Newsletter N. 29 del 21 Luglio 2003



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*** Associazione Culturale Telematica ***
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    Newsletter n. 29 del 21 luglio 2003
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Buona lettura!

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 .: IN PRIMO PIANO :.
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La RIAA parte: chiede i nomi ai provider
 Spedite ai provider americani centinaia di richieste di nominativi di
utenti che secondo RIAA condividono musica online compiendo un illecito.
Gli ISP sono tenuti a fornire quei nomi. Dalla RIAA un solo commento:
l'avevamo detto

Sono partite all'indirizzo dei provider americani numerose lettere di
richiesta formale ("subpoena") destinate probabilmente a rimanere nella
storia. Sono infatti le lettere con cui la Recording Industry Association
of America, RIAA, apre ufficialmente le danze del pernicioso giochino che
ha annunciato un paio di settimane fa.

Le lettere, infatti, inviate a molti dei principali provider americani,
contengono la richiesta di consegnare nelle mani dei discografici i
nominativi di centinaia di utenti dei sistemi di file sharing. I provider
dovranno quindi associare i numeri IP forniti loro dalla RIAA, ravanare nei
propri log e scoprire quegli IP a quali dei propri abbonati corrispondono.

Queste subpoena non sono però che la prima parte di un procedimento
giudiziario che prenderà diversi mesi. Nelle prossime settimane, infatti,
dopo aver ottenuto i nomi di centinaia di utenti Internet, i discografici
della RIAA faranno partire altrettante cause giudiziarie con richieste di
danni. Se le cose vanno come è stato annunciato, per ogni brano condiviso
illegalmente, RIAA potrebbe chiedere agli utenti fino a 150mila dollari di
danni.

Non saranno i provider a salvare gli utenti. Gli ISP americani hanno
tentato in questi anni di fare da schermo ad una iniziativa di questo tipo,
un po' per non perdere il rapporto di fiducia con i propri clienti un po'
per non doversi assumere oneri non dovuti per conto dei detentori del
diritto d'autore. Ma hanno perso. Dopo molti mesi di battaglie legali,
infatti, nelle scorse settimane RIAA ha ottenuto uno storico successo,
quando un giudice ha confermato che il provider Verizon è tenuto a
consegnare i nomi dei propri utenti ai discografici quando questi glieli
chiedano. Una sentenza che conferma la possibilità, per chi detiene diritti
d'autore, di richiedere questi nominativi ai provider senza dover passare
per un ordine della magistratura, quando si ritenga che gli utenti abbiano
violato il diritto d'autore stesso. Si tratta di una norma contenuta nel
Digital Millennium Copyright Act (DMCA), che regola il diritto d'autore e
il copyright nell'era digitale negli Stati Uniti.

Sull'invio delle lettere, che RIAA spera possano spaventare gli utenti dei
sistemi peer-to-peer, dalla RIAA stessa è giunto soltanto un laconico
commento: "Questa operazione non dovrebbe giungere come una sorpresa per
nessuno. Richiedere quelle informazioni è esattamente quanto abbiamo detto
che avremmo fatto un paio di settimane fa quando abbiamo annunciato che
stavamo raccogliendo prove per sporgere denunce".

Per i provider ha parlato in queste ore, finora, solo un portavoce di
Earthlink, un ISP che già nelle scorse settimane aveva ricevuto tre
richieste di consegna di nominativi. "E' nostra intenzione - ha spiegato il
portavoce - fare quanto ci verrà chiesto, sulla base della sentenza
(Verizon, ndr.). Non siamo d'accordo con il metodo che viene utilizzato e
se pure sosteniamo il loro diritto a far rispettare il diritto d'autore,
pure riteniamo che questo sia il metodo sbagliato per farlo". "I provider -
ha ancora affermato il portavoce - chiedono con forza alla RIAA e agli
altri detentori di diritto d'autore di trovare un modo meno invasivo per
proteggere le proprie proprietà intellettuali".

http://punto-informatico.it/p.asp?i=44847


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 .: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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L'operazione da 1,6 miliardi di dollari scuote gli equilibri del Web
Lo storico portale acquista il leader delle ricerche a pagamento
Yahoo! compra Overture e dichiara guerra a Google
di ALESSIO BALBI
http://www.repubblica.it/online/scienza_e_tecnologia/overture/overture/overture.html


Snopes, motore di ricerca per le leggende metropolitane
di Raffaella Scalisi
Anche la notizia dell'azienda Hunting for Bambi di Las Vegas che organizza
battute di caccia a donne nude nel bosco che sta suscitando clamore,
scandalo e indignazione sarebbe probabilmente una bufala o il solito trucco
per raccogliere dati personali online
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/17/01/200307170102

Datore di lavoro giudicato corresponsabile per il sito personale creato da
un dipendente
di Annarita Gili
Con una decisione dell'11 giugno scorso, un tribunale francese ha
condannato un'impresa e uno dei suoi dipendenti, in quanto quest'ultimo
aveva realizzato, dal posto di lavoro, un sito personale, attraverso il
quale diffamava una società che gestisce le autostrade
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/17/01/200307170101

Linux su Xbox finalmente senza saldatore
di Paolo Attivissimo
Scoperto il modo per aggirare le protezioni della Xbox senza doverla
smontare e saldare chip di modifica. L'Xbox "liberata" diventa un PC a
basso prezzo e dimostra una lezione per gli aspiranti Grandi Fratelli (o
cugini tonti) di Palladium
http://www.apogeonline.com/webzine/2003/07/16/01/200307160101

Grave bug nei router Cisco, ISP in allerta
News - Un numero elevato di reti è minacciato da un bug nei router di Cisco
che rende questi dispositivi vulnerabili ad attacchi DoS. Realizzato da
Cisco in tutta fretta un fix da installare subito
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44838

Falla critica per WinServer 2003
News - Microsoft raccomanda di applicare quanto prima una patch che
corregge una grave falla nella sicurezza di quasi tutte le versioni di
Windows, incluso Server 2003. Corretti altri due bachi minori di Windows XP
e ISA Server
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44837

Libero inserisce pubblicità nel suo ADSL
Telefonia e C. - Sopresa per molti utenti dei servizi ADSL di Libero che,
arrabbiati, scrivono in redazione e su Usenet: quando si connettono il loro
browser viene dirottato su una pagina di Wind, che lo vogliano o meno. Una
novità che non piace
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44845

C'è un brevetto su tutto lo streaming
News - E in tribunale la piccola azienda californiana che lo detiene riesce
a farlo valere. Il suo brevetto copre, in pratica, tutte le trasmissioni
audio-video su internet
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44850

Nelle scuole italiane anche OpenOffice
Lettere - Lo chiede una lettera aperta dell'Associazione Software Libero al
Ministero dell'Istruzione, affinché il recente patto con Sun per la
diffusione di StarOffice non escluda la suite gratuita e open
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44846

Comunicato stampa
proposta di legge: software libero alla Provincia di Bolzano
Questo comunicato è emesso congiuntamente dall'assessorato all'informatica
della Provincia di Bolzano, dal Linux User Group di Bolzano e
dall'Associazione Software Libero.
http://www.softwarelibero.it/news/20030718-01.shtml


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 .: TEMI&APPROFONDIMENTI :.
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Questa lettera aperta a Letizia Moratti, ministra del MIUR (Ministero per
l'Istruzione, l'Università e la Ricerca), esprime la posizione che
condividiamo con FSF Europe e con il PLIO, Progetto Linguistico Italiano
OpenOffice.org, circa il protocollo d'intesa fra il ministero e la Sun per
l'uso di StarOffice nelle scuole.

Oggetto: leggere, scrivere e far di conto, un diritto da tutelare, nel tempo

Egregio signor ministro del MIUR,
i giornali nei giorni scorsi hanno riportato notizie riguardanti un
protocollo d'intesa tra il MIUR e la Sun
(http://punto-informatico.it/p.asp?i=44541) , azienda produttrice del
pacchetto StarOffice. Il protocollo prevede la distribuzione gratuita del
pacchetto di programmi da ufficio StarOffice negli istituti scolastici
italiani interessati all'iniziativa.

Riteniamo positiva l'iniziativa, perché StarOffice memorizza i documenti in
formati liberi e documentati, così che questi possono essere letti e
modificati usando anche altri programmi. Questa è una caratteristica di
grande importanza, riconosciuta fra l'altro nello studio commissionato dal
ministro per l'Innovazione e le Tecnologie "Indagine conoscitiva sul codice
a sorgente aperto nella pubblica amministrazione" del maggio 2003, dove
leggiamo che i formati aperti garantiscono "l'indipendenza (...) da uno
specifico prodotto e fornitore, l'interoperabilità (grazie alla quale)
sistemi eterogenei sono in grado di condividere gli stessi dati, la
neutralità, i formati aperti non obbligano ad usare uno specifico prodotto,
lasciando libero l'utente di scegliere sulla base del rapporto
qualità/prezzo".

Scopo di questa lettera è mettere in rilievo che esiste un pacchetto di
programmi da ufficio completamente libero, denominato OpenOffice.org, che è
in grado di leggere e scrivere negli stessi formati, e che presenta
un'interfaccia utente molto simile a StarOffice.

Come sottolinea lo studio suddetto, la disponibilità dei sorgenti ne
permette lo studio e la modifica: "Il codice sorgente dei prodotti Open
Source può essere mostrato per insegnare i principi e le tecniche
dell'informatica". Nel caso del pacchetto OpenOffice.org, questa
caratteristica presenta risvolti multidisciplinari almeno in campo
linguistico, favorendo ad esempio la creazione e l'utilizzo di dizionari
oggi non supportati dai prodotti proprietari in commercio, come il Ladino.

Dal momento che gli studenti non potranno più utilizzare la loro copia una
volta decaduto il loro status di studenti, e considerato che molti di loro
condividono il computer di casa con i loro familiari che rischierebbero di
infrangere la legge utilizzandolo, riteniamo utile richiedere a codesto
Ministero di

MENZIONARE ESPLICITAMENTE QUANTO SEGUE NELLA CIRCOLARE CON CUI IL
PROTOCOLLO FRA MIUR E SUN SARA' COMUNICATO ALLE SCUOLE.

"I file prodotti con StarOffice sono pienamente compatibili col pacchetto
da ufficio OpenOffice.org, disponibile su it.openoffice.org, che è il
pacchetto originario da cui è stato derivato StarOffice. Openoffice.org,
oltre ad essere gratuito, ha una licenza d'uso libera, che ne consente a
chiunque l'utilizzo, la copia, la redistribuzione e la modifica.

Invitiamo pertanto i docenti a suggerirne agli studenti l'utilizzo quando
la licenza gratuita di StarOffice non sia applicabile, come nei casi di
condivisione dell'elaboratore con soggetti terzi che non siano studenti,
amici o parenti a cui non è lecito trasferire i propri diritti".

Confidando in una Sua cortese risposta porgiamo distinti saluti.

per l'associazione software libero, il presidente
Francesco Potortì

http://www.softwarelibero.it/news/20030716-01.shtml


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 .: DALLA RETE A(LLA) CARTA E RITORNO :.
di Marco Trotta matro at bbs.olografix.org
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Carta (http://www.carta.org) - 24/2003
E' nato un  "giornale con le antenne". Sabato 21 giugno a Bologna si è
festeggiato il primo anno di vita di Tele Orfeo, la prima TV di strada
nel progetto Telestreet che è "proliferato" (come amano dire Franco
"Bifo" Berardi e Giancarlo "Ambrogio" Vitali) fino a contare decine di
realtà simili sparse per l'Italia (www.telestreet.it). L'ultima fatica
è il giornale "Telestreet", edito da Derive Approdi, il cui numero
zero è stato presentato in una vera e propria festa di strada nel
quartiere dove la piccola emittente trasmette, che si è intrecciata
con il concomitante Street Rave Parade antiproibizionista tradizionale
in questo periodo. Nelle dodici pagine di grafica "desiderante" e dai
colori metallici, trovano spazio i temi e la storia del progetto in
questo ultimo anno. Telestreet, la "Macchina immaginativa non
omologata", illegale per la legge Mammì seppure a difesa dell'art. 21
della costituzione, che si è confrontata con il problema organizzativo
di ogni TV che deve produrre uno sforzo considerevole che trasmetta un
ora o a ciclo continuo, che lo faccia per l'interero paese o per poche
centinaia di persone. Ma anche la Telestreet che ha accompagnato le
mobilitazioni a Firenze e Roma contro la guerra, quelle per i diritti,
che sfida la crisi "irreversibile di questa società" per "resistere
all'orrore omologato, rifiutare l'ipocrisia patinata". Questo numero
avrà distribuzione estemporanea nelle librerie delle grandi città, in
qualche edicola di Bologna e Roma. Costa 2 euro ma si possono
richiedere delle copie a Derive Approdi: derive.approdi at libero.it -
0685358977


Carta (http://www.carta.org) - 24/2003
I Dialer sono piccoli programmi che si trovano in rete. Recentemente
hanno fatto notizia, arrivando perfino ad essere argomento di
discussione a "Mi Manda Raitre", per una serie di probabili truffe che
hanno riguardato qualche migliaio di utenti della rete che si sono
visti gonfiare la bolletta telefonica a dismisura. Come funzionano? In
pratica diversi utenti si sono fatti attirare da banner pubblicitari
che offrivano foto di belle donne o suonerie di cellulari. Ma per
ottenerli bisognava scaricare un dialer, che come dice il nome, crea
un'altra connessione telefonica ad un numero ad alta tariffa (tipo
166, 709, ecc. anche 3 euro a minuto). Ovviamente il numero è quello
del probabile truffatore al quale andranno i soldi del servizio,
mentre per l'utente l'operazione risulta così trasparente, anche
perché spesso non vengono adeguatamente pubblicizzate le tariffe, che
si renderà conto del problema solo alla prima bolletta utile. La
notizia è che Telecom ha annunciato che rimborserà i soldi agli utenti
che faranno denuncia visto che, comunque, è illegale vendere servizi
tramite il 709 (i dettagli su: www.poliziadistato.it). Tutto bene? No,
visto che ci sono almeno altre due questioni. In primo luogo il fatto
che non tutti i computer possono essere vittime di questi dialer, ma
sono quelli Windows ovvero un sistema operativo che rende possibili
fin troppe operazioni all'insaputa dell'utente. E poi Telecom che
abilita questi servizi di serie a tutti, mentre dovrebbe essere il
contrario (se li voglio, li chiedo). E' ancora colpa solo degli utenti
che non leggono bene le avvertenze?

Links:
- Internet: 709, 2 mila denunce a Milano; Indagine della procura
http://www.studiocelentano.it/newsflash_dett.asp?id=2539
- DIALER, UNA PARTITA ANCORA APERTA
http://punto-informatico.it/pi.asp?i=44384
- 709, INIZIANO LE OPERAZIONI DI CONTESTAZIONE
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2168


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 .: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :.
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Associazione Culturale Telematica
Metro Olografix
http://www.olografix.org
info at olografix.org


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 .: CREDITS :.
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/

Hanno collaborato a questo numero:
Marco Trotta
matro at bbs.olografix.org



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