[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Congo: Una guerra dimenticata
- Subject: Congo: Una guerra dimenticata
- From: francesco iannuzzelli <francesco at peacelink.org>
- Date: Sun, 10 Aug 2003 13:11:48 +0000
- Organization: peacelink
Congo: Una guerra dimenticata Incontro con Padre Joseph Mumbere, missionario comboniano. Al convegno di "Beati i costruttori di pace", che si sta svolgendo in questi giorni a Padova, abbiamo incontrato Joseph Mumbere, missionario congolese, che ci ha portato la sua testimonianza sulla situazione attuale in Congo. Proprio il 2 agosto di cinque anni fa cominciava una delle guerre più tragiche del continente africano, che ha provocato tre milioni e mezzo di morti e seminato odio e distruzione in tutto il Congo. Non solo ignorata dal nord del mondo, ma anche alimentata dal commercio delle armi e dal saccheggio delle risorse naturali congolesi, questa guerra rappresenta uno dei drammi più attuali e dimenticati dell'Africa. "Il Congo e' uno dei paesi più ricchi del continente" - ci ricorda Padre Joseph - "diamanti, oro e coltan, la lega tanto richiesta perché utilizzata nella tecnologia delle comunicazioni, hanno attirato gli interessi di numerose multinazionali. Al tempo stesso i conflitti etnici interni sono stati alimentati da Uganda e Rwanda fino a farli esplodere in maniera violentissima, guidati da signori della guerra senza scrupoli". "La guerra del Congo è così diventata anche un grande affare per i commercianti di armi" - continua il missionario comboniano - "in particolare i gruppi mafiosi russi e ucraini che si sono arricchiti vendendo armi leggere provenienti dai paesi dell'Est europeo." Qualcosa è cambiato nel corso degli ultimi tempi. Come ci racconta Mumbere, l'insediamento del governo di transizione e le trattative con i ribelli rappresentano un piccolo ma significativo passo verso la riunificazione del Congo e la fine delle ostilità. "Certo, è un po' triste vedere ora come la costruzione della pace sia nelle mani di coloro che sono stati responsabili dei massacri di tanti civili" - fa notare Padre Joseph - "però il grande lavoro svolto dalla società civile e dalla popolazione ha creato le condizioni per la fine della guerra, e il fatto che i ribelli si siedano ora al tavolo delle trattative è dovuto soprattutto alla pressione popolare". Ci sono stati infatti numerosi e importanti episodi di resistenza nonviolenta, proprio nell'Est del Congo dove la guerra imperversa ancora. La grande manifestazione per la pace dello scorso 11 giugno a Butembo ha contribuito a fermare le truppe dell'RDC/Goma, che stavano violando tutti gli accordi sottoscritti. Altri episodi di resistenza nonviolenta e di boicottaggio hanno mostrato la forza e la determinazione della società civile congolese, tesa a ricostruire la propria identità nazionale. "Anche le Nazioni Unite hanno fatto un importante passo avanti" - ci dice il missionario comboniano - "con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dello scorso 28 luglio, approvata all'unanimità. La risoluzione modifica il mandato della missione delle Nazioni Unite, che d'ora in poi non si occuperà solo di proteggere sé stessa, ma anche la popolazione civile. E finalmente è stato imposto un embargo sulle armi dirette nelle regioni in guerra.". Un fatto importante subito rovinato dagli Stati Uniti, i quali hanno annunciato che, dopo nove anni, avrebbero tolto l'embargo sul trasferimento di armi verso il vicino Rwanda. "E noi, che cosa possiamo fare?", chiediamo a Padre Joseph. "Purtroppo non passa nessuna informazione su questa guerra. Più l'opinione pubblica, anche in Europa, viene a conoscenza di cosa succede in Congo, più possiamo sperare in un cambiamento". Proprio tra pochi giorni, l'11 di agosto, parte per il Congo una missione di solidarietà, organizzata da "Beati i costruttori di pace" su invito del Vescovo di Butembo-Beni, Mons. Sikuli; per rompere il muro del silenzio intorno a questa guerra, per ascoltare le richieste della società civile congolese e per riportarle all'attenzione dell'Europa. -- francesco iannuzzelli francesco at peacelink.org associazione peacelink http://www.peacelink.it
- Prev by Date: La nonviolenza e' in cammino. 638
- Next by Date: Convegno: "Per un futuro senz'armi
- Previous by thread: La nonviolenza e' in cammino. 638
- Next by thread: Convegno: "Per un futuro senz'armi
- Indice: