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Caduti in servizio militare di leva, volontari e di carriera.
- Subject: Caduti in servizio militare di leva, volontari e di carriera.
- From: francesco iannuzzelli <francesco at peacelink.org> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 22 Aug 2003 17:28:41 +0200
---------- Forwarded Message ---------- Subject: Caduti in servizio militare di leva, volontari e di carriera. Date: Mon, 18 Aug 2003 15:25:04 +0200 From: "angelogarro" <angelogarro at libero.it> Anche se l'Italia brucia dal caldo creando seri problemi all'agricoltura, e non solo ad essa, e gli italiani:lavoratori, commercianti, politici e showmen vari, noi genitori di caduti al Servizio dello Stato, lottiamo disperatamente perchè il sacrificio dei nostri figli non sia stato inutile o vano; affinché altri non abbiano a soffrire o non gli venga negata la giustizia. E per il momento con la speranza di ottenere qualche risposta. x il comitato Genitori: angelo garro e anna cremona ------------------------------------------------------- CO.GE.MIL. COMITATO GENITORI DI MILITARI C A D U T I I N T E M P O D I P A C E Referenti: Angelo Garro e Anna Cremona Via Castel Morrone 5 - 20129 Milano Telefax 02.7389527 - Cell. 338.9351886 E-mail: cogemil.caduti at libero.it AGLI ORGANI DI STAMPA ALLE EMITTENTI TELEVISIVE DI INFORMAZIONE AGLI UOMINI DELLA POLITICA ITALIANA ALLA CGIL-CISL-UIL Oggetto: Caduti in servizio militare di leva, volontari e di carriera. Ancora una volta, nonostante la torrida estate, portiamo a conoscenza delle Signorie Loro della precaria e vergognosa condizione in cui versano indifesi ed ignorati coloro che un dettato costituzionale pone a baluardo dei confini della nostra Patria, della nostra Democrazia e libertà, della nostra sicurezza di liberi cittadini e di esseri umani. Con la presente intendiamo ancora una volta a sottolineare quanta disinformazione e ipocrisia circonda le nostre truppe e i tutori dell'ordine pubblico che sempre più spesso sacrificano la Loro giovane vita per un obsoleto quanto inutile senso del dovere ed amor di Patria che non trova riscontri nelle nostre Istituzioni o negli uomini che queste compongono; agenti di Polizia, Carabinieri ed in particolare di militari di leva, di carriera e volontari. Tutti Fedeli Servitori che sacrificando la Loro vita vengono messi da parte dallo Stato Italiano che ignora il Loro valore umano ed i Loro familiari abbandonati nella disperazione. A tutti costoro, sempre più spesso si aggiungono le vittime reduci dai Balcani: Bosnia, Kosovo, Macedonia; tutte zone abbondantemente bombardate dai nostri alleati americani con tonnellate di bombe all'U238 (Uranio Impoverito) senza protezioni e senza vaccini adeguati grazie anche a quella indecente Relazione del Prof. Mandelli di cui da tempo e da più parti se ne chiede il ritiro, che minimizza gli effetti dell'uranio sui nostri soldati (nonostante i nostri alleati americani già da dieci anni hanno ammesso la morte di oltre 100mila morti di reduci della guerra del Golfo), ed in Italia si continua a morire di linfoma di Hodgkin come il M.llo Elicotterista Stefano Melone di Terni e due giorni dopo il Caporal Maggiore Corrado di Giacobbe di FG, Valerio Campagna di Seborga GE, Andrea Muscella di Ruffano LE, Salvatore Vacca di Nuxis CA, Giuseppe Pintus di Assemini CA, e recentissima la scomparsa di Fabio Porru di Cagliari e del M.llo Sminatore Sergio D'Angelo di Pignataro Magg. CE deceduto a Milano appena dieci giorni or sono ecc. ecc., e già iniziano a rientrare dall'Afghanistan i primi soldati ammalati con sintomi inquietanti. E fra due giorni: il 21 c.m. ritorna a Milano riaffrontando il cammino della speranza per la vita,Valery Melis da Quartu S. Elena CA, per sottoporsi ad un trapianto di midollo che gli restituisca il Suo diritto alla vita. Ma a tutto ciò si aggiunge da sempre un altissimo numero di soldati deceduti in circostanze misteriose e/o mai chiarite, come nostro figlio di cui non si ottiene mai attenzione né giustizia. Invitiamo i destinatari in indirizzo di dare almeno una risposta alla presente lettera di un cittadino (anche elettore) di questa Repubblica Democratica, Civile e Cattolica; e che si augura quanto prima l'avvio di un pubblico dibattito su questi importanti temi.Milano,18 agosto 2003
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