CONGO: 3 MILIONI DI VITTIME SILENZIOSE



Congo: appello della Caritas

di Redazione ( redazione at vita.it )
29/08/2003

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è il conflitto che ha provocato il maggior numero di morti, con 3 milioni di vittime, comprese quelle decimate da malnutrizione Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è il conflitto che ha provocato il maggior numero di morti, con 3 milioni di vittime, comprese quelle decimate da malnutrizione, mancanza di cure sanitarie, abbandono delle coltivazioni e fuga nella foresta. Eppure del Congo e della sua guerra 'silenziosa', denuncia la Caritas italiana, presente nella regione dal 1995, si parla pochissimo. "Vorremmo - dice la Caritas nel suo appello - che i mezzi di comunicazione dessero più spazio a ciò che accade in Africa, esperienze positive comprese, e chiediamo al Governo italiano, forte del suo ruolo di presidenza dell'Ue, di adoperarsi per intensificare l'impegno diplomatico e l'assistenza umanitaria". Alla base di quello che è il più grave conflitto africano finora avvenuto, che ha coinvolto in tempi diversi Rwanda, Uganda, Burundi, Angola, Zimbabwe e Namibia in appoggio delle due fazioni avversarie, c'é la lotta alla ribellione rwandese e il controllo delle risorse di un Paese ricco d'oro, diamanti, petrolio, cobalto, rame, zinco e legname. Durante questi cinque anni, spiega la Caritas, il fronte ribelle si è frazionato in numerosi movimenti, tutti con la pretesa di partecipare alla spartizione del potere nazionale. Anche se dal 28 luglio il Monuc (Missione delle Nazioni Unite in COngo) ha ricevuto dalle Nazioni Unite un nuovo mandato di un anno, che le consente di usare la forza per proteggere i civili, continuano ugualmente gli scontri e le violenze nei distretti di Ituri e del Kivu. La Caritas, che in collaborazione con le realtà ecclesiali locali, ha portato avanti progetti di sviluppo sociale, sanitario, promozione economica per una spesa complessiva di 2,5 milioni di euro, ha assistito circa mille bambini nei centri nutrizionali di Kindu e aiutato più di 100 donne vittime di violenze nell'ultima settimana di luglio. "La situazione della popolazione congolese è gravissima - raccontano membri dell'organizzazione - come ha potuto constatare una recente missione Caritas nell'Est del Paese. Speriamo che vengano rispettati gli accordi di pace e che le istituzioni internazionali facciano pressione sulle parti in conflitto, convocando una Conferenza regionale, cui partecipino tutti i governi della regione dei Grandi laghi".