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Internazionali in Israele- Palestina
- Subject: Internazionali in Israele- Palestina
- From: "ibrizie" <ibrizie at libero.it>
- Date: Wed, 11 Jun 2003 15:21:30 +0200
Internazionali in Israele -
Palestina
Resoconto
dei fatti accaduti agli internazionali nel conflitto israelo – palestinese tra
marzo e maggio 2003.
16 marzo, muore Rachel
Corrie
23 anni, americana
dell'International Solidarity Movement (ISM), uccisa da bulldozer durante azione
di protezione alla demolizione di case.
20 marzo,
ferito Eric
attivista americano nella squadra di soccorso medico
del Medical Relief.
Nablus-West Bank - (Articolo Chiara Cassandra 20
marzo2003, www.peacelink.it
)
5 aprile,
ferimento grave di Brian Avery
24 anni, americano dell’ISM ferito al viso da raffica
di tank sparata in terra davanti a lui. Oggi è ancora ricoverato ad
Haifa.
11 aprile,
colpito Tom Hurndall
22 anni, inglese dell’ISM. Un solo colpo alla testa
(si pensa da un cecchino) mentre portava via due bambini dalla strada esposta
alla torretta militare. Ricoverato in coma irreversibile prima a Beer Schee 'va
e dal 29 maggio a Londra.
Rafah – Striscia di Gaza - (Comunicato Stampa Servizio Civile
Internazionale11aprile 2003, www.sci-italia.it; www.palestinemonitor.org
)
22 aprile,
arrestato Tommaso Besavi
giornalista italiano di Euronews. Insieme a lui viene
arrestato Osama Kashoo, palestinese coordinatore dell'ISM
28 aprile,
arrestata ragazza francese
attivista dell'ISM arrestata per diverse ore,
minacciata di morte e maltrattata.
Nablus-West Bank - (Comunicato Stampa Ism,
www.palsolidarity.org)
26 aprile,
nuove misure di controllo a Erez
nuova procedura di sicurezza per le ONG alla
frontiera di Erez; un controllo aggiuntivo (terzo) sul personale internazionale
che transita da e per la Striscia di Gaza
(Comunicato Stampa AIDA 29
maggio2003, www.palestinemonitor.org
)
30 aprile,
attentato di due inglesi
Asif Hanif e Omar Sharif, cittadini inglesi di
origine pakistana, girano i Territori come attivisti internazionali e dopo
essere usciti dalla Striscia di Gaza compiono l'attentato suicida al bar MIKE'S
PLACE di Tel Aviv (3 morti e diversi feriti). Sharif scappa e viene ritrovato
morto il 13 maggio sulla spiaggia di Tel Aviv.
(Aricolo
on line “Guardian Unlimeted” 19maggio2003, www.guardian.co.uk
)
1 maggio,
arrestata attivista internazionale
durante la protezione contro la demolizione di una
casa nella quale l'esercito afferma esserci stato un tunnel sotterraneo, viene
espulsa dalla Striscia di Gaza ma non da Israele.
Rafah – Striscia di Gaza
Il Governo dichiara che espellerà dai territori gli attivisti
internazionali, perché sobillatori e riporta da fonti giornalistiche inglesi che
i due attentatori hanno partecipato a manifestazioni nonviolente dell’ISM
(Articolo Haaretz 2maggio2003, www.haaretzdaily.com)
2 maggio,
ucciso James Miller
giornalista inglese, colpito e ucciso da raffica
mentre riprendeva le postazioni militari.
Rafah-Striscia di Gaza (Articolo di Ma.G.- sito dell’Ordine
dei Giornalisti Lombardia, www.odg.mi.it
)
5 maggio,
ISM dichiara incontro con attentatori suicidi
inglesi
L'ISM dichiara di aver incontrato i due terroristi
inglesi. Hanno partecipato ad un incontro a Rafah il 25 aprile, in cui erano
presenti altri 4 inglesi venuti per programmare un campo estivo a Gaza, i due
attentatori che si spacciavano per due turisti alternativi. All’incontro erano
presenti tre italiani e 5 membri dell'ISM; e si è parlato delle attivita
dell‘ISM a Rafah
(Articolo del 6maggio2003, www.haartezdaily.com )
5 maggio,
distruzione Youth Center (luogo di riferimento degli internazionali)
Nell'azione militare vengono arrestati 2 medici e 2 volontari
palestinesi del Medical Relief: il dott. Skafi verrà rilasciato il 7 maggio; il
dott. Nasaif Al Dik e i volontari Shadi Abu Bakr e Ahmed Badwan verranno
rilasciati il 19 maggio
Ramallah – West Bank - (Cominicato Stampa 6maggio2003, www.palestinemonitor.org
)
5 maggio
internazionale ha l’accesso negato a Gaza
primo membro internazionale di una ONG (cittadino
americano) ha l’accesso negato a Gaza ad Erez. Nessuna ragione viene
data.
(Comunivcato Stampa AIDA
29maggio2003, www.palestinemonitor,org
)
8 maggio,
liberatoria dell’esercito
L'accesso degli internazionali alla Striscia di Gaza
è solo per chi ha un contratto di lavoro, previa interrogatorio e perquisizione;
inoltre si deve firmare una liberatoria nella quale si declina ogni
responsabilità dell'esercito IDF, nel caso si venga uccisi o feriti da esso. E’
escluso chi ha visti o passaporti diplomatici.
(Articolo di M.G.10maggio2003, www.ilmanifesto.it
)
9 maggio,
arrestati due attivisti
Christine Razowsky (americana dell'ISM) e Miranda
Sissons (australiana di Humans Rights Watch) vengono arrestate; viene distrutto
anche l'ufficio dell’ISM.
Behit Sahour (Betlemme) -
(Articolo
Haaretz 10maggio2003, www.haaretzdailt.com
)
9 maggio
Amnesty International denuncia la liberatoria
dell’IDF
Amnesty International denuncia la
liberatoria dell’IDF per l’accesso alla Striscia di Gaza (Comunicato Stampa AI 9maggio2003,
www.peacelink.it
)
10 maggio,
respinti a Erez 5 internazionali operatori di ONG
5 internazionali operatori di ONG hanno l’accesso
negato nella Striscia di Gaza, tutti hanno il visto di
lavoro
(Comunicato Stampa AIDA
27maggio2003, www.palestinemonitor.org
)
11 maggio,
accesso negato in Israele a 9 europei
9 europei, tra i quali un italiano, vengono respinti
alla frontiera giordana di Allenby Bridge; sono del Servizio Volontario Europeo
nel progetto “Volontari per un futuro di pace in Medio Oriente”- Euro Med youth program attuato fin dal
1996 dall'Unione Europea. Lavorano con ong ad Haifa, Hebron Gerusalemme. Erano
in Giordania per il rinnovo del visto turistico di 3 mesi. La Commissione
Europea ha già chiesto un anno fa un visto per i suoi SVE di 6 mesi, ma Israele
concede solo il turistico di 3 mesi rinnovabile.
(Articolo di M.G.del 12 maggio2003,
www.ilmanifesto.it)
12 maggio,
respinti a Erez 3 internazionali operatori di ONG
A 3 internazionali operatori di ONG non viene
concesso il passaggio a Erez, in uscita dalla Striscia di
Gaza.
(Comunicato Stampa AIDA 27maggio
2003, www.palestinemonitor.org
)
14 maggio,
espulsi 2 francesi
2 francesi arrestati a Gerusalemme Est, espulsi
perché non si sono presentati alla
polizia quando sono state rese pubbliche le generalità dei due attentatori
britannici, che loro avevano casualmente frequentato per qualche
tempo;
14 maggio
dibattito alla Knesset
Dibattito alla Knesset su “politica del governo per
deportare gli attivisti pacifisti”.
(Haaretz del 15 maggio 2003, www.haaretzdaily.com)
18 maggio,
arrestato Greg Rollins
Arrestato Greg Rollins canadese, membro del Christian
Peacemaker Teams (CPT), in attesa di espulsione e trattenuto in una prigione
israeliana a Tel Aviv.
Arrestato mentre, assieme ad un altro membro del CPT,
stava monitorando la detenzione da parte dell'esercito israeliano di molti
uomini palestinesi nella parte di Hebron sotto controllo palestinese. Tutti i
volontari CPT sono minacciati di espulsione se continueranno nel loro lavoro di
monitoraggio.
19 maggio
agenzie internazionali condannano l'atteggiamento delle autorità
israeliane
18 agenzie internazionali condannano pubblicamente
l'atteggiamento delle autorità israeliane [vedi Appendice
1]
20 maggio,
due italiani chiusi dentro la Striscia di Gaza
Due operatori dell'ONG italiana Cric, rimangono
bloccati nella Striscia di Gaza. Le autorità israeliane alla frontiera di Erez
non gli consentono l'accesso in Israele. Da diversi giorni gli operatori
internazionali, anche delle Nazioni Unite, sono impediti nei loro spostamenti.
(Articolo
di S.D.Q. del 21 maggio 2003, www.ilmanifesto.it)
21 maggio,
dichiarazione Ministro Esteri d’Israele
“Molti degli uffici per i diritti umani in West Bank
e Striscia di Gaza provvedono a dare rifugio ai terroristi
palestinesi”
Silvan Shalom, Ministro degli Esteri del governo
Sharon – (Comunicato
Stampa su www.palestinemonitor.org ,28
maggio2003;foto da www.news.bbc.co.uk
)
22 maggio,
distrutto Centro Clinico del Medical Relief
Il Centro Clinico del Medical Relief, già protetto in
passato dalla presenza degli attivisti internazionali; viene danneggiato.
Danneggiato anche l'appartamento sovrastante ed arrestati 3 componenti della
famiglia che vi abita
Nablus – West Bank -
(Comunicato
Stampa Medical Relief 23maggio2003, www.palestinemonitor.org
)
24 maggio,
arrestati 2 internazionali
Vengono arrestati a Tulkarem Mike Johnson e Matteo
Bernal, 2 americani membri dell’ISM, durante la rioccupazione della città da
parte dell’esercito. Insieme a loro viene riarrestato il palestinese dell’ISM,
Osama Kashoo.
Tulkarem – West Bank
- (Articolo da
www.italy.indymedia.org
)
26
maggio, manifestazione delle organizzazioni internazionali
Circa 100 internazionali in rappresentanza di 41
organizzazioni umanitarie e ong – tra cui le italiane Cisp, Cric, Gvc, Cestas,
Movimondo, Coopi, Ass. Orlando – hanno manifestato alla frontiera di Erez,
contro la chiusura totale della Striscia di Gaza in atto dall’11
maggio.
(Articolo
di M.G. del 27 maggio2003, www.ilmanifesto.it; Comunicato Stampa AIDA
27maggio2003, www.palestinemonitor.org
)
27
maggio, Amnesty condanna dichiarazione Shalom
Amnesty International, l’Euro-Mediterranean Network
for Human Rights (EMNHR), Human Rights Watch (HRW), l’International Commission
of Jurists (ICJ), l’International Federation for Human Rights (FIDH). l’World
Organisation against Torture (OMCT) condannando la dichiarazione del Ministro
degli esteri Shalom, affermano: "Noi temiamo che queste non provate accuse siano
mirate ad impaurire i locali e internazionali difensori dei diritti umani, e per
impedire loro di compiere il loro lavoro quotidiano”
(Comunicato
Stampa 27 maggio2003, www.palestinemonitor.org
)
28
maggio, liberatoria dell’IDF all’aeroporto Ben
Gurion
Colin
Stuart, americano, delegato del Christian Peacemaker Team viene bloccato per
circa 7 ore e lasciato passare firmando la seguente dichiarazione: “Il sottoscritto dichiara
di essere a conoscenza che se entrerà nei Territori Occupati senza
autorizzazione dell’IDF rischierà una possibile espulsione e l’accesso negato in
Israele per i 10 anni seguenti”
(Comunicato
Stampa CPT 29maggio2003, www.cpt.org
)
31
maggio, ritiro accesso negato ai 9 volontari europei
Il
Ministro dell’Interno israeliano Poraz ha ritirato l’ordine di accesso negato ai
9 volontari europei membri del progetto dell’Unione Europea Euro-Med respinti ad
Allenby Bridge l’11 maggio; La revoca è avvenuta grazie al ricorso legale fatto
dal Centro Legale per i Diritti dei Palestinesi Israeliani – Adalah che ha fatto
ricorso alla Corte Distrettuale di Nazareth
(Articolo
Haaretz 31maggio2003, www.haaretzdaily.com; vedi anche www.adalah.org)
4 giugno,
liberato dopo 17 giorni di carcere Greg Rollins
Viene
accettato il ricorso presentato all’Alta Corte Israeliana, che chiede il
rilascio di Rollins in quanto arrestato senza accuse e in area A sotto formale
controllo palestinese; l’attivista
del CPT non viene espulso. [Appendice 2]
(Comunicato
Stampa CPT, 4giungo 2003, www.cpt.org)
Dati
riassuntivi dal 16 marzo al 31 maggio 2003
Internazionali
Uccisi dall'esercito: 3, di cui un
giornalista
Internazionali
Feriti: 2
Internazionali
Arrestati: 11
Internazionali
Respinti: 18, di cui 9 riammessi in Israele e 3
chiusi nella Striscia di Gaza
Cosa
cambia?
·
Durante le azioni militari
israeliane, la vita di un internazionale vale come quella di un palestinese;
questo porta al pericolo di morte, ferimento e arresto in caso di presenza nei
Territori Occupati.
[A rimarcare la poca differenza tra
internazionali e non nei Territori Occupati, si ricordano anche due episodi
avvenuti in chek point della Striscia di Gaza: spari contro auto consolare
britannica ad aprile (fonte: italy.indymedia.org); spari contro auto consolare
svizzera a maggio (fonte: www.haaretzdaily.com
- 30maggio)]
·
Tra gli
internazionali possono arrivare anche terroristi; questo porta a più ostilità
alla frontiera con espulsioni arbitrarie, anche verso gli operatori di ONG e
agenzie internazionali.
·
Gli
internazionali sono ritenuti dall’esercito un agente negativo perché con le loro
testimonianze ledono l'immagine dell'IDF; questo porta ad arresti nei Territori
Occupati.
Per
rimanere aggiornati:
www.palestinemonitor.org (inglese)
www.peacelink.it
(italiano)
www.palsolidarity.org (sito
ISM)
www.cpt.org
(sito CPT)
Appendice
1
Fonte: www.peacelink.it
18 tra
agenzie delle Nazioni Unite e ONG protestano per la chiusura della Striscia di
Gaza
Report dell' UNRWA, Agenzia dell'Onu per i profughi
palestinesi19 maggio 2003
L'11 maggio 2003, le autorità israeliane hanno chiuso
il passaggio di Erez, la frontiera tra Israele e la Striscia di Gaza, in
entrambe le direzioni di entrata ed uscita, a tutti gli internazionali esclusi i
possessori di passaporti e visti diplomatici.
Gli effetti della chiusura coinvolgono tutti i membri
internazionali delle agenzie delle Nazioni Unite, delle Organizzazioni Non
Governative e delle altre agenzie umanitarie e di
sviluppo.
Questa mossa segue a 4 settimane di aumento
consistente delle restrizioni, che hanno seriamente intralciato la libertà di
movimento degli operatori e la distribuzione di aiuti umanitari a un milione e
duecentomila di palestinesi.
Il 17 maggio 2003, le autorità israeliane hanno
parzialmente abbandonato queste restrizioni verso alcuni membri di agenzie delle
Nazioni Unite, ma non per i membri di tutte le altre organizzazioni
internazionali che necessitano di attraversare Erez.
Le restrizioni non sono state anche applicate per
alcuni membri di una organizzazione non governativa
umanitaria.
Le sottoscritte organizzazioni delle Nazioni Unite,
organizzazioni non governative e altre organizzazioni internazionali, protestano
per la dura imposizione d'Israele di queste misure senza precedenti, che sono
una diretta violazione del diritto internazionale.
Noi rispettiamo pienamente l'esigenza della sicurezza
di Israele, ma rifiutiamo fermamente il diretto legame con essa, delle misure
imposte a Erez nell’ultimo mese. Misure che considerano un membro delle Nazioni
Unite o un lavoratore internazionale di un agenzia umanitaria, come un pericolo
per la sicurezza di Israele o dei suoi cittadini.
Noi chiediamo alle autorità di Israele di riaprire
immediatamente il passaggio di Erez, 24 ore su 24, per tutti gli internazionali
membri di tutte le agenzie delle Nazioni Unite e di tutte le altre agenzie
umanitarie internazionali e per lo sviluppo, che operano nella Striscia di
Gaza.
Noi auspichiamo un veloce ritorno delle procedure che
permetteranno ai membri internazionali delle Nazioni Unite e di tutte le altre
organizzazioni umanitarie e di sviluppo, di entrare e uscire liberamente da
Gaza, senza problemi.
La chiusura di Erez ha reso il lavoro delle agenzie
ONU, delle ONG e delle altre agenzie umanitarie e di sviluppo, senza dubbio
molto difficile, inefficiente e impegnativo. Se queste nuove restrizioni
persistono, un numero di organizzazioni internazionali e non governative
potrebbero essere obbligate a chiudere le loro attività nella Striscia di
Gaza.
"Médecins du Monde " e "UNAIS" hanno già annunciato
che a causa del blocco di Erez, hanno dovuto sospendere i loro progetti a
Gaza.
Non ci è chiaro perché il Governo di Israele ha
imposto queste restrizioni senza precedenti.
Le restrizioni sono una violazione del diritto
internazionale e , in molti casi, di accordi bilaterali tra il Governo di
Israele e le agenzie in questione. Inoltre vanno contro le assicurazioni
sull'accesso agli aiuti umanitari dato nell'agosto dell'anno scorso dal Governo
di Israele al segretario Generale dell'Onu per gli aiuti umanaitari, Catherine
Bertini.
Noi non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione
ufficiale sulla necessità di queste restrizioni, giunte in un momento in cui il
Governo d'Israele ha promesso pubblicamente di facilitare le condizioni della
popolazione nei Territori Occupati e di sostenere gli aiuti
umanitari.
Se il Governo d'Israele è sincero nella volontà di
supportare i nostri sforzi umanitari, queste restrizioni devono essere
abbandonate immediatamente.
Firamatari:
United Nations Relief and
Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA); World Food Programme (WFP); United
Nations Development Programme (UNDP); Office for the Coordination of
Humanitarian Affairs (OCHA); World Health Organisation (WHO); Office of the High
Commissioner for Human Rights; Médecins sans Frontières; Médecins du Monde;
Pharmaciens sans Frontières – Comité International; Oxfam GB; Care
International; Merlin; Enfants Refugiés du Monde; Solidaridad Internacional;
CRIC (Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione); Movement for Peace,
Disarmament and Liberty; UNA International Service (UK); World Vision.
Per ulteriori informazioni:
Paul McCann UNRWA HQ Gaza on (972) 8 677 7526.
Fonte: www.plaestinemonitor.org
Appendice
2
Fonte: www.cpt.org
HEBRON:
Rollins rilasciato dal carcere israeliano
4 giugno
2003
Il mebro del Christian Peacemaker Teams (CPT) Greg
Rollins, 30 anni, originario del Surrey-Canada, è stato rilasciato oggi dalla
prigione di Ramle vicino Tel Aviv, Israele, dove era stato trattenuto senza
accuse per 17 giorni dopo il suo arresto avvenuto a Hebron, il 18 maggio. Il 29
maggio l'Alta Corte d'Israele ha revocato un ordine di espulsione a carico di Rollins e ha dato tempo fino
al 20 giungo all'esercito israeliano per rispondere ad una suo ricorso sul suo
arresto.
Sulla strada di ritorno verso Gerusalemme, Rollins ha
dichiarato, "Sto bene. Sono in piena forma. Ora ho una migliore conoscenza di
quella che è la detenzione senza capi d'accusa, come per i palestinesi.
L'esercito israeliano ha fatto questo per metterci alla prova e spaventare noi e
agli altri gruppi di pacifisti internazionali”.
"Non stavo facendo nulla di male. Come ogni giorno da
due anni a questa parte, stavo nella parte di Hebron sotto controllo
palestinese, osservavo a 30 metri di distanza come i soldati israeliani
controllavano per l'identificazione alcuni civili. Dopo cinque minuti, i soldati
cono venuti verso di me e hanno preso anche il mio documento di identificazione,
lo hanno tenuto con loro per tre ore, e poi mi hanno arrestato senza
motivo."
Rollins è stato tenuto in una cella di 12 metri
quadrati con altre cinque persone e poteva uscirne per soli 30 minuti al giorno. Dice, "Ci
contavano sei volte al giorno. Era ridicolo. Dove potevamo andare? I lost ten
pounds."
Il presente report è stato realizzato da Operazione
Colomba – Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni
XXIII
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