Report: Replica "Perché...le sentenze di nullità?"



Gentile telespettatore, Le comunichiamo che Report andrà in onda domani
giovedì 8 maggio alle ore 23.30 su Raitre, con una replica della puntata
dal titolo:


"PERCHE'- LE SENTENZE DI NULLITA'?"
di SABRINA GIANNINI
www.report.rai.it



In Italia va forte il divorzio con la benedizione della Rota Romana. I
dati parlano chiaro: tutti e 19 i tribunali ecclesiastici dello stivale
hanno registrato un aumento esponenziale degli annullamenti matrimoniali.
Perché? Perché la Chiesa si adatta al mondo moderno, dove il matrimonio è
un vincolo sacro sempre più in crisi. E poi perché l'annullamento ha il
suo guadagno. Sabrina Giannini ci spiega infatti, attraverso il racconto
di testimoni diretti, che il ricorso al Tribunale Ecclesiastico può anche
avere come finalità quella di dichiarare nullo un matrimonio senza dover
poi pagare gli alimenti al coniuge. Con la nullità rotale vengono
cancellati tutti i doveri del matrimonio e l'Italia è l'unico Paese al
mondo dove il coniuge più forte economicamente si libera di ogni
conseguenza sul piano civile, non esistendo una legge che norma questo
aspetto (una volta riconosciuto l'annullamento dal tribunale dello Stato
con un procedimento veloce che si chiama delibazione). E non solo,
ottenere una sentenza di nullità dal Tribunale ecclesiastico costa meno
del normale divorzio di fronte al giudice dello Stato. E' così dal 1998,
quando una norma della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha abbassato
il costo del patrocinio e dell'apertura della pratica. Così, la Rota
Romana fa risparmiare anche sugli avvocati. Ma come si fa ad ottenere una
sentenza di nullità? Non è necessario che uno dei coniugi si scopra
omosessuale, o impotente, o pratichi la bigamia. E' tutto più semplice.
Basta affermare che prima del matrimonio tra i coniugi si era messo in
conto di divorziare in caso di fallimento dell’unione. Nel loro
cuore, per
la Chiesa, non c’era stata sincerità il giorno del fatidico "finchè morte
non ci separi". E una menzogna detta davanti a Dio rende nullo il
matrimonio. E questo avviene in circa il 50 per cento dei casi.