[AI] No ai fondi pensione



Riva del Garda - "Assistiamo ad un forte attacco al sistema pensionistico. La
politica punta allo smantellamento di ciò che resta del sistema previdenziale
pubblico". E' chiaro e diretto Angelo Marano, economista ed autore del libro
"Avremo mai la pensione?", riferendosi all'ampio dibattito di fine estate sulla
riforma della previdenza pubblica. Questo pomeriggio, nel workshop organizzato
al controvertice di Riva, ha ripreso i temi trattati in mattinata, durante il
suo primo intervento. E non ha usato mezzi termini: "La riforma attuale punta
sulla riduzione del costo del lavoro, come una soluzione alla ricerca di
competitivià delle aziende. Lo fa smantellando il welfare e riducendo le
pensioni". La privatizzazione del sistema previdenziale, che punta sempre più a
lasciar spazio alle pensioni integrative, basate su fondi di investimento
finanziario, è uno degli strumenti di questa riforma. Alla quale bisogna
opporsi. "In realtà, la previdenza integrativa risulta essere più costosa per i
contribuenti, e inoltre riguarda solo una parte dei lavoratori: chi è già
tutelato e ha i mezzi per accnatonare ulteriori capitali previdenziali". Senza
contare che è molto rischiosa: "E' legata all'andamento del mercato finanziario,
e quindi vittima di speculazioni e crisi. Non dimentichiamo che negli Stati
Uniti, dove il ricorso ai fondi pensione è realtà da molti anni, il 'buco' in
termini di mancanza di risorse per le pensioni tocca i 300 miliardi di dollari".
E senza contare, sottolineano gli aderenti ad Attac Trento, animatori del
workshop, che molto spesso non si conosce esattamente l'uso che i fondi fanno
degli accantonamenti dei lavoratori. Il rischio è che le risorse che dovrebbero
garantirci in futuro la pensione siano utilizzate oggi per finanziare il
commercio d'armi, o aziende dai comportamenti scorretti in termini di rispetto
dell'ambiente o dei diritti dei lavoratori.