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La nonviolenza e' in cammino. 659
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 659
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 31 Aug 2003 00:19:30 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 659 del 31 agosto 2003 Sommario di questo numero: 1. "Un ponte per": la violenza genera violenza, via i militari dall'Iraq 2. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla nonviolenza (parte quarta) 3. La "Carta" del Movimento Nonviolento 4. Per saperne di piu' 1. APPELLI. "UN PONTE PER": LA VIOLENZA GENERA VIOLENZA, VIA I MILITARI DALL'IRAQ [Dall'organizzazione umanitaria "Un ponte per" (per contatti: posta at unponteper.it) riceviamo e diffondiamo] L'orribile attentato alla moschea di Najaf, nel quale hanno perso la vita tante persone inermi, conferma purtroppo la previsione che la guerra all'Iraq non avrebbe portato "pace, democrazia e benessere", ma ulteriore violenza e sofferenza. A tre mesi dall'occupazione, oltre a continuare a restare senza lavoro, e, spesso, senz'acqua e senza elettricita', la gente dell'Iraq vive in una situazione di grave e generale insicurezza ed assiste oggi a segnali che possono essere di incipiente guerra civile. In assenza di un processo politico condiviso dagli iracheni si fa strada la violenza che puo' impedire un movimento pacifico e di massa per l'autodeterminazione che veda protagonista la gente. A tutte le vittime di questa situazione va la nostra solidarieta', dalle vittime degli attentati, a quelle della delinquenza, a coloro che continuano a morire di fame e malattia. E' necessario innanzitutto che gli eserciti lascino il paese e che si avvii un processo di autodeterminazione che potra' essere garantito dall'Onu nella misura in cui sia guidato dalle forze politiche irachene. L'Italia deve fare la sua parte innanzitutto ritirando i soldati prima che divengano bersagli in una guerra che il popolo italiano non ha voluto. "Un ponte per", insieme alle organizazioni del "Tavolo di solidarieta' con le popolazioni dell'Iraq" e' impegnata oggi a Baghdad e a Bassora per ridare acqua alla gente in una situazione di sempre maggior pericolo per i propri volontari. Continueremo il nostro compito a fianco della popolazione augurandoci che l'escalation di violenza non ci costringa a lasciare il paese. "Un Ponte per" invita a firmare la petizione del "Tavolo di solidarieta' con le popolazioni dell'Iraq" per il ritiro dei soldati italiani dall'Iraq, disponibile nel sito: www.tavoloiraq.org 2. MATERIALI. ALCUNE NOTE PER UNA BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE PER UN ACCOSTAMENTO ALLA NONVIOLENZA (PARTE QUARTA) [Le seguenti schede abbiamo estratto da un nostro piu' ampio e in gran parte inedito work in progress dal titolo "Donne e uomini di pace. Schede biobibliografiche su donne e uomini del Novecento che hanno contribuito alla cultura della pace". E' nella natura di questi lavori essere sempre inevitabilmente assai carenti, ogni segnalazione sara' naturalmente assai gradita] ELISABETH BISHOP Profilo: poetessa americana (1911-1979), di acuto sguardo e acuta commozione, sperimentatrice di moduli formali e nuovi e tradizionali rigenerati da una parola che illumina (una poesia come "Visita all'ospedale St. Elizabeth", ad esempio). Opere di Elisabeth Bishop: The complete poems, Farrar, Strauss and Giroux, New York 1969; in italiano: Dai libri di geografia, Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma 1993. ALBINO BIZZOTTO Profilo: impegnato in molte iniziative di pace e di solidarieta', promotore e presidente del movimento nonviolento "Beati i costruttori di pace", e' una delle figure piu' vive della nonviolenza in Italia. MAURICE BLANCHOT Profilo : nato nel 1907, giornalista fino al 1940, saggista e narratore sui generis, la sua riflessione sulla letteratura reca radicali quesiti sul mondo e sulla nostra stessa consistenza. Opere di Maurice Blanchot: segnaliamo almeno Lautreamont e Sade, Dedalo, Bari; Lo spazio letterario, Einaudi, Torino; Il libro a venire, Einaudi, Torino; L'infinito intrattenimento, Einaudi, Torino; Da Kafka a Kafka, Feltrinelli, Milano; La follia del giorno, Elitropia, Reggio Emilia. Opere su Maurice Blanchot: cfr. almeno i contributi di Jacques Derrida e di Emmanuel Levinas ne La follia del giorno, cit. VICENTE BLASCO IBANEZ Profilo: scrittore spagnolo, nato a Valencia nel 1867, scomparso a Mentone nel 1928. Pubblicista, parlamentare, fortemente impegnato per la democrazia, la giustizia sociale, contro la guerra. Opere di Vicente Blasco Ibanez: segnaliamo almeno il giustamente celebre I quattro cavalieri dell'apocalisse. MARC BLITZSTEIN Profilo: compositore statunitense (1905-1964), fu allievo in Europa di N. Boulanger e A. Schoenberg. Opere di Marc Blitzstein: segnaliamo almeno l'opera-oratorio The Condemned su Sacco e Vanzetti. ERNEST BLOCH Profilo: compositore statunitense di origine svizzera (Ginevra 1880 - Portland 1959), alcuni suoi lavori sono di straordinaria intensita'. ERNST BLOCH Profilo: Ernst Bloch (1885-1977) e' il grande filosofo dello "spirito dell'utopia", del "principio speranza", dell'"ortopedia del camminare eretti" (per citare alcuni titoli ed espressioni delle sue opere che sono altrettante proposte di riflessione e di lotta per la dignita' umana). Opere di Ernst Bloch: Spirito dell'utopia, La Nuova Italia, Firenze; Thomas Muenzer, teologo della rivoluzione, Feltrinelli, Milano; Tracce, Garzanti, Milano; Soggetto-oggetto, Il Mulino, Bologna; Il principio speranza, Garzanti, Milano; Diritto naturale e dignita' umana; Ateismo nel cristianesimo, Feltrinelli, Milano; Il problema del materialismo; Experimentum mundi. Opere su Ernst Bloch: in italiano si vedano almeno gli studi di Italo Mancini, Stefano Zecchi, Remo Bodei, Giuseppe Cacciatore, Giuseppe Pirola, Laura Boella, Laennec Hurbon; si veda anche il fascicolo monografico di "Aut aut", n. 173-174, settembre-dicembre 1979, dal titolo Eredita' di Bloch. MARC BLOCH Profilo: illustre storico, nato a Lione nel 1886, docente a Strasburgo e alla Sorbona, fondatore con Lucien Febvre delle "Annales d'histoire economique et sociale" che hanno cosi' potentemente contribuito al rinnovamento della storiografia. Impegnato nella Resistenza, fu assassinato dai nazisti nel 1944. Opere di Marc Bloch: tra i suoi lavori segnaliamo almeno La societa' feudale, I re taumaturghi, Apologia della storia, tutti editi da Einaudi. Opere su Marc Bloch: Massimo Mastrogregori, Introduzione a Bloch, Laterza, Roma-Bari 2001. HAROLD BLOOM Profilo: dall'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche riprendiamo la seguente scheda: "Harold Bloom e' nato l'11 luglio 1930. E' Sterling Professor di Discipline Classiche all'Universita' di Yale, e Berg Professor di Lingua e letteratura inglese alla New York University, Stati Uniti. Al centro delle ricerche di Harold Bloom su quello che lui chiama il "canone", cioe' l'insieme delle opere piu' significative della civilta' occidentale, c'e' il concetto di "angoscia dell'influenza". Bloom stesso si e' spiegato sull'uso di questa categoria, che piu' che in senso psicologico, va vista in rapporto con la produzione del testo letterario e le strategie di difesa messe in opera da un autore verso i suoi precursori: clinamen, correzione; tessera, integrazione; kenosis, svuotamento; daemonization, repressione; askesis, limitazione; apophrades, ritorno del precursore, che hanno puntuali corrispondenze nelle figure della psicopatologia e nei tropi della retorica. L'effetto ultimo di questa concezione della storia letteraria e' stata una revisione del canone, per metterne in risalto i momenti di discontinuita', in base al principio polemico secondo cui 'canonical reading is weak reading'. Opere di Harold Bloom: Shelley's Mythmaking, Yale University Press, New Haven, 1959; The Visionary Company, Faber & Faber, London, 1961; Blake's Apocalypse, Lowe & Bridone, London, 1963; Commentary on David V. Erdman's Edition of The Poetry and Prose of William Blake, 1965; Yeats, Oxford University Press, New York, 1970; The Ringers in the Tower: Studies in Romantic Tradition, 1971; The Anxiety of Influence, Oxford University Press, New York, 1973; Kabbalah and Criticism, Seabury Press, New York, 1975; A Map of Misreading, Oxford University Press, New York, 1975; Poetry and Repression, Yale University Press, New Haven-London 1976; Figures of Capable Imaginatio, 1976; Wallace Stevens: The Poems of Our Climate, 1977; The Flight to Lucifer: A Gnostic Fantasy, 1979; The Breaking of the Vessels, Chicago University Press, Chicago-London, 1982; Agon: Towards a Theory of Revisionism, 1982; The Strong Light of the Canonical, 1987; Poetics of Influence, 1988; Ruin the Sacred Truths, 1989; The Book of J, 1990; The American Religion, 1992, The Western Canon, MacMillan, London, l995". LEONARD BLOOOMFIELD Profilo: linguista americano (Chicago 1887 - New Haven 1949), Opere di Lonard Bloomfield: Il linguaggio (1933); Scienza del linguaggio e linguaggio della scienza (1939). HANS BLUMENBERG Profilo: nato a Lubecca nel 1920, deceduto nel 1996, la sua riflessione sulle metafore e' non solo di grande fascino ma di reale portata conoscitiva sul mondo e sul nostro consistere. Opere di Hans Blumenberg: tra i suoi libri tradotti in italiano segnaliamo Paradigmi per una metaforologia, La leggibilita' del mondo, Naufragio con spettatore, Il riso della donna di Tracia, L'ansia si specchia sul fondo, Elaborazione del mito, Passione secondo Matteo; tutti presso Il Mulino. AUGUSTO BOAL Profilo: fondatore del "teatro dell'oppresso". Riportiamo questa breve scheda realizzata da Giolli, l'associazione che in Italia lavora con le tecniche elaborate da Boal: "Nato a Rio de Janeiro nel 1931, e' stato regista del Teatro de Arena (Sao Paulo) dal 1956 al 1971, quando viene espulso dal Brasile esiliandosi prima in Argentina, poi in Peru' (dove inizia a formulare i giochi dell'arsenale politico del Teatro dell'Oppresso), infine in Francia dove si stabilisce fino al 1991, creando le tecniche del Flic-dans-la-tete. Di ritorno a Rio de Janeiro, e' eletto Vereador (una sorta di consigliere comunale) per il Partito dos Trabalhadores e svolge il suo mandato politico-teatrale applicando il Teatro Legislativo a Rio ed in altre citta' brasiliane ed europee (Londra). E' autore di testi drammaturgici e di libri teorici, alcuni dei quali tradotti in trentacinque lingue. E' attualmente ancora attivo con iniziative formative in tutto il mondo". FRANZ BOAS Profilo: illustre antropologo (1858-1942). Opere di Franz Boas: L'uomo primitivo, 1911; Introduzione alle lingue indiane d'America, 1911. MICHELE BOATO Profilo: Michele Boato e' nato nel 1947, docente di economia, impegnato contro la nocivita' dell'industria chimica dalla fine degli anni '60, e' impegnato da sempre nei movimenti pacifisti, ecologisti, nonviolenti. Animatore di numerose esperienze didattiche e di impegno civile, direttore della storica rivista "Smog e dintorni", impegnato nell'Ecoistituto del Veneto "Alexander Langer", aniamtore del bellissimo periodico "Gaia". Ha promosso la prima Universita' Verde in Italia. Parlamentare nel 1987 (e dimessosi per rotazione un anno dopo), ha promosso e fatto votare importanti leggi contro l'inquinamento. Con significative campagne nonviolente ottiene la pedonalizzazione del centro storico di Mestre, contrasta i fanghi industriali di Marghera. E' impegnato nella campagna "Meno rifiuti". E' stato anche presidente della FederConsumatori. E' una delle figure più significative dell'impegno ecopacifista e nonviolento, che ha saputo unire ampiezza di analisi e concretezza di risultati, ed un costante atteggiamento di attenzione alle persone rispettandone e valorizzandone dignita' e sensibilita'. Opere di Michele Boato: ha curato diverse pubblicazioni soprattutto in forma di strumenti di lavoro; cfr. ad esempio: Conserva la carta, puoi salvare un albero (con Mario Breda); Ecologia a scuola; Dopo Chernobyl (con Angelo Fodde); Adriatico, una catastrofe annunciata; tutti nei "libri verdi", Mestre; nella collana "tam tam libri" ha curato: Invece della tv rinverdire la scuola (con Marco Scacchetti); Erre magica: riparare riusare riciclare (con Angelo Favalli); In laguna (con Marina Stevenato); Verdi tra governo e opposizione (con Giovanna Ricoveri) GIORGIO BOATTI Profilo: giornalista e scrittore. Opere di Giorgio Boatti: L'Arma. I carabinieri da De Lorenzo a Mino (1978); Le spie imperfette. I servizi segreti da Custoza a Beirut (1987); Enciclopedia delle spie (1989); Il comunismo portatile (1992); Vita e morte della DC (1992, con Vauro Senesi); C'era una volta la guerra fredda (1994); Cielo nostro (1997); Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta (1999); Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini (2001). SILVIA BOBA Profilo: esperta di questioni internazionali, impegnata nel movimento sindacale dei lavoratori. NORBERTO BOBBIO Profilo: Norberto Bobbio e' nato a Torino nel 1909, antifascista, filosofo della politica e del diritto, e' autore di opere fondamentali sui temi della democrazia, dei diritti umani, della pace. E' uno dei piu' prestigiosi intellettuali italiani viventi. Opere di Norberto Bobbio: per la biografia (che si intreccia con decisive vicende e cruciali dibattiti della storia italiana di questo secolo) si vedano il volume di scritti autobiografici De Senectute, Einaudi, Torino 1996; e l'Autobiografia, Laterza, Roma-Bari 1997; tra i suoi libri di testimonianze su amici scomparsi (alcune delle figure piu' alte dell'impegno politico, morale e intellettuale del Novecento) cfr. almeno Italia civile, Maestri e compagni, Italia fedele, La mia Italia, tutti presso l'editore Passigli, Firenze. Per la sua riflessione sulla democrazia cfr. Il futuro della democrazia; Stato, governo e societa'; Eguaglianza e liberta'; tutti presso Einaudi, Torino. Sui diritti umani si veda L'eta' dei diritti, Einaudi, Torino 1990. Sulla pace si veda Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna, varie riedizioni; Il terzo assente, Sonda, Torino 1989; Una guerra giusta?, Marsilio, Venezia 1991; Elogio della mitezza, Linea d'ombra, Milano 1994. A nostro avviso indispensabile e' anche la lettura di Politica e cultura, Einaudi, Torino 1955, 1977; Profilo ideologico del Novecento, Garzanti, Milano 1990; Teoria generale del diritto, Giappichelli, Torino 1993. Opere su Norberto Bobbio: segnaliamo almeno Enrico Lanfranchi, Un filosofo militante, Bollati Boringhieri, Torino 1989; Piero Meaglia, Bobbio e la democrazia: le regole del gioco, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1994; Tommaso Greco, Norberto Bobbio, Donzelli, Roma 2000. Per la bibliografia di e su Norberto Bobbio uno strumento di lavoro utilissimo e' il sito del Centro studi Piero Gobetti (www.erasmo.it/gobetti) che invitiamo caldamente a visitare. PAOLO BOCCAGNI Profilo: Paolo Boccagni e' laureato in sociologia, svolge attivita' di ricerca sociale con particolare riferimento ai temi dell'immigrazione straniera. E' coautore con Maurizio Ambrosini del volume Un'integrazione precaria. Immigrazione e lavoro a Rimini (Fara, S. Arcangelo di R. 2000); e de L'immigrazione in Trentino. Rapporto annuale 2002; un suo testo e' in Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, Annuario della pace. Italia / giugno 2001 - maggio 2002, Asterios, Trieste 2002. ILDA BOCCASSINI Profilo: magistrato, tra i piu' impegnati nella lotta contro i poteri criminali e la corruzione. ALESSANDRA BOCCHETTI Profilo: intellettuale femminista, tra le fondatrici del centro culturale "Virginia Woolf" di Roma, che attualmente dirige. Opere di Alessandra Bocchetti: Cosa vuole una donna, La Tartaruga, Milano 1995; Dell'ammirazione, Stampa Alternativa, Viterbo 1996. BRUNA BOCCHINI CAMAIANI Profilo: docente di Storia della Chiesa moderna e contemporanea all'Universita' di Firenze, e' responsabile dell'archivio della Fondazione Balducci. Opere di Bruna Bocchini Camaiani: Ernesto Balducci. La Chiesa e la modernita', Laterza, Roma-Bari 2002. MARIA LUISA BOCCIA Profilo: docente di storia della filosofia politica all'Universita' di Siena, vicepresidente del Centro studi per la riforma dello Stato, Opere di Maria Luisa Boccia: L'io in rivolta. Vissuto e pensiero di Carla Lonzi, 1990; (a cura di), La legge e il corpo, 1997; (con Grazia Zuffa), L'eclissi della madre, Pratiche, Milano 1998; La differenza politica, Il Saggiatore, Milano 2002. REMO BODEI Profilo: dal sito www.emsf.rai.it riprendiamo la seguente scheda: "Remo Bodei e' nato a Cagliari il 3 agosto 1938. Dopo la laurea all'Universita' di Pisa e il diploma di perfezionamento, ottiene borse di studio per le universita' di Tubinga e di Friburgo, dove segue le lezioni di Ernst Bloch e Eugen Fink, e per l'universita' di Heidelberg, dove segue le lezioni di Karl Loewith e di Dieter Henrich. Dal 1969 insegna storia della filosofia alla Scuola normale superiore e, dal 1971, all'Universita' di Pisa. Dopo aver ottenuto una borsa Humboldt presso la Ruhr-Universitaet di Bochum (1977-1979), diviene Visiting Professor presso il King's College di Cambridge, U. K. (1980) e successivamente presso la Ottawa University (1983). Insegna, a piu' riprese, presso la New York University e, recentemente, presso l'universita' di California a Los Angeles (dal 1992). Attualmente ricopre la cattedra di storia della filosofia presso l'Universita' di Pisa e ha insegnato anche presso la Scuola normale superiore della stessa citta'. Gli interessi filosofici di Remo Bodei si sono inizialmente focalizzati sulla filosofia classica tedesca, sull'idealismo, sulla cultura e l'estetica del Goethezeit e del tardo Ottocento; in seguito si sono spostati sul pensiero utopistico dell'Ottocento e del Novecento e sulla filosofia politica contemporanea. Nell'ultima decade le sue indagini si sono estese al mondo greco e romano, ad Agostino e alla storia del concetto di individualita' e di passione. Piu' recentemente ha orientato la sua ricerca sul tema del desiderio, cioe' sulla funzione delle passioni volte al conseguimento di migliori condizioni di vita. Opere di Remo Bodei: Oltre a numerosi articoli (oltre 220: su Pirandello, Gramsci, Weber, Foucault, ecc.), a traduzioni ed edizioni di testi (Hegel, Rosenkranz, Bloch, Rosenzweig, Adorno, Kracauer, Todorov, Blumemberg), Remo Bodei ha pubblicato i seguenti volumi: Sistema ed epoca in Hegel, Bologna, 1975; con F. Cassano, Hegel e Weber. Egemonia e legittimazione, Bari, 1977; Multiversum. Tempo e storia in Ernst Bloch, Napoli 1979, 1983 (nuova edizione); Scomposizioni. Forme dell'individuo moderno, Torino, 1987; Holderlin: la filosofia y lo tragico, Madrid, 1990; Ordo amoris. Conflitti terreni e felicita' celeste, Bologna 1991; Geometria delle passioni. Paura, speranza e felicita': filosofia e uso politico, Milano, 1991; Le forme del bello, Bologna, l995; Le prix de la liberte', Paris, l995; Se la storia ha un senso, Bergamo, l997; La filosofia nel Novecento, Roma, l997". LAURA BOELLA Profilo: Laura Boella, docente di storia della filosofia morale all'Universita' di Milano, e' tra le massime studiose di Gyorgy Lukacs, Agnes Heller, Ernst Bloch, Hannah Arendt; e' impegnata nella ricostruzione del pensiero femminile nel Novecento; fa parte della redazione della rivista filosofica "aut aut". Opere di Laura Boella: Il giovane Lukacs, De Donato, Bari 1977; Intellettuali e coscienza di classe, Feltrinelli, Milano 1977; Ernst Bloch. Trame della speranza, Jaca Book, Milano 1987; Dietro il paesaggio. Saggio su Simmel, Unicopli, Milano 1987; (a cura di), Letture e discussioni intorno a Levinas, Jankelevitch, Ricoeur, Unicopli, Milano 1988; Parole chiave della politica, Mantova 1995; Hannah Arendt. Agire politicamente, pensare politicamente, Feltrinelli, Milano 1995; Morale in atto, Cuem, 1997; Cuori pensanti. Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano, Tre Lune, Mantova 1998; con Annarosa Buttarelli, Per amore di altro. L'empatia a partire da Edith Stein, Cortina, Milano 2000; Le imperdonabili. Etty Hillesum, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marina Cvetaeva, Tre Lune, Mantova 2000 CLODOVIS BOFF Profilo: nato nel 1944 a Concordia (Brasile), teologo della liberazione, fratello di Leonardo. Da www.giovaniemissione.it: "Clodovis Boff, 53 anni, brasiliano di origine italiana (i nonni emigrarono dalla provincia di Belluno), e', con il fratello Leonardo, uno dei piu' noti esponenti della teologia della liberazione. 'Una teologia', tiene subito a precisare, 'che non e' morta, come molti desidererebbero. E' piu' viva che mai, visto che e' ormai integrata nel normale insegnamento di molti seminari e facolta' teologiche'. Prete dell'ordine dei serviti, ha studiato a Rio e a Lovanio, ha fatto il missionario in Amazzonia, e ora insegna all'Istituto teologico francescano di Petropolis, all'Iser (Istituto di studi religiosi) di Rio de Janeiro, e, in questa stessa citta', segue i 'dottorandi' della Pontificia universita' cattolica. Tiene molto anche all'incarico di responsabile della pastorale nelle favelas della parrocchia di Nossa Senhora das dores (dell'Addolorata)". LEONARDO BOFF Profilo: e' nato nel 1938 a Concordia (Brasile). Tra i suoi maestri (ha studiato in Brasile e in Germania) ha avuto Evaristo Arns, Karl Rahner e Wolfhart Pannenberg. E' tra le figure piu' rappresentative della teologia della liberazione. Opere di Leonardo Boff: Teologia della cattivita' e della liberazione, Queriniana, Brescia; Chiesa: carisma e potere, Borla, Roma; Con la liberta' del vangelo, La Piccola, Celleno (Vt); La fede nella periferia del mondo, Quando la teologia ascolta il povero, Cinquecento anni di evangelizzazione, Ecologia, mondialita', mistica, Grido della terra, grido dei poveri per un'ecologia cosmica, Come fare teologia della liberazione (in collaborazione con il fratello Clodovis Boff), Selezione di testi spirituali, Selezione di testi militanti, tutti presso la Cittadella di Assisi (che ha pubblicato anche altri volumi di Boff). Opere su Leonardo Boff: AA. VV., Il caso Boff, Emi. HEINRICH BOELL Profilo: Heinrich Boell e' nato a Colonia nel 1917, testimone degli orrori del secolo, uomo di tenace, intransigente impegno morale e civile. Premio Nobel per la letteratura nel 1972. E' scomparso nel 1985. La sua bonta' dovrebbe passare in proverbio. Opere di Heinrich Boell: tra le opere di narrativa (che sono sempre anche di testimonianza) piu' volte ristampate: Il treno era in orario (Mondadori), Viandante, se giungi a Spa. (Mondadori), Dov'eri, Adamo? (Bompiani), E non disse nemmeno una parola (Mondadori), Racconti umoristici e satirici (Bompiani), Il nano e la bambola (Einaudi), Opinioni di un clown (Mondadori), Foto di gruppo con signora (Einaudi), L'onore perduto di Katharina Blum (Einaudi), Vai troppo spesso a Heidelberg (Einaudi), Assedio preventivo (Einaudi), Il legato (Einaudi), La ferita (Einaudi), Donne con paesaggio fluviale (Einaudi). Tra le raccolte di saggi e interventi: Rosa e dinamite, Einaudi, Torino 1979; Lezioni francofortesi, Linea d'ombra, Milano 1990; Terreno minato, Bompiani, Milano 1990; Fraternita' difficile, Edizioni e/o, Roma 1999. Opere su Heinrich Boell: Italo Alighiero Chiusano, Heinrich Boell, La Nuova Italia, Firenze 1974; ed appunto Lucia Borghese, Invito alla lettura di Boell, Mursia, Milano 1990. GIOVANNI BOLLEA Profilo: Giovanni Bollea (nato a Cigliano Vercellese nel 1913), neuropsichiatra infantile, docente universitario, e' tra i principali innovatore della psicopedagogia e della neuropsichiatria infantile italiana del dopoguerra. Formatosi a Losanna, Parigi e Londra, e' professore emerito presso l'Universita' La Sapienza di Roma, dove tuttora vive e lavora. Fondatore e direttore dell'Istituto di neuropsichiatria infantile a Rma, primo presidente della Societa' italiana di neuropsichiatria infantile (Sinpi), ha inoltre ricoperto vari prestigiosi incarichi in campo internazionale. E' stato promotore di innumerevoli iniziative a favore dell'infanzia. Opere di Giovanni Bollea: tra le molte sue pubblicazioni segnaliamo almeno il Compendio di psichiatria dell'eta' evolutiva Bulzoni, Roma 1980; Le madri non sbagliano mai, Feltrinelli, Milano, recentemente ristampato. GIANFRANCO BOLOGNA Profilo: ambientalista, impegnato nel Wwf, autore e curatore di molte rilevanti pubblicazioni. CARLO ALBERTO BOLPIN Profilo: formatore, presidente dell'associazione culturale "Esodo". DIEGO BONA Profilo: vescovo di Saluzzo, presidente nazionale di Pax Christi. Dal sito www.oreundici.org riprendiamo la seguente scheda "Diego Bona e' dal 1994 vescovo di Saluzzo (Cn). Dal '93 presiede l'associazione pacifista Pax Christi. Nato nelle colline della Langa, ai confini col Monferrato, figlio di contadini, Diego Bona entra in seminario all'eta' di undici anni. Dopo la guerra viene ordinato sacerdote e per qualche tempo svolge il servizio pastorale nella zona di Alba. Nel '55 e' a Roma. Nella capitale rimarra' una quarantina d'anni, trascorsi fra esperienze pastorali anche molto difficili: per nove anni sara' in una borgata della periferia, poi il servizio con Gioventu' Studentesca, avviata da don Giussani, poi in una parrocchia di Ostia dove trascorre altri otto anni, poi alla Garbatella, tipica borgata romana, quindi la nomina a vescovo di una diocesi per meta' fuori Roma e per meta' in citta'. Infine il ritorno nella sua terra tra la sua gente". E' una delle figure piu' note e rilevanti dell'impegno per la pace e la nonviolenza. LUIGI BONANATE Profilo: nato a Saluzzo nel 1943, docente di Relazioni internazionali all'Universita' di Torino. Opere di Luigi Bonanate: La politica della dissuasione, Giappichelli, Torino 1971; (a cura di), La guerra nella societa' contemporanea, Principato, Milano 1972; Teoria politica e relazioni internazionali, Comunita', Milano 1976; Dimensioni del terrorismo politico, Angeli, Milano 1978; Guerra e pace, Angeli, Milano 1987; Etica e politica internazionale, Einaudi, Torino, 1992; I doveri degli Stati, Laterza, Roma-Bari 1994; Terrorismo internazionale, Giunti, Firenze 1994; Ordine internazionale, Jaca Book, Milano 1995; Una giornata del mondo, Bruno Mondadori, Milano 1996; con F. Armao e F. Tuccari, Le relazioni internazionali, Bruno Mondadori, Milano 1997; La guerra, Laterza, Roma-Bari 1998; Democrazia tra le nazioni, Bruno Mondadori, Milano 2001. MARIE BONAPARTE Profilo: la principessa Marie Bonaparte (1882-1963), pronipote di Napoleone, fu filantropa, scrittrice, psicoanalista amica e collaboratrice di Freud, salvatrice di perseguitati dal nazismo. Opere di Marie Bonaparte: Psicoanalisi e antropologia, Guaraldi, 1972; La sessualita' della donna, Newton Compton, Roma 1972; Introduzione alla teoria degli istinti e profilassi infantile delle nevrosi, Newton Compton, Roma 1975; Edgar Allan Poe, Newton Compton, Roma 1976; Topsy, le ragioni di un amore, Bollati Boringhieri, Torino 1990. Opere su Marie Bonaparte: Anna Maria Accerboni (a cura di), La donna e la psicoanalisi, Biblioteca Cominiana, Treviso 1989; C. Bertin, L'ultima Bonaparte, Centro scientifico torinese, Torino 1984; per una sintesi recente cfr. Anna Maria Accerboni, "Marie Bonaparte, l'amica", in Silvia Vegetti Finzi (a cura di), Psicoanalisi al femminile, Laterza, Roma-Bari 1992. MAURIZIO BONATI Profilo: medico del laboratorio di salute materno-infantile del Consorzio Mario Negri Sud. Opere di Maurizio Bonati: un suo saggio e' in Linda Bimbi (a cura di), Not in my name, Editori Riuniti, Roma 2003. LUCA BONDI Profilo: presidente dell'associazione umanitaria "Semi di pace", struttura attiva a Tarquinia (Vt) ed impegnata sia nella solidarieta' concreta sul territorio sia in iniziative di solidarieta' internazionale. JOAN F. BONDURANT Profilo: docente universitaria, e' forse la piu' importante studiosa di Gandhi. Vive a Tucson, Arizona. Opere di Joan F. Bondurant: Conquest of Violence. The Gandhian Philosophy of Conflict, Princeton University Press, Princeton 1958, nuova edizione riveduta 1988. DARIA BONFIETTI Profilo: insegnante, parlamentare, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Ustica. DIETRICH BONHOEFFER Profilo: Dietrich Bonhoeffer, nato a Breslavia nel 1906, pastore e teologo, fu ucciso dai nazisti il 9 aprile del 1945; non e' solo un eroe della Resistenza, e' uno dei pensatori fondamentali del Novecento. Opere di Dietrich Bonhoeffer: Resistenza e resa (lettere e scritti dal carcere), Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1988; Etica, Bompiani, Milano 1969; presso la Queriniana di Brescia sono stati pubblicati molti degli scritti di Bonhoeffer (tra cui ovviamente anche Sanctorum Communio, Atto ed essere, Sequela, La vita comune). Opere su Dietrich Bonhoeffer: Eberhard Bethge, Dietrich Bonhoeffer, amicizia e resistenza, Claudiana, Torino 1995; Italo Mancini, Bonhoeffer, Morcelliana, Brescia 1995; AA. VV., Rileggere Bonhoeffer, "Hermeneutica" 1996, Morcelliana, Brescia 1996; Ruggieri (a cura di), Dietrich Bonhoeffer, la fede concreta, Il Mulino, Bologna 1996 MARIAGRAZIA BONOLLO Profilo: impegnata nel movimento nonviolento dei "Beati i costruttori di pace", di cui cura l'ufficio stampa. ROSA PIA BONOMI Profilo: Rosa Pia Bonomi e' impegnata da sempre per la pace e i diritti umani, fa parte del movimento nonviolento di Pax Christi, ha promosso e preso parte a varie iniziative particolarmente nel veronese, dove vive; scrive nitide ed acute poesie. GIOVANNI BONSIGNORE Profilo: funzionario della Regione Sicilia, svolge il suo lavoro con scrupolo e rigore, e per questo viene perseguitato e infine assassinato nel 1990. MURRAY BOOKCHIN Profilo: pensatore libertario americano, tra i principali punti di riferimento della "ecologia sociale". Nato a New York, figlio di emigrati russi (la nonna materna era una rivoluzionaria populista), ha fatto l'operaio metalmeccanico, il sindacalista, lo scrittore, il docente universitario. Opere di Murray Bookchin: I limiti della citta', Feltrinelli, Milano 1975; Post-scarcity anarchism, La Salamandra, Milano 1979; L'ecologia della liberta', Eleuthera, Milano 1988 (terza edizione); Per una societa' ecologica, Eleuthera, Milano 1989; Filosofia dell'ecologia sociale, Ila Palma, Palermo 1993; Democrazia diretta, Eleuthera, Milano 1993. FRANCO BORGHI Profilo: amico della nonviolenza, intensamente impegnato nelle iniziative in difesa della Costituzione, per la pace e i diritti. LAMBERTO BORGHI Profilo: illustre pedagogista, nato a Livorno nel 1907, antifascista, libert ario, esule in America, collaboratore di Aldo Capitini nell'impegno pacifista e nonviolento. E' deceduto nel dicembre 2000. Opere di Lamberto Borghi: tra i suoi lavori ormai classici segnaliamo Educazione e autorita' nell'Italia moderna, 1951; John Dewey e il pensiero pedagogico contemporaneo negli Stati Uniti, 1951; Il fondamento dell'educazione attiva, 1951; L'educazione e i suoi problemi, 1953; Educazione e sviluppo sociale, 1962; Scuola e comunita', 1964; Scuola e ambiente, 1964. PIER CESARE BORI Profilo: nato a Casale Monferrato nel 1937, docente universitario di filosofia morale e storia delle dottrine teologiche, lavora nel campo dei diritti umani e collabora con Amnesty International ed altre esperienze ed iniziative pacifiste e nonviolente. Opere di Pier Cesare Bori: segnaliamo particolarmente: (con Gianni Sofri), Gandhi e Tolstoj. Un carteggio e dintorni, Il Mulino, Bologna 1985; Tolstoj oltre la letteratura, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; Per un consenso etico tra culture, Marietti 1991; L'altro Tolstoj, Il Mulino, Bologna 1995; (con Saverio Marchignoli), Per un percorso etico tra culture, Carocci, Roma 1996, 2003. Ha anche curato due importanti convegni di cui sono stati pubblicati gli atti: La pena di morte nel mondo, Marietti, Casale Monferrato 1983; e L'intolleranza: eguali e diversi nella storia, Il Mulino, Bologna 1985. Un'ampia bibliografia di Pier Cesare Bori e' nel n. 112 del 5 febbraio 2001 di questo notiziario. MAX BORN Profilo: illustre fisico (1882-1970), costretto all'esilio dal nazismo, premio Nobel per la fisica nel 1954. VITTORIO BORRACCETTI Profilo: magistrato, fa parte della Direzione nazionale antimafia. Opere di Vittorio Borraccetti: a cura di, Eversione di destra, terrorismo, stragi, Angeli, Milano 1995. FRANCESCA BORRELLI Francesca Borrelli si e' laureata in lettere moderne con indirizzo in critica letteraria, con tesi sulle Strutture concettuali e iconiche nell'opera di Carlo Emilio Gadda; all'87 redattrice culturale del quotidiano "Il manifesto", di cui ha diretto, nella precedente veste grafica, il supplemento libri. Attualmente e' inviata per la sezione cultura; ha collaborato a diverse riviste letterarie con recensioni e interviste; nel secondo semestre del 1997 ha tenuto diversi seminari nelle universita' statunitensi di Yale, Berkely, Browne, Harvard; ha pubblicato molti saggi, ed ha tra l'altro curato i volumi di AA. VV., Un tocco di classico, Sellerio, Palermo, 1987 (con saggi di Nadia Fusini, Giuseppe Grilli, Alfonso M. Iacono, Luciano Canfora, Remo Ceserani, Francesco Sisci, Rossana Rossanda, Aurelio Roncaglia, Alessandro Portelli, Marco Restelli, Valentino Parlato, Barbara Lanati, Paola Colaiacomo, Filippo Gentiloni, Paola Bora, Antonio Tabucchi, Goffredo Fofi, Cristiana Ceci, Elisabetta Rasy, Rina Gagliardi, Franco Fortini, Anita Raja, Adriana Zarri, Francesca Borrelli, Severino Cesari); e AA. VV., Pensare l'inconscio. La rivoluzione psicoanalitica tra ermeneutica e scienza, Manifestolibri, Roma 2001 (con saggi di Paulo Barone, Stefano Bolognini, Remo Ceserani, Felice Cimatti, Giovanni De Renzis, Maurizio Ferraris, Manuela Fraire, Massimo Fusillo, Sergio Givone, Giampaolo Imparato, Jean Laplanche, Mario Lavagetto, Alberto Luchetti, Stefano Mistura, Francesco Napolitano, Anna Maria Nicolo', Mario Porro, Fernando Riolo, Roberto Speziale-Bagliacca) FRANCESCO SAVERIO BORRELLI Profilo: magistrato, alla guida del pool "Mani pulite" di Milano nella lotta contro il regime della corruzione. MARIO BORRELLI Profilo: fondatore e direttore dell'Ipri, amico e studioso della nonviolenza, impegnato nella "peace research" e nella promozione della nonviolenza. Opere di Mario Borrelli: ha curato, con Antonino Drago e Giovanni Salio, Se vuoi la pace educa alla pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984. KARI ELISABETH BORRESEN Profilo: prestigiosa teologa femminista norvegese. Opere di Kari Elisabeth Borresen: Natura e ruolo della donna in Agostino e Tommaso d'Aquino, Cittadella, Assisi 1979; A immagine di Dio: modelli di genere nella tradizione giudaica e cristiana, Carocci, Roma. PAOLO BORSELLINO Profilo: eroico magistrato, membro del pool antimafia di Palermo che istrui' il maxiprocesso a Cosa Nostra, fu assassinato dalla mafia nel 1992. Opere di Paolo Borsellino: e' stato tra gli autori dell'atto d'accusa alla base del grande processo noto come "maxiprocesso" alla mafia, una sintesi di quella decisiva sentenza-ordinanza del pool antimafia di Palermo e' stata pubblicata a cura di Corrado Stajano con il titolo Mafia: l'atto d'accusa dei giudici di Palermo, Editori Riuniti, Roma 1986; cfr. anche la raccolta di interventi pubblici di Falcone e Borsellino, Magistrati in Sicilia, Ila Palma, Palermo. Opere su Paolo Borsellino: Umberto Lucentini, Paolo Borsellino. Il valore di una vita, Mondadori, Milano 1994; Giommaria Monti, Falcone e Borsellino, Editori Riuniti, Roma 1996. GABRIELE BORTOLOZZO Profilo: da un comunicato della Fondazione Alewander Langer che nel 2003 ha assegnato il suo premio annuale all'associazione che porta il nome e prosegue le lotte di Gabriele Bortolozzo: "E' difficile immaginare una lotta piu' solitaria e pionieristica di quella che Gabriele Bortolozzo, operaio al Petrolchimico di Porto Marghera, inizia nei primi anni settanta contro l'uso nello stabilimento del cloruro di vinile monomero (cvm). All'epoca il sindacato locale e' concentrato sul tema della difesa del posto di lavoro, la sensibilita' ecologista e' minoritaria, gli organismi preposti al controllo della nocivita' e la magistratura sono sordi alla questione cvm. Si sa poco e non si fa niente per sapere, con il risultato che nel corso degli anni si arrivera' a 260 vittime (157 operai morti e 103 ammalati) e alla devastazione della laguna. Nel 1973, subito dopo aver saputo che l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanita') ha riconosciuto gli effetti cancerogeni del cvm, Gabriele Bortolozzo da' il via a un lungo scontro con il colosso chimico. Non accetta di farsi visitare nell'infermeria di fabbrica precisando di non fidarsene; protesta perche' agli operai ammalati si fanno mancare le cure; di anno in anno accumula esposti e denunce sulla nocivita' nei reparti e sull'inquinamento ambientale, e si impegna per promuovere una campagna di opinione contro lo scarico nel mare Adriatico dei fanghi Montedison. E' il primo operaio in Italia a dichiararsi obiettore di coscienza alle produzioni nocive e a rifiutarsi pubblicamente di lavorare nei reparti del cvm, tra i primi a sollevare il problema dello smaltimento e occultamento all'estero dei residui tossici delle lavorazioni. Nel frattempo svolge una inchiesta capillare per censire le vittime del cvm. Parte dalle persone che conosce, e seguendo i fili delle relazioni allarga il campo di ricerca; forte della sua conoscenza del ciclo produttivo, mette insieme liste di nomi reparto per reparto, raccoglie le schede mediche, parla con gli ammalati e con le vedove; un passo dopo l'altro, una notizia dopo l'altra, scopre i casi e li cataloga. A questo lavoro da detective accompagna lo studio. Si procura tutti i dati disponibili della Montedison, dell'Oms, di fabbriche simili all'estero, esamina i risultati e a volte li corregge e li integra, dove c'era il vuoto fa nascere un patrimonio di conoscenza. E diventa, prima di qualsiasi medico, magistrato o specialista, il vero esperto della nocivita' del cvm. La risposta aziendale e' una serie ininterrotta di soprusi, fino all'isolamento in un reparto confino. Ha dalla sua parte la Commissione ambiente del Consiglio di fabbrica, ma il sindacato nel suo complesso non lo sostiene. Negli anni novanta Bortolozzo e' meno solo. Sull'onda della crescente attenzione ecologista e quindi anche dell'interesse per i suoi dossier su problemi di inquinamento, viene invitato a convegni e dibattiti, e va a parlare in alcune scuole, l'attivita' che gli sta piu' a cuore. Stringe rapporti con Medicina Democratica, e nel 1994 pubblica sulla rivista del gruppo un dossier sulle morti e malattie da cvm al Petrolchimico; nello stesso anno presenta al Pubblico Ministero di Venezia Felice Casson un esposto che sara' la base delle indagini per il processo contro i dirigenti Montedison ed Enichem iniziato nel '98 e conclusosi con una generale assoluzione nel 2001, ma con una forte crescita di consapevolezza sulla necessita' di costruire strumenti di tutela dei cittadini e dei lavoratori dai danni ambientali. Questa e' una storia importante, lungo la quale Bortolozzo sceglie costantemente di fare da ponte fra diritti/bisogni spesso contrapposti, come quello di avere un lavoro e quello di preservare salute e ambiente. Ma non e' tutta la sua vita. Lontanissimo dal "lavorismo" tanto diffuso nel movimento operaio, Bortolozzo e' un uomo che si dedica ai figli e ai rapporti umani, un uomo attento al bello, alle piccole cose, al privato, al "superfluo", che per se' e per gli altri vuole il pane, ma anche le rose; che spende tempo e energie per approfondire la conoscenza del territorio, dei fiumi, della flora, della fauna, e sa distinguere centinaia di uccelli dal canto e ricostruire gli itinerari veneti di Hemingway. Il pensionamento da' piu' spazio a queste passioni. Studia, organizza per amici e scononosciuti gite ciclo-botaniche nei dintorni della sua casa, e escursioni a tema su un artista o sull'architettura di un dato periodo storico, per esempio le ville del Terraglio e della riviera del Brenta, i paesini costruiti intorno al fiume o al canale; pensando soprattutto ai piu' giovani, fornisce schede e materiali informativi. Sono aspetti e modi di vita che rivelano una concezione rinnovata e aperta, in cui la pensione e' una gioia anziche' una crisi da perdita di ruolo, e un ideale educativo fondato sulla condivisione delle esperienze, sul fare (ancora una volta) da ponte fra persone, temi, punti di vista. Gabriele Bortolozzo muore il 12 settembre 1995 a Mogliano Veneto, investito mentre pedalava sull'amata bicicletta. L'associazione a lui dedicata, creata dai suoi figli Beatrice e Gianluca con altri amici e estimatori, e' impegnata per la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale del territorio veneto. Ha partecipato al processo contro l'Enichem, creato due borse di studio, sviluppato un sito Internet per divulgare la propria attivita' e costituire una biblioteca telematica. Ha pubblicato, postumo, il libro di Gabriele Bortolozzo L'erba ha voglia di vita, l'inchiesta Terra, aria, acqua, valutazione o svendita, il volume Processo a Marghera". GIANNI BOSIO Profilo: riportiamo la seguente scheda biografica apparsa sul quotidiano "Il manifesto" del 19 settembre 2002: "Gianni Bosio, nato ad Acquanegra sul Chiese (Mantova) nel 1923, e' stato il protagonista di un lavoro di ricerca e di organizzazione culturale che ha posto al centro la storia del mondo popolare e delle classi non egemoni, a partire dalle loro stesse espressioni culturali. Storico rigorosissimo fino alla minuziosita' filologica sui documenti, e' stato anche fra gli anticipatori della storia orale, fra i fondatori del movimento di ricerca e di riproposta della musica popolare, e il teorico piu' rigoroso del rapporto fra ricerca e organizzazione culturale. Si definiva "organizzatore di cultura", affermava la necessita' di creare una figura di intellettuale "rovesciato" capace non tanto di portare la cultura alle masse, quanto di apprendere da esse e restituire questo sapere in modo da "armare la classe della sua stessa forza" (L'intellettuale rovesciato e' il titolo del libro che raccoglie i suoi saggi; altri libri significativi sono il Giornale di un organizzatore di cultura e soprattutto l'incompiuto Il trattore ad Acquanegra sul Chiese, una ricostruzione totale della relazione fra trasformazioni economiche, tecnologiche e culturali in un territorio specifico). Dopo aver partecipato giovanissimo alla Resistenza, Bosio aveva aderito all'ala libertaria, luxemburghiana, del Partito Socialista. Nel 1949 fonda la rivista "Movimento operaio", la prima rivista dedicata alla storia del movimento operaio in Italia. Il fatto che trattasse la storia della classe in modo autonomo rispetto alla storia delle sue istituzioni, partiti e sindacati, e dei loro gruppi dirigenti; che attribuisse importanza decisiva alla dimensione locale e ai filoni minoritari; che fondasse l'autonomia della storia delle classi non egemoni su una rigorosa acribia filologica - tutto questo lo fa entrare in conflitto con la storiografia ufficiale dei partiti di sinistra, finche' nel 1953 viene estromesso dalla rivista. Fonda nello stesso anno le Edizioni Avanti, che pubblicano saggi, documenti, materiali teorici e testi letterari sulla storia e l'ideologia del movimento e della classe operaia. A partire dal 1962, inizia la produzione di dischi di canti politici e sociali. Bosio ha gia' cominciato le sue prime registrazioni di canti e racconti popolari, ad Acquanegra e nel Sud. Nascono i Dischi del Sole, l'etichetta discografica che fino agli anni '70 raccoglie praticamente tutta la produzione significativa di canzone politica e canzone popolare in Italia, e il Nuovo Canzoniere Italiano, un gruppo di musicisti legati a questo progetto politico-culturale. Nel 1964 il Nuovo Canzoniere Italiano presenta al Festival dei Due Mondi a Spoleto lo spettacolo Bella Ciao, che viene sospeso e incriminato per i suoi contenuti classisti e antimilitaristi. Nello stesso anno, anche a seguito della scissione avvenuta nel partito socialista, le Edizioni Avanti diventano autonome e prendono il nome di Edizioni del Gallo. Nel 1965, insieme con Roberto Leydi e Alberto Cirese, Bosio fonda l'Istituto Ernesto de Martino "per la conoscenza critica e la presenza alternativa del mondo popolare e proletario". L'Istituto Ernesto de Martino diventa luogo di riflessione ed elaborazione culturale a cui fanno riferimento gruppi in tutta Italia - tra cui la Lega di Cultura di Piadena e, piu' tardi, il Circolo Gianni Bosio di Roma. Soprattutto, l'Istituto intraprende la formazione di un archivio orale che e' tuttora il piu' importante in Italia e uno dei maggiori in Europa In tutta la stagione degli anni '60 e '70, il movimento di cui Bosio e' il principale animatore resta nell'ambito di una sinistra rivoluzionaria e libertaria, ma anche rigorosamente autonomo da ogni appartenenza di partito o di gruppo. Per questo, e' uno dei pochi ambienti in cui tutti i filoni della sinistra vecchia e nuova possano convivere in tempi di settarismi e divisioni; ma per la stessa ragione paga la sua autonomia e il suo pluralismo con l'isolamento e la scarsita' di risorse che lo porteranno vicino all'estinzione soprattutto negli anni '70. Oggi, l'Istituto Ernesto de Martino ha ripreso a funzionare e ha sede a Sesto Fiorentino, presso Firenze. Gianni Bosio muore improvvisamente nel 1971. L'anno dopo, il gruppo di ricercatori, musicisti, attivisti romani che si veniva formando attorno all'Istituto decide di ricordarlo prendendo il nome di Circolo Gianni Bosio". LILI BOULANGER Profilo: compositrice francese (Parigi 1893-1918), a diciannove anni e' la prima donna ricevere il prestigioso Grand Prix de Rome per la composizione; e' autrice di oltre cinquanta lavori. "Tra i lavori piu' toccanti e' la Vieille priere bouddhique per tenore solo, coro e orchestra, in cui Lili usa un antico testo buddhista che aveva ricevuto in dono da un'amica all'eta' di sette anni. Questa meditazione sull'amore universale, messa in musica poco prima di morire, nasce dalla sua strenua attenzione ai valori della pace e della felicita'" (Eva Rieger). NADIA BOULANGER Profilo: compositrice e musicologa (Parigi 1887-1979), e' stata soprattutto una grandissima insegnante (per molti anni, e fino alla morte, al Conservatoire National di Parigi) e punto di riferimento per musicisti e studiosi. ALFRED BOUR Profilo: missionario, impegnato nel Movimento internazionale della riconciliazione (Mir-Ifor). PIERRE BOURDIEU Profilo: prestigioso intellettuale francese; directeur d'etudes all'Ecole pratique des hautes etudes di Parigi, impegnato nel movimento contro la globalizzazione neoliberista e per l'umanita'; e' deceduto nel gennaio 2002. Dall'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche riprendiamo la seguente presentazione: "Pierre Bourdieu e' nato a Denguin, il 10 agosto 1930. Dopo aver studiato al liceo di Pau, e poi al liceo Louis-le-Grand a Parigi, entra all'Ecole normale superieure nel 1951. Agrege' di Filosofia nel 1954, insegna l'anno successivo al liceo di Moulins. Tra il 1955 e il 1958 fa il servizio militare in Algeria, allora in guerra. Diventa quindi assistente all'universita' di Algeri. Tornato in Francia nel 1960, come assistente alla Sorbona, nel 1961 e' professore incaricato all'universita' di Lille. Nel 1964 viene nominato direttore di studi all'Ecole pratique des hautes etudes (VI sezione) e nel 1981 e' chiamato alla cattedra di sociologia del College de France. Dirige il Centro di sociologia europea (del College de France e dell'Ecole des hautes etudes en sciences sociales), e le riviste "Actes de la recherche en sciences sociales" (fondata nel 1975) e "Liber". E' dottore honoris causa della Freie Universitat di Berlino (1989), membro dell'Accademia Europea e dell'American Academy of Arts and Sciences, medaglia d'oro del Cnrs (1993), dottore honoris causa dell'Universita' Johann Wolfgang Goethe di Frankfurt (1996). Influenzato contemporaneamente dal marxismo e dallo strutturalismo, Bourdieu si e' dedicato in particolare alla sociologia dei processi culturali, elaborando il concetto originale di "violenza simbolica", connessa secondo lui con i processi educativi. I suoi studi sul ceto studentesco universitario francese ebbero vasta eco negli anni attorno al 1968, in piena agitazione studentesca. Bourdieu ha rinnovato la tradizione francese dell'engagement, prendendo posizione negli eventi piu' significativi del nostro tempo, in difesa di Solidarnosc, al fianco degli studenti nelle lotte del 1986, e con gli intellettuali algerini: interventi sostenuti tutti dalla sua competenza di sociologo". Opere di Pierre Bourdieu: Sociologie de l'Algerie, P. U. F., Paris 1956; The Algerians, Beacon Press, Boston 1962; con A. Darbel, J. P. Rivet e C. Seibel, Travail et travailleurs en Algerie, Mouton, Paris 1963; con A. Sayad, Le deracinement. La crise de l'agriculture traditionnelle en Algerie, Minuit, Paris 1964; con J. C. Passeron, Les heritiers, Minuit, Paris 1964; con J. C. Passeron, Les etudiants et leurs etudes, Mouton, Paris 1964; con L. Boltanski, R. Castel e J.C. Chamboredon, Un art moyen. Essai sur les usages sociaux de la photographie, Minuit, Paris 1965; con J. C. Passeron e M. de Saint-Martin, Rapport pedagogique et communication, Mouton, Paris 1965; con A. Darbel, L'Amour de l'art, Minuit, Paris 1966; con J. C. Passeron e J. C. Chamboredon, Le Metier de sociologue, Mouton-Bordas, Paris 1968; Zur Soziologie der symbolischen Formen, Suhrkamp, Frankfurt 1970; con J.-C. Passeron, La reproduction. Elements pour une theorie du systeme d'enseignement, Minuit, Paris 1970; Esquisse d'une theorie de la pratique, Droz, Geneve 1972; La distinction. Critique sociale du Jugement, Minuit, Paris 1979; Le Sens pratique, Minuit, Paris 1980; Questions de sociologie, Minuit, Paris 1980; Ce que parler veut dire. L'economie des echanges linguistiques, Fayard, Paris 1982; Homo academicus, Minuit, Paris 1984; Choses dites, Minuit, Paris 1987; L'ontologie politique de Martin Heidegger, Minuit, Paris 1988; La noblesse d'etat, Paris 1988; Reponses. Pour une anthropologie reflexive, Paris 1992; Les Regles de l'art. Genese et structure du champ litteraire, Seuil, Paris 1992; La Misere du monde, Paris 1993; Libre-echange, Paris 1994; Raisons pratiques. Sur la theorie de l'action, Seuil, Paris 1994. Tra i testi disponibili in traduzione italiana: La distinzione, Il Mulino, Bologna 1984; Fuehrer della filosofia? L'ontologia politica di Martin Heidegger, Il Mulino, Bologna 1989; La responsabilita' degli intellettuali, Laterza, Roma-Bari 1991; Risposte. Per un'antropologia riflessiva, Bollati Boringhieri, Torino 1992; Ragioni pratiche, Il Mulino, Bologna 1995; Sulla televisione, Feltrinelli, Milano 1997; Meditazioni pascaliane, Feltrinelli, Milano 1998; Il dominio maschile, Feltrinelli, Milano 1999. Tra i libri di intervento militante piu' recenti segnaliamo particolarmente: Contre-feux, Editions Raisons d'agir, Paris 1998; Contre-feux 2, Editions Raisons d'agir, Paris 2001. A parziale integrazione (e scusandoci per le inevitabili ripetizioni) riportiamo anche la seguente notizia bibliografica, apparsa sul quotidiano "Il manifesto" del 25 gennaio 2002: "E' quasi impossibile citare tutti i volumi scritti o diretti da Pierre Bourdieu, per non parlare dei suoi oltre 200 saggi e articoli di sociologia. Tra i piu' importanti: Sociologie de l'Algerie (1961), Le deracinement (con A. Sayad, 1964), Les heritiers (con J.-C. Passeron, 1964), Un art moyen: essay sur les usages sociaux de la photographie (con L. Boltanski, R. Castel e J.-L. Chamboredon, 1965); L'amour de l'art (con A. Darbel, 1966); Le metier du sociologue, con J.-C. Passeron e J.-C. Chamboredon, 1968); Pour une sociologie des formes symboliques (1970): La reproduction (con J.-C. Passeron, 1971); Esquisse d'une theorie de la pratique (1972, da poco ristampato da Seuil e di prossima traduzione per Raffaello Cortina Editore con il titolo "La teoria della pratica"); La distintion: critique sociale du jugement (1979, tradotto dalla casa editrice Il Mulino con il titolo La distinzione, e ripubblicato nel 2001); Le sens pratique (1980); Ce que parler veut dire (1982); Lecon sur la lecon (1982); Homo academicus (1984); L'ontologie politique de Martin Heidegger (1989); Reponses: pour une anthropologie reflexive (con L. Wacquant, 1992); La misere du monde (a cura di, 1993); Meditations pascaliennes (1997); La domination masculine 1998 (Il dominio maschile, Feltrinelli); Sulla televisione (Feltrinelli 1997); Meditazioni pascaliane (Feltrinelli 1998); Il mese scorso la Manifestolibri ha pubblicato "Controfuochi 2. Per un nuovo movimento europeo". Oltre che gli "Actes de la recherche en sciences sociales", Bourdieu ha diretto "Liber" e ha fatto il caporedattore della rivista di tendenza "Inrockuptibles" 'per dar voce a chi e' considerato irresponsabile dalla politica ufficiale'". Opere su Pierre Bourdieu: Anna Boschetti, La rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu, Marsilio, Venezia 2003. GIOVANNA BOURSIER Profilo: Giovanna Boursier e' una studiosa che ha dedicato particolare attenzione ed importanti ricerche alla storia e alla cultura dei rom, ed allo sterminio nazista. GASTON BOUTHOUL Profilo: sociologo francese (1899-1980), ha studiato soprattutto il problema della guerra (a lui si deve il termine "polemologia"). JOSE' BOVE' Profilo: contadino e sindacalista francese, prese parte in gioventu' alle lotte nonviolente nel Larzac promosse da Lanza del Vasto, e' una delle voci piu' note del movimento contro la globalizzazione neoliberista. Opere di Jose' Bove': (con Francois Dufour), Il mondo non e' in vendita, Feltrinelli, Milano 2000. DANIEL BOVET Profilo: scienziato, consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanita', socio di numerose prestigiose istituzioni, ha ricevuto nel 1957 il premio Nobel per la medicina. Presidente della sezione italiana della International Physicians for the Prevention of Nuclear War (Ippnw), associazione insignita del premio Nobel per la pace nel 1985. Opere di Daniel Bovet: autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche; qui segnaliamo Tempesta del deserto. Le armi del Nord, il dramma del Sud (con Manlio Dinucci), Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991. 3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 4. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti, la e-mail e': azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: lucben at libero.it; angelaebeppe at libero.it; mir at peacelink.it, sudest at iol.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it. Per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per non ricevere piu' questo notiziario e' sufficiente inviare un messaggio con richiesta di rimozione a: nbawac at tin.it Numero 659 del 31 agosto 2003
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