diario carovana della pace



Salve!
Inviamo il diario della tappa di Napoli della Carovana della Pace 2003, con la preghiera di pubblicarlo o almeno di darne continuamente notizia. Grazie e buon lavoro!
i Missionari Comboniani e i giovani della carovana

Il destino si decide nelle periferie.

Con questo spirito la carovana della pace

(cfr. http://www.giovaniemissione.it/pacennmani/carov2003home.htm) ha voluto inserirsi per tre giorni nei quartieri popolari di Napoli, accolta dalla comunita' di recupero per tossicodipendenti "Crescere Insieme", in pieno quartiere della Sanita'.

Nelle periferie sono scese (ed era la prima volta per molti) molte associazioni della citta': Manitese, Agora', il gruppo di pastorale giovanile Shekinah, gli scout. Con loro la carovana ha incontrato la gente del rione Sanita' e dei Quartieri Spagnoli, durante due intensi giorni di sensibilizzazione sulla pace, serate di preghiera o di riflessione sulla profezia della Pacem in Terris, momenti di preghiera, di festa, di celebrazione eucaristica in piazza, di visita alle persone lungo la strada.

Nelle periferie abbiamo tracciato piste di impegno insieme a chi vive a Napoli: la Chiesa Battista, la Scuola di Pace, Giuliana Martirani, Tonino Drago, don Tonino Palmese (testimoni rispettivamente della Difesa Popolare Nonviolenta e della lotta contro tutte le mafie, tramite la rete Libera).

Nelle periferie abbiamo scoperto cosa significa 'inserzione', discesa umile e permanente nel cuore della vita della gente, pista privilegiata verso la pace. La comunita' Crescere Insieme, le scelte delle Piccole Sorelle di Charles de Foucauld, l'Associazione Quartieri Spagnoli ci hanno insegnato a ripartire dai piccoli, in profondo ascolto, nello stesso stile di Dio che con la creazione ha voluto restringersi per fare spazio alla vita.

La carovana si e' inserita anche nel mondo dell'immigrazione, dando tanti volti concreti alla campagna "un decalogo per gli immigrati" che sta sostenendo (cfr. http://www.giovaniemissione.it/news/decalogo_immigrazione.htm). La comunita' comboniana di Castelvolturno (CE) e la comunita' cristiana africana locale hanno accolto i giovani della carovana in un momento intenso di celebrazione e di festa.

Immergersi tra la gente ci ha fatto sperimentare il senso di isolamento, di lontananza delle istituzioni e della chiesa istituzionale, cosi' come della "Napoli bene". Vengono di conseguenza la rassegnazione, l'impotenza, la necessita' di 'arrangiarsi' e la fatica di sognare insieme.

La speranza resiste nella scelta di abitare il tempo e i luoghi della gente, stare in mezzo a loro per incontrare e assaporare l'accoglienza, la festa, la vita che ogni giorno ci sorprende e ci supera.

La carovana riparte, ma lascia a Napoli i tanti gruppi inseriti nel cuore delle sfide di questa citta' pulsante di vita. La nuova comunita' in cui p. Alex Zanotelli vivra' continuera' a cercare piste d'azione, perche' vinca la vita.