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Iraq: "Incredibilmente inadeguate" le risposte alle manifestazioni e ai disordini, accusa Amnesty International
- Subject: Iraq: "Incredibilmente inadeguate" le risposte alle manifestazioni e ai disordini, accusa Amnesty International
- From: "Ufficio Stampa Amnesty " <press at amnesty.it>
- Date: Fri, 18 Apr 2003 13:52:22 +0200
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di Amnesty International: Iraq: "Incredibilmente inadeguate" le risposte alle manifestazioni e ai disordini, accusa Amnesty International Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Ufficio Stampa Amnesty International Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL CAPO REDATTORE ESTERI COMUNICATO STAMPA CS62-2003 IRAQ: "INCREDIBILMENTE INADEGUATE" LE RISPOSTE ALLE MANIFESTAZIONI E AI DISORDINI, ACCUSA AMNESTY INTERNATIONAL Amnesty International ha espresso preoccupazione per i continui episodi di violenza nella città di Mosul, nel nord dell'Iraq. Il 16 aprile almeno tre persone sono state uccise ed altre dodici ferite - tra cui due bambini - quando le forze statunitensi hanno aperto il fuoco su una manifestazione nei pressi della sede del governatore. Il giorno prima, in un episodio simile, erano state uccise 10 persone ed altre 16 erano rimaste ferite. Tutto questo solleva forti timori per quanto concerne la protezione della popolazione civile e la tutela del diritto alla libertà di espressione e manifestazione. "La risposta alle manifestazioni e ai disordini da parte delle truppe della coalizione è stata incredibilmente inadeguata e temiamo che le forze statunitensi abbiano fatto ricorso a un uso eccessivo della forza. Questo primo approccio alla legge e all'ordine da parte della coalizione non deve aver ispirato fiducia nella popolazione irachena" - ha affermato Amnesty International. "Le autorità statunitensi devono avviare un'indagine completa, imparziale e indipendente su questi episodi, per stabilire se i propri militari abbiano impiegato una forza eccessiva". Amnesty International ha chiesto agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna di dispiegare forze sufficienti, adeguatamente formate ed equipaggiate, per ripristinare la legge e l'ordine fino a quando la polizia irachena non sarà in grado di operare efficacemente. È inoltre necessario istituire un meccanismo di verifica, per ridurre le possibilità che siano richiamate in servizio di polizia persone che si sono rese responsabili di violazioni dei diritti umani. Nello svolgimento o nella supervisione dei compiti di polizia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna devono assicurare che il diritto alla libertà di espressione e manifestazione non sarà sottoposto a limitazioni arbitrarie. Le forze angloamericane, in quanto Potenze Occupanti, hanno l'obbligo di applicare i diritti umani e il diritto umanitario nelle aree sotto il loro controllo. I Principi di base sull'uso della forza e delle armi da fuoco da parte dei funzionari incaricati di far rispettare la legge - compresi poliziotti e soldati - stabiliscono che l'uso della forza e delle armi da fuoco dovrà essere considerato come "estrema risorsa" e "solo se altri metodi siano inefficaci o emerga che non stanno contribuendo a ottenere il risultato desiderato" (Principio 4). FINE DEL COMUNICATO Roma, 18 aprile 2003 Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International - Ufficio stampa Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it www.amnesty.it/crisi/iraq/
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