emergency scrive ai parlamentari



questo e' il testo che oggi Emergency ha inviato a tutti i parlamentari italiani.

cordiali saluti e buon lavoro


Si propone al Parlamento italiano di decidere un intervento militare in Iraq per il mantenimento di una pace che non c'è, nemmeno a dire di coloro che stanno combattendo la guerra. Più che anticiparli, una
decisione in merito li contraddirebbe.
Un invio di militari in Iraq non potrebbe in nessun modo configurarsi come operazione di pace: sarebbe una partecipazione alla guerra in svolgimento, una partecipazione che non si è riusciti a compiere nella
fase iniziale.
Si tratterebbe di una clamorosa smentita di decisioni già assunte - e già contraddette e rinnegate, con
la partenza di combattenti dal territorio italiano.
Si tratterebbe di un'ulteriore violazione di un "principio fondamentale" della Costituzione. Si tratterebbe di un attivo contributo ad escludere le Nazioni unite dalla vicenda, alla loro ulteriore,
progressiva emarginazione.
Sarà probabilmente difficile contrastare questo uso del "potere di maggioranza", sottratto a una seria considerazione degli argomenti che in precedenza erano stati esposti e sostenuti da quegli stessi cui si
chiede oggi una decisione che li contraddice.
È preoccupante una "democrazia" che affidi alla forza dei numeri il compito di ignorare il senso delle
parole e la portata degli argomenti.
Forse l'autorità del presidente della Repubblica potrà ostacolare la decisione che si vuole assumere o
limitarne la portata: invitiamo tutti ad appellarsi ad essa.
Disponiamo soltanto di una precaria facoltà di parola, cui è negata possibilità di incontrare ascolto. Riteniamo tuttavia doveroso richiamare la riflessione di tutti sulla gravità del gesto e sui guasti
delle sue conseguenze.


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Maso Notarianni
Emergency  Life Support for Civilian War Victims
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