Missione Oggi: I RISERVISTI ISRAELIANI: FERMATE IL MASSACRO



HO UDITO IL GRIDO

I RISERVISTI ISRAELIANI: FERMATE
IL MASSACRO



Yesh-Gvul ("C'è un limite!") è un gruppo di pacifisti israeliani che si
batte contro l'occupazione, appoggiando i refusenik: ovvero i soldati
disponibili a far servizio nell'Esercito, ma non nei territori.
 Qualsiasi operazione nei territori è out, fuori discussione. Come lo sono
quelle al di qua della Linea Verde, in carceri speciali dove i palestinesi
vengono trattenuti per periodi di sei mesi (rinnovabili), senza che sia
stata loro formulata un'accusa. Dal 1982 - quando per la prima volta,
durante l'invasione israeliana del Libano, ci si cominciò a chiedere che
senso avesse quell'atto di "aggressione gratuita e futile" - il numero di
refusenik ha continuato a salire: dai 168 soldati, incarcerati
ripetutamente vent'anni fa, ai quasi 200 in occasione della prima Intifada
nel 1987, ai mille di oggi.

L'APPELLO
Fermate il massacro! Ponete fine all'occupazione! L'occupazione genera
terrorismo. L'occupazione militare è terrorismo.
Quando ordinate o permettete esecuzioni extragiudiziali ("liquidazioni" in
gergo militare), quando ordinate o permettete la demolizione di case
abitate, quando fate fuoco sulla popolazione civile inerme o sulle sue
abitazioni, quando sradicate frutteti, quando impedite gli
approvvigionamenti di cibo o le cure mediche, state compiendo azioni
definite dalle convenzioni internazionali (come la quarta Convenzione di
Ginevra) e dalla stessa legge israeliana, crimini di guerra. Pensate che
tali crimini siano giustificabili? Considerate giustificabile demolire case
e distruggere le proprietà di intere famiglie? È giustificabile l'uccisione
di bambini, donne, vecchi o, comunque, di civili inermi?
Cosa sono questi territori "di sicurezza" che giustificano il ridurre alla
fame interi villaggi e privare i malati delle cure mediche? Che genere di
"sicurezza" può nascere dal coprifuoco e dall'assedio, dalla confisca delle
terre, dall'impedire che la gente lavoro o studi, dall'umiliazione dei
posti di blocco, dalle perquisizioni violente nelle case palestinesi?
Ponete fine all'occupazione! Interrompete la catena di sangue! Ogni
"liquidazione" (assassinio) prepara un atto terroristico. Il bambino che
ferite oggi, sarà il terrorista di domani. Ponete fine all'occupazione.
Fermate il massacro! Il mondo vi guarda.

© YESH-GVUL
www.yesh-gvul.org





Il governo di Ariel Sharon sta facendo il possibile per togliere visibilità
a questa nuova forza: i tanti ufficiali da combattimento (da sergenti a
maggiori) si vedono affidare un diverso incarico, e sempre più raramente
finiscono dietro le sbarre. Eppure, la protesta cresce. Una via d'uscita
dall'orrore di oggi sembra prendere sempre più corpo: alla sindrome "Uccidi
e piangi", Yesh-Gvul ribatte con quest'altra, "Noi non uccidiamo, non
piangiamo e non serviamo nei territori occupati".

 DIDASCALIE DELLE FOTO

FOTO N° 1: SENZA DIDA


Credit: Ap/Eitan Hess Ashkenazi




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