Iraq: "Incredibilmente inadeguate" le risposte alle manifestazioni e ai disordini, accusa Amnesty International



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di
Amnesty International:


Iraq: "Incredibilmente inadeguate" le risposte alle manifestazioni e ai
disordini, accusa Amnesty International




Grazie per la cortese attenzione

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Ufficio Stampa
Amnesty International
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cell. 348-6974361
e-mail: press at amnesty.it



ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL CAPO REDATTORE ESTERI

COMUNICATO STAMPA
CS62-2003

IRAQ: "INCREDIBILMENTE INADEGUATE" LE RISPOSTE ALLE MANIFESTAZIONI E AI
DISORDINI, ACCUSA AMNESTY INTERNATIONAL

Amnesty International ha espresso preoccupazione per i continui episodi di
violenza nella città di Mosul, nel nord dell'Iraq. Il 16 aprile almeno tre
persone sono state uccise ed altre dodici ferite - tra cui due bambini -
quando le forze statunitensi hanno aperto il fuoco su una manifestazione
nei pressi della sede del governatore.

Il giorno prima, in un episodio simile, erano state uccise 10 persone ed
altre 16 erano rimaste ferite. Tutto questo solleva forti timori per quanto
concerne la protezione della popolazione civile e la tutela del diritto
alla libertà di espressione e manifestazione.

"La risposta alle manifestazioni e ai disordini da parte delle truppe della
coalizione è stata incredibilmente inadeguata e temiamo che le forze
statunitensi abbiano fatto ricorso a un uso eccessivo della forza. Questo
primo approccio alla legge e all'ordine da parte della coalizione non deve
aver ispirato fiducia nella popolazione irachena" - ha affermato Amnesty
International. "Le autorità statunitensi devono avviare un'indagine
completa, imparziale e indipendente su questi episodi, per stabilire se i
propri militari abbiano impiegato una forza eccessiva".

Amnesty International ha chiesto agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna di
dispiegare forze sufficienti, adeguatamente formate ed equipaggiate, per
ripristinare la legge e l'ordine fino a quando la polizia irachena non sarà
in grado di operare efficacemente. È inoltre necessario istituire un
meccanismo di verifica, per ridurre le possibilità che siano richiamate in
servizio di polizia persone che si sono rese responsabili di violazioni dei
diritti umani. Nello svolgimento o nella supervisione dei compiti di
polizia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna devono assicurare che il
diritto alla libertà di espressione e manifestazione non sarà sottoposto a
limitazioni arbitrarie.

Le forze angloamericane, in quanto Potenze Occupanti, hanno l'obbligo di
applicare i diritti umani e il diritto umanitario nelle aree sotto il loro
controllo. I Principi di base sull'uso della forza e delle armi da fuoco da
parte dei funzionari incaricati di far rispettare la legge - compresi
poliziotti e soldati - stabiliscono che l'uso della forza e delle armi da
fuoco dovrà essere considerato come "estrema risorsa" e "solo se altri
metodi siano inefficaci o emerga che non stanno contribuendo a ottenere il
risultato desiderato" (Principio 4).

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 18 aprile 2003

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