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Kurdi: 1 settembre per la pace in Turchia
- Subject: Kurdi: 1 settembre per la pace in Turchia
- From: a at ranchdeiviandanti.it (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 03 Sep 2003 16:01:27 +0200
Kurdi: 1 settembre per la pace in Turchia Il primo settembre, come di consueto, la Turchia e' stata sede di grandi ed appassionate manifestazioni per la pace. La principale si e' svolta a Diyarbakir, dove circa 20 000 persone si sonoriunite presso il centro cittadino, per tutto il pomeriggio e la sera, ritmando
slogan per la pace e per Ocalan, mentre sul palco si alternavano i rappresentanti delle diverse associazioni della societa' civile, ed esponenti politici (tra cui l'europarlamentare Feleknas Uca), e, poi, cantanti e gruppi musicali (Koma Azad, Ferhat Tunc...). Particolarmente toccante il lungo discorso di Sakine Arat, madre di due giovani morti nella lotta partigiana, che ha ripetuto con voce traboccante di emozione: "Non vogliamo piu' combattimenti, non vogliamo piu' lacrime di madri deisoldati, di madri dei poliziotti, di madri dei guerriglieri". E le vie della citta'
erano tappezzate di manifesti dell'IHD, l'Associazione per i Diritti umani, che riprendevano - scritto pero' in kurdo - il famoso motto di Ataturk: "Pace in patria, pace nel mondo". La polizia ha presidiato intensamente la zona, ma non ci sono statiincidenti, come del resto in tutta la Turchia, con le sole eccezioni di Izmir e
Istanbul. Grandi manifestazioni si sono svolte anche ad Istanbul, Mersin e Antalya, ed altre in moltissime citta' della Turchia. Le manifestazioni per pace di questo 1 settembre, piu' ampie e partecipate che mai, hanno avuto luogo in un contesto difficile e delicato, che vede da tempo accumularsi tensioni che rischiano di precipitare inuna ripresa delle ostilita'. Il Kadek (ex PKK) ha piu' volte invano sollecitato
il regime ad iniziare un dialogo di pace, ed ultimamente ha annunciato che non sara' piu' tollerabile un irrigidimento del governo nelle sue posizioni di sordo rifiuto. Ed ultimamente si sono registrati nuovi episodi di scontri, in una situazione politica in cui anche gli osservatori internazionali hanno potuto rilevare come, al di sotto della facciata di rinnovamento e di riforma, in realta' continuano le violazioni dei diritti umani e la negazione delle liberta' democratiche e dei principi giuridici. --------------------------------------------- This message was sent using Endymion MailMan. http://www.endymion.com/products/mailman/
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