Fwd: Vaticano e Ogm: lettera Bcp a mons. Martino




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Subject: Vaticano e Ogm: lettera Bcp a mons. Martino
Date: Tue, 12 Aug 2003 18:40:14 +0200
From: "Mariagrazia Bonollo" <salbega at tiscali.it>

"Beati i costruttori di pace"
Associazione Nazionale di Volontariato - Onlus
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Alla c.a. Mons. Renato Raffaele Martino
Presidente del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della Pace
I - 00120 Città del Vaticano
fax: 06 69887205



LETTERA APERTA


Eccellenza reverendissima,

dal 6 al 9 agosto, nei giorni memoriali dei bombardamenti su Hiroshima e 
Nagasaki, abbiamo realizzato un seminario "Per un futuro senz'armi". Della 
violenza armata abbiamo cercato di analizzare principalmente l'aspetto 
culturale, senza tuttavia perdere di vista il quadro strutturale di un ordine 
mondiale che allarga sempre più la forbice tra il 20% di privilegiati e l'80% 
di utili o addirittura superflui.
Con molta sincerità e schiettezza, dobbiamo confessarle che siamo rimasti 
molto sorpresi, sconcertati e amareggiati da come i mezzi di informazione 
hanno presentato "La svolta del Vaticano: Sì al cibo transgenico per vincere 
la fame."
Abbiamo fiducia nel "saggio discernimento e il rigoroso controllo scientifico 
ed etico" con cui la Pontificia Commissione vuole affrontare la problematica, 
ma ci hanno turbato alcune anticipazioni, così come sono state riportate dai 
giornali.
"Dio creò l'uomo perché domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo": 
esercitare la signoria sul creato alla modalità di Dio significa 
responsabilità sulla creazione non dominio capitalistico in vista del 
profitto, è servizio alla vita mantenendo la biodiversità come la grande 
risorsa per le future generazioni, non l'omologazione per l'agricoltura 
industriale e gli interessi della grandi multinazionali. La grande attenzione 
della Chiesa per la vita umana va estesa a tutta la vita, perché tutto alla 
fine arriva all'uomo.
"Il Pontefice desidera ardentemente fare qualcosa per i miliardi di persone 
che ogni notte si coricano senza cena. La santa Sede vuole saperne di più 
sulle nuove tecnologie e come venire in aiuto a quanti vivono in povertà": 
non sta nella mancanza di cibo la causa della fame nel mondo; già l'uso della 
meccanica e della chimica hanno aumentato la produzione ma hanno anche 
aumentato il divario tra nord e sud; il cibo è prodotto in quantità eccessive 
in molte parti del mondo e viene distrutto per ragioni di mercato, molti 
agricoltori del nord del mondo vengono pagati per lasciare incolto il 
terreno.
Non c'è bisogno di essere particolarmente esperti per capire che il problema 
della fame nel mondo non è questione di produzione agricola, ma di politiche 
economiche e di regole diverse. Il cibo c'è, ma manca l'accesso a causa della 
povertà.
Gli OGM nella situazione attuale, con la proprietà intellettuale, 
aumenterebbero la dipendenza dell'umanità povera.
Dopo gli USA l'Argentina è il più grande produttore di OGM. Ha dovuto 
arrendersi ali principali colossi alimentari. Come si spiega che, nonostante 
i risultati straordinari degli ultimi 5 anni nella produzione di OGM, metà 
della popolazione oggi è in condizione di vulnerabilità alimentare ed è 
cresciuta la povertà?
I contadini indiani e latinoamericani ci chiedono di aiutarli a difendere la 
biodiversità dei loro ecosistemi. Ci hanno dimostrato, ovunque sia stata 
provata la coltivazione di OGM, che la coesistenza tra tradizionale e 
modificato con le biotecnologie è impossibile.
I poveri sarebbero costretti a un unico tipo di alimentazione imposta: di 
fatto cavie di tutta l'umanità perché poveri.
La proprietà intellettuale delle multinazionali verrebbe estesa a tutte le 
fonti della vita. In base a quale diritto e con quali motivazioni può essere 
brevettato un prodotto naturale?
In molti siamo preoccupati perché i gruppi di potere che stanno dietro 
all'industria delle armi sono gli stessi che sono interessati alla produzione 
e al mercato degli OGM. La ricerca che la Commissione vaticana si accinge a 
fare purtroppo cade già nel bel mezzo di un conflitto mondiale. Prima ancora 
che un problema scientifico, quello degli OGM è un problema politico.
Chi spinge sugli OGM oggi e in vista di che cosa?
Questa dovrebbe essere la vera preoccupazione morale. I poveri non devono 
essere i destinatari delle nostre scelte imposte, ma i soggetti della storia. 
Prima si pretenda che vengano onorati gli impegni internazionali, tutte le 
promesse non mantenute dai paesi ricchi, ci si pronunci sul diritto al cibo e 
sulla sovranità alimentare, poi cerchiamo insieme come uscirne. Ma non usiamo 
la fame dei poveri come pretesto per avvalorare interessi poco degni della 
persona umana.

Accolga queste nostre osservazioni e preoccupazioni come realtà condivisa con 
moltissime persone che già da tempo si stanno impegnando sui temi della 
giustizia, della pace e della salvaguardia del creato.

Le porgiamo gli auguri di un proficuo lavoro.
 

L'assemblea del seminario "Per un futuro senz'armi" (Padova, 6-9 agosto 2003)
Don Albino Bizzotto, presidente di "Beati i costruttori di pace"
Lidia Menapace, portavoce della Convenzione permanente di donne contro la 
guerra
Francesco Iannuzzelli, portavoce di Peacelink
Daniele Lugli, segretario del Movimento Nonviolento

Padova, 9 agosto 2003



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