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Partigiani di tutto il mondo unitevi!


Che la storia la scrivono i vincitori e' un dato di
fatto. Ecco perche' la nazione che ha fatto piu'
genocidi, massacri, morti, appoggiando e finanziando
le peggiori dittature nel mondo, dimostrando un totale
sprezzo della vita umana, bloccando ogni tentativo di
miglioramento sociale e' scritta come un popolo di
filantropi, democratici, amanti della liberta' e della
giustizia. Ma la velocita' con cui questa regola si
applica e' sorprendente. Nemmeno il tempo di capire
che la guerra in Iraq era vinta e gia' la stragrande
maggioranza dei gia' pochissimi intellettuali e
artisti che si erano opposti si tirava indietro: ora
gli americani erano "liberatori" e in fondo in fondo
hanno fatto bene agli iracheni. E poi si e' visto
anche nella folla festante. Si, la folla festante.
Quattro sfigati (quattro non in senso metaforico,
proprio: 4) rappresentavano il popolo iracheno, mentre
i milioni e milioni di manifestanti in tutto il mondo
contro la guerra non rappresentavano nessuno.

Cosi' almeno ci dicono i media. Insieme ad una
montagna di menzogne e falsificazioni cosi' spudorate
che verrebbe da ridere se non avessero a che fare con
la tragedia di uomini donne e bambini massacrati come
carne da macello per gli interessi economici di un
ristrettissimo gruppo di stramiliardari al potere.
Vergogna ai giornalisti e ai media. Venduti. Venduti
per qualche briciola di privilegio, servi di questi
criminali, tutti a testa bassa ad obbedire ai padroni.
Pecoroni senza dignita' venduti alla merda per sempre,
mentre l'unico giornalismo vero si riesce a trovare
solo su internet grazie a perfetti sconosciuti.
Eppure bisogna ammettere che nonostante questo
bombardamento quotidiano ininterrotto di menzogne la
media dei "creduloni" e' comunque troppo alta per far
quadrare i conti. Cioe': ci vuole un altissimo grado
di ignortanza e stupidita' per continuare a credere
giorno dopo giorno, anno dopo anno alle stesse eterne
bugie che ci vomitano addosso. Davvero la gente e'
cosi' stupida? Cosi' ignorante? O e' che la gente
vuole credere, accetta le menzogne perche' e' essa
stessa parte di quel meccanismo che le crea? I prezzi
della benzina scenderanno, la crisi economica forse
passera', il dollaro, l'occidente, restera' forte
quindi: viva la liberta' per il popolo iracheno!
Chi crede a queste menzogne (non solo in America) e'
lui stesso colpevole. E' una piccola forza che muove
la macchina. E' lui stesso un massacratore.

E un razzista. Saddam Hussein si sbagliava quando
diceva che i nuovi barbari sarebbero stati fermati
alle porte di Bagdad ma aveva certamente ragione nel
definirli cosi'. I marines sono i nuovi barbari, orde
di disperati ignoranti violenti e prepotenti senza
nessun altro valore che quello di uccidere e
distruggere tutto cio' che trovano "diverso", razzisti
forse non in senso etimologico ma certamente verso
tutto cio' che non entra nella loro "cultura".
Ma questo razzismo non e' solo loro. E' della cultura
occidentale, cosi' radicato che si fa fatica a
notarlo. Nessuno si sognerebbe di dire che le vittime
dell'attentato alle torri gemelle erano necessarie per
una giusta causa, sarebbe un folle e rischierebbe
anche parecchio, eppure gia' adesso i morti civili
iracheni hanno superato quelli di qull'attentato ma
l'opinione diffusa (dai media ovviamente) e': si, sono
morti, ma e' giusto, l'abbiamo fatto per loro.
La verita' e' che per l'occidentale il morto iracheno
vale molto molto molto meno del morto americano. La
maggioranza della gente era sinceramente scioccata di
fronte alle vittime civili americane cosi' come e'
sinceramente strafottente di fronte alle vittime
civili irachene.

Per fortuna nel mondo (compresa l'America) ci sono
ancora milioni e milioni di persone che hanno
conservato una dignita' "umana", che sono riusciti a
non farsi divorare dall'ideologia capitalista. Che
sono, insomma, la speranza per il futuro.
Ma se il problema e' l'Occidente intero e l'ideologia
capitalista perche' contro i soli americani? Non e'
li' che e' sorto il movimento no-global? Non e' li'
che migliaia e migliaia di protestanti contro la
guerra sono stati arrestati? E le multinazionali? Non
sono per definizione qualcosa che non ha nulla a che
fare con le singole nazioni?
E' vero, ma non si puo' non vedere dove sono le sedi
principali di queste multinazionali, la nazionalita'
dei loro proprietari e soprattutto quale nazione in
politica estera e' pronta ad aiutarle, anche
militarmente, quando la semplice corruzione non
funziona.
Questo intendiamo per America, cosi' come intendiamo
la nazione che detiene la stragrande maggioranza di
ricchezza e risorse rubate nel mondo intero e non ne
vuole sapere di cederne nemmeno una briciola ai
leggittimi proprietari che intanto muoiono di fame.
Per americani intendiamo l'associazione criminale al
potere che si e' macchiata e continua sempre piu' a
macchiarsi delle peggiori atrocita' e schifezze
immaginabili.
Per americano intendiamo il tipico americano medio: un
imbecille rimbambito dalla tv, piccolo ingranaggio di
una delle ideologie piu' folli e stupide mai create,
che  vive nel suo mondo fittizio che spesso sfocia
drammaticamente nel reale quando prende il fucile e
inizia a sparare sulla gente. Sparatorie inevitabili
dato che la legge contro il possesso d'armi (anche per
i minori) e' sistematicamente bloccata dalla lobby di
trafficanti d'armi in nome della "liberta'". Ed in
effetti i figli di quei galeotti e banditi che
fuggirono nel nuovo mondo e crearono l'America
sterminando le popolazioni indigene non riescono a
concepire un mondo senza pistole. E infine per
americano intendiamo il loro esercito, che si
ingrandisce ogni giorno di piu' essendo spesso l'unico
lavoro possibile per la massa di nullatenenti
abbandonati a se stessi senza nessuna garanzia sociale
perche' li' non c'e' nessuna assistenza che non sia
"carita'", e senza nessuna cultura o capacita' perche'
li' l'educazione scolastica e' un privilegio dei
ricchi. Un esercito di folli guidato da folli, che
invade una nazione dopo l'altra, senza sosta, e che
continuera' a farlo se non ci uniamo al piu' presto.

E cosi', senza quasi accorgercene siamo tutti
improvvisamente partigiani di questa quarta guerra
mondiale, come l'ha giustamente definita Woolsey, ex
capo della CIA, uno dei tanti psicopatici
dell'amministrazione Bush. Questa guerra, ha detto,
spera sara' piu' breve della terza guerra mondiale (la
guerra vinta contro i sovietici). Di certo e' gia'
adesso piu' cruenta e sanguinosa. Nemmeno finisce una
guerra (anzi, chiamiamola battaglia) che ne inizia
subito un'altra con altri massacri e genocidi e
bombardamenti sulla popolazione che dimostrano
l'agghiacciante sprezzo verso la vita altrui di questi
barbari. Persino i militari inglesi hanno dichiarato
di essere sconvolti nel vedere la facilita' con cui i
marines sparano sulla gente inerme. E non a caso
moltissimi di loro c'hanno lasciato le penne grazie al
fuoco "amico".
Inevitabilmente, mai come adesso la protesta
anti-americana e' sentita cosi' forte in tutto il
mondo. Ma mai come adesso si teme anche la loro
follia. I governi dei paesi nella lista nera (e non
solo) sono confusi, non sanno che posizione prendere.
Sanno che devono coalizzarsi ma temono giustamente di
fare un passo pericoloso. E' come quando Napoleone
faceva attraversare l'Europa alle sue armate, divise
in piu' parti, per poi riunirsi all'ultimo momento
contro la vittima prescelta. Nessuno le toccava. Tutti
speravano che la vittima fosse il vicino.
Ma quella dopo ancora? Chi sara'? La lezione
dall'ultima guerra e' una sola: armarsi il prima
possibile e il piu' possibile. Tentare a tutti i costi
di raggiungere l'atomica. L'Iraq aveva dato fiducia
all'Onu e aveva sempre usato toni pacati. Soprattutto
aveva dimostrato di non avere armi pericolose. Si e'
vista come e' finita. Ora nessun governo credera' piu'
nell'Onu. Gli Stati Uniti d'America l'hanno uccisa.
Il primo esempio e' la Corea del Nord. L'ha detto
subito chiaro e tondo: abbiamo l'atomica e se ci
attaccate l'usiamo. E' probabile che grazie a questo
si salveranno. Quindi il messaggio e' ovvio, lasciate
stare la diplomazia, tutte buffonate, armatevi il piu'
possibile.
Un altro messaggio che ne e' uscito e' altrettanto
grave. Ora le masse di poveri sanno che i loro leader
terroristi dicevano il vero: Sono solo dei bugiardi,
dei criminali. Uccidete cosi' come ci uccidono.
Bombardate cosi' come ci bombardano. E come dargli
torto?

Grazie Bush, Rumsfeld, e tutti gli altri assassini.
Bestie senza nessun rispetto, nemmeno dei loro figli.
Folli assetati di potere denaro e sangue e pronti a
far saltare l'intero pianeta per questo. Ma in questo
pianeta ci siamo anche noi.
Ormai non si tratta soltanto di difendere le nostre
culture, si tratta di evitare una catastrofe nucleare
inevitabile se si continua per questa via.  E' una
lotta difficile per noi perche' si e' creato un
meccanismo mostruoso di controllo fatto di tecnologia
e sbirri infiltrati ovunque. Ma per fortuna questo
meccanismo e' tanto grosso e costoso quanto
inefficace. Bisogna conoscerlo e aggirarlo. Ognuno
agendo da solo e come ritiene piu' conveniente. Coi
mezzi che ritiene necessari. Contro gli obbiettivi che
ritiene piu' idionei. La lotta deve essere individuale
e creativa. E' inutile fare progetti che verranno
inevitabilmente scoperti e anticipati. E' inutile
creare organizzazioni strutturate che non saranno
altro che auto-liste nere belle e pronte per gli
inter-sbirri. Che almeno se le facciano loro.
La lotta piu' ovvia e semplice oltre che alla portata
di tutti e' il boicottaggio dei prodotti americani e
delle multinazionali che si sono particolarmente
macchiate di sangue. Ma ognuno ne' puo' trovare di
proprie. Ad esempio il taglio delle pompe di benzina
e' stato geniale (oltre che ironico, secondo me).
Molti intellettuali si sono subito affrettati a
contestare questi gesti come inappropriati e
inefficienti. Ma dicono cosi' perche' sono schiavi di
una "legalita'" a tutti i costi. Purtroppo pero' i
mezzi puramente legali si stanno dimostrando
inefficienti. Sanno come aggirarli. Tagliate le pompe.
Sigillate con la colla i bancomat. Piano piano,
lentamente, qualcuno lassu' comincera' a snervarsi e
cambiare atteggiamento.

I ricchi e i potenti vogliono un mondo semplice con
ognuno al loro posto: i loro fedeli cani dell'esercito
e delle forze dell'ordine, i terroristi per
giustificarle, i politicanti dei vari governi
servitori e corrotti, i media sottomessi e
accondiscendenti,  e in mezzo la massa silenziosa
ubbidiente e consumatrice.
Ma nelle masse del mondo molti ne hanno abbastanza. La
gente con dignita' si e' rotta di essere considerata
solo un "target" di mercato. D'ora in poi i "target"
saranno loro!
No al terrorismo. No all'invasione americana. No alla
violenza. No alla silenziosa sottomissione.
Partigiani di tutto il mondo unitevi! Non avrete che
da perdere qualche cheesburger.
UNITI SI VINCE.

Giovanni De Caro, 1 maggio 2003