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ARTICOLO DI ROBERT FISK INEDITO IN ITALIA: La Realta’ cruda e devastante che svela la verita’ su Bassora
- Subject: ARTICOLO DI ROBERT FISK INEDITO IN ITALIA: La Realta’ cruda e devastante che svela la verita’ su Bassora
- From: lorraine Buckley <lorin_28040 at yahoo.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Wed, 09 Apr 2003 11:10:55 +0200
La Realta’ cruda e devastante che svela la verita’ su Bassora di Robert Fisk Traduzione di Lorraine Buckley per www.peacelink.it Due militari inglesi giacciono privi di vita su una strada di Bassora, una ragazzina irachena vittima di un raid aereo anglo-americano viene portata in ospedale con gli intestini che le escono dalla pancia, una donna gravemente ferita urla di dolore mentre i medici cercano di sfilarle il vestito nero. Un generale iracheno, circondato da centinaia dei suoi uomini armati, si fa vedere al centro di Bassora per annunciare che la seconda citta’ del paese rimane fermamente sotto controllo iracheno. La videocassetta di al-Jazeera girato durante le ultime 36 ore, appena arrivata a Baghdad e non montata, e’ cruda, dolorosa e devastante. E’ anche la prove che Bassora che ci dicevano ‘catturata’ e ‘messa in sicurezza’ dai militari britannici la settimana scorsa e’ davvero sotto il controllo delle forze di Saddam Hussein. Nonostante le affermazioni di alcuni ufficiali britannici che sarebbe in corso una qualche forma di insurrezione a Bassora, automobili ed autobus continuano a girare, mentre gli iracheni stanno pazientemente in coda per le bombole di gas che vengono scaricate da un camion governativo. Un passaggio notevole della cassetta mostra palle di fuoco che fioriscono sopra la parte ovest di Bassora e l’esplosione di granate in entrata presumibilmente di provenienza britannica. La breve sequenza dei militari inglesi morti della quale Tony Blair si e’ tanto inorridito ieri - si differenzia poco da dozzine di clips analoghi di soldati iracheni morti trasmessi alla tv britannica durante gli ultimi 12 anni, e che non sono mai stati condannati dal Primo Ministro. I due britannici, ancora in divisa, giacciono sulla via, a braccia e gambe larghe; uno sembra colpito alla testa, l’altro al petto e all’addome. Un’altra sequenza della stessa cassetta mostra una folla di civili e uomini armati in abiti civili a Bassora, che sferrano calci alla Jeep dell’esercito britannico e ci ballano sopra. Si vedono altri che danno calci al rimorchio capottato del Ministero della Difesa, che era attaccato alla jeep al momento del presunto agguato. Un’altra cosa che si vede sulla cassetta non montata portata a Baghdad da Bassora su strada - e’ un velivolo britannico da ricognizione fotografica senza pilota , abbattuto e capovolto su una strada, le rondelle rosso-blu ben visibili su un’ala. Contrassegnato a caratteri maiuscoli ARMY (esercito), sulla coda il contrassegno ZJ300 ed e’ attaccato ad un grosso involucro a cilindro che probabilmente contiene l’apparato fotografico. Molto piu’ terribili di quelle dei militari britannici morti, pero’, sono le immagini dall’ospedale principale di Bassora che mostra le vittime del bombardamento anglo-americano mentre vengono portati in sala operatoria urlando di dolore. Un uomo di mezza eta’ viene portato in ospedale in pigiama, inzuppato di sangue dalla testa ai piedi. Una ragazzina di forse quattro anni viene portata in sala operatoria sul carrello, fissando il mucchietto del suo intestino che le esce dal lato sinistro della pancia. Un medico in divisa azzurra versa acqua sull’intestino della bambina e poi dolcemente la benda prima di iniziare l’intervento. Una donna vestita di nero, a quanto si vede ferita allo stomaco, urla mentre i medici cercano di spogliarla in preparazione all’intervento. In un’altra sequenza, una traccia di sangue parte dal punto d’impatto di una granata si presume britannica. Accanto al cratere un paio di ciabatte di plastica. I nastri di Al-Jazeera, la maggior parte dei quali non sono stati trasmessi, sono la prima prova definitiva che Bassora rimane totalmente fuori del controllo britannico. Non solo una delle strade principali tra questa citta’ e Baghdad e’ ancora aperta e’ cosi’ che le tre cassette piu’ significativi sono arrivati alla capitale ma il Generale Khaled Hatem si fa intervistare in una strada di Bassora, circondato da centinaia delle sue truppe in divisa ed armate, mentre dichiara al cronista di Al-Jazeera che i suoi uomini ‘mai’ si arrenderanno ai nemici dell’Iraq. Si vedono anche i miliziani del partito Baath in strada, come anche i vigili che dirigono il traffico di camion e autobus vicino all’albergo Sheraton. Mohamed al-Abdullah, l’inviato di Al-Jazeera a Bassora, deve essere il piu’ coraggioso tra tutti i giornalisti in Iraq in questo momento. Nella sequenza delle tre cassette, lo si vede intervistare le famiglie sotto il tiro nemico, oppure commentare tranquillamente il bombardamento in corso da parte dell’artiglieria britannica. In una cassetta si vede che lo Sheraton, sulle rive del fiume Shatt al-Arab, e’ stato colpito dalle granate. In riva al fiume, accanto ad una delle enormi statue dei martiri iracheni della guerra del 1980-88, ciascuna delle quali punta un dito accusatorio al di la’ delle acque, in direzione dell’Iran, si vedono gli abitanti d Basra che riempiono le taniche dal fiume inquinato dalle fogne. Cinque giorni fa il governo iracheno ha denunciato l’uccisione di 30 civili a Bassora ed il ferimento di altri 63. Ieri, asserivano che dall’inizio della guerra i feriti erano piu’ di 4,000, i morti oltre 350. Ma la cassetta del sig. Abdullah mostra almeno altri sette cadaveri arrivati alla camera mortuaria dell’ospedale di Bassora nelle ultime 36 ore. Uno, che dalla testa colava ancora sangue sul pavimento , e’ stato identificato per il corrispondente arabo di un’agenzia giornalistica occidentale. Altre scene raccapriccianti mostrano il corpo parzialmente decapitato di una bambina, ancora con la sciarpa rossa stretta al collo. Ad un’altra bambina in barella mancano il cervello e l’orecchio sinistro. Un altro corpicino ha perso entrambi i piedi. Non si precisa se sono state armi statunitensi o britanniche ad uccidere questi bambini. Ne’ si da’ alcuna indicazione delle perdite irachene tra i militari. Ma in un momento in cui le autorita’ irachene non permettono ai giornalisti occidentali di visitare Bassora, questo e’ quanto piu’ ci possiamo avvicinare all’ avere prove indipendenti della continuata resistenza in citta’, e del fatto che i britannici non sono riusciti a sottometterla. Da giorni gli iracheni negano i dispacci ottimistici dei giornalisti ‘accorpati’ soprattutto della BBC che davano l’impressione che Bassora fosse stata ‘messa in sicurezza’ o in qualche modo sotto controllo britannico. Questa cassetta da’ prova certa che le cose non stanno cosi’. Inoltre, c’e’ una sequenza che mostra due uomini, entrambi vestiti di nero, che gli iracheni asseriscono essere prigionieri di guerra statunitensi. Non si fanno loro domande, indossano camice e giacche identiche, nere. Entrambi appaiono apprensivi e fissano i cineoperatori e le truppe irachene ammassate dietro di loro. Certo, e’ ancora possibile che qualche moto di ribellione al regime iracheno si sia formata in citta’ nei giorni scorsi, come asserivano alcuni ufficiali britannici. Ma a guardare le cassette, si fa fatica ad immaginare che abbia portato, ammesso che sia mai avvenuta, piu’ di qualche breve scambio di artiglieria. I rapporti non tagliati, quindi, forniscono prove imbarazzanti che i portavoce angloamericani non ci hanno raccontanto la verita’ sulla battaglia per Bassora.E alla fine questo fatto e’ piu’ devastante per gli eserciti invasori che non
la vista di due militari britannici morti oppure poiche’ le vite irachene sono sacre quante quelle britanniche dei filmati dei bambini iracheni morti.
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