall'ordinamento esprimere nitido un giudizio di condanna nei confronti del crimine piu' grande che possa darsi: la commissione di stragi di cui la guerra consiste, la violazione del diritto italiano ed internazionale di cui la guerra in corso e' ignobile esempio, la preparazione ed il favoreggiamento di stragi, preparazione e favoreggiamento che quel trasporto di armi avvenuto in Italia mesi fa con tutta evidenza configura. Possa la magistratura italiana difendere la legalita' costituzionale e perseguire coloro che per favoreggiare il crimine della guerra l'hanno proditoriamente violata e ne hanno consentito la violazione. Possa la magistratura italiana difendere il diritto ad esistere di tutti gli esseri umani esprimendo un cogente giudizio di condanna nei confronti di chi vite umane ha criminalmente soppresso e di chi ha contribuito a preparare quella soppressione di vite umane. Prevalga la legge, sia sconfitta la barbarie". Con successiva e-mail inviamo una documentazione essenziale. La segreteria del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 12 settembre 2003 Per informazioni: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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