[ANSA] DISARMO: UE, CAMPAGNA EUROPEA PER REGOLAMENTAZIONE ARMI



 (ANSA) - TRENTO, 11 LUG - ''Per la prima volta il popolo europeo si
attiva per un' iniziativa legislativa comune, che punta a una
regolamentazione del mercato delle armi''. Lo ha detto a Trento Herman
Spanjaard, medico ed ex deputato olandese, presidente della commissione
europea della Ippnw (Internazionale Medici per la prevenzione della
guerra nucleare). La campagna europea e' coordinata da tre enti
internazionali, i cui responsabili si sono riuniti oggi a Levico Terme
(Trento) per un aggiornamento sullo stato della proposta di legge che
sara' presentata a breve al Parlamento Europeo: oltre a Ippnw, che nel
mondo raggruppa 45 mila medici, sono impegnati nella campagna l'
Associazione mondiale Giuristi contro le armi nucleari (Ialana) e Ipb
(International Peace Bureau), la piu' antica federazione mondiale per la
pace, Premio Nobel 1910 e fra i candidati al Nobel 2003. L' Ipb ha una
sede anche in Italia ed e' presieduto da Fulgida Barattoni.
Al termine dell' incontro di oggi, i responsabili dei tre organismi hanno spiegato ai giornalisti i contenuti del disegno di legge europeo, che e' stato presentato proprio in questi giorni all' Onu, nel corso del Meeting
biennale sulle armi leggere. ''Il mercato delle armi manca di una
regolamentazione in Europa - ha detto Fulgida Barattoni - e la materia
viene lasciata ai singoli stati, alcuni dei quali hanno leggi molto
severe e trasparenti, altri molto permissive''.
La proposta di legge di Ipb-Ippnw-Ialana e' stata elaborata da esperti di vari paesi europei, che hanno analizzato le legislazioni dei singoli paesi e hanno proposto una ''regolamentazione etica comune del mercato degli armamenti'' estrapolando le linee guida dai principi del diritto fondamentali della stessa Ue. L' obiettivo e' di raggiungere il meglio che ogni stato membro puo' offrire e non piu' una politica del minimo comune
denominatore fra le nazioni.
Obiettivo prioritario e' comunque l'annullamento della Convenzione di Farnborough del 27 luglio 2000, firmata da Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Italia, che consiste in un regolamento quadro per la ''Ristrutturazione dell' industria bellica'', e che secondo Ipb liberalizza l' export di armi verso tutto il mondo, senza alcun controllo, violando numerosi trattati europei, tra cui quello di Schengen sulla sicurezza. ''Puo' sembrare strano che un' associazione internazionale di medici si unisca a giuristi per occuparsi di armi - ha detto Herman Spanjaard - ma i medici sono quelli che vedono in prima linea le conseguenze del mercato delle armi. In Africa negli ultimi 10 anni ci sono stati 4 milioni di morti e almeno altrettanti invalidi a causa delle armi leggere. E le armi
leggere sono spesso il primo passo per passare poi a quelle nucleari,
come insegnano Pakistan e altri paesi''. Antonio Palmieri, del Centro
documentazione su Ingegneria e Etica ambientale dell' Universita' di
Bologna, ha introdotto il tema dell' etica istituzionale che deve tener
presente non solo le generazioni di oggi ma anche quelle future,
affiancando al concetto di prevenzione anche quello di precauzione.
Tra gli esempi positivi in tal senso e' stata citata la campagna mondiale
contro le mine antiuomo, che all' inizio pareva un' utopia e che alla
fine ha avuto successo. Alla campagna europea di Ipb-Ippnw-Ialana
aderiscono centinaia di gruppi ed associazioni di tutta Europa. In
Italia, tra le altre, Oscar, Safeworld, Iansa, Caat, Enaat, Archivio
Disarmo, Campagna 185, Arias.
(ANSA). GFU