i pari diritti negli stati uniti



Fonte:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2003/04_Aprile/07/usacarcere.shtml

Reso noto un rapporto del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti
Usa: 12% dei giovani afroamericani è in carcere
I detenuti bianchi della stessa fascia d'età rappresentano l'1,6% del
totale, che ha superato la soglia dei due milioni


WASHINGTON - Il 12 per cento degli afroamericani di età compresa tra i 20 e
i 34 anni è in prigione. Ne ha dato notizia il Dipartimento di giustizia
degli Stati Uniti in un rapporto dal quale risulta che i detenuti bianchi
compresi nella stessa fascia d'età raggiungono l'1,6 per cento del Paese e
l'intera popolazione carceraria supera i due milioni. Lo scorso anno, per la
prima volta, ha oltrepassato la soglia dei due milioni, arrivando a
2.019.234 di detenuti, su un totale di una popolazione di 280 milioni di
persone. In Italia, tanto per fare un raffronto, i detenuti sono 56.000 su
una popolazione totale di 57 milioni di abitanti.

DAGLI ANNI '70 QUADRUPLICATO IL NUMERO DEI DETENUTI - Dalla metà degli anni
Settanta a oggi, il numero di carcerati negli Stati Uniti è quadruplicato.
La percentuale di giovani uomini neri nei penitenziari statunitensi
raggiunge oggi la cifra più alta mai toccata ha detto al «New York Times»
Allen J. Beck, esperto di studi statistici sui penitenziari presso il
Dipartimento di giustizia.
Alfred Blumstein, criminologo presso la Carnegie Mellon University, ha
definito «drammatica» la percentuale di afroamericani detenuti nelle carceri
statunitensi.

PROCESSO ALL'INDUSTRIA DELLE ARMI DA FUOCO - Nel tribunale federale di
Brooklyn, questa settimana, si percorre una tappa importante nella
prevenzione della criminalitá: il processo all'industria delle armi da
fuoco, accusata dalla National Association for Advancement of Colored People
(l'associazione nazionale per l'emancipazione delle persone di colore) di
essere causa fondamentale della delinquenza nera. Mercoledì prossimo Robert
A. Ricker, ex uomo di punta nel settore delle armi, testimonierà a Brooklyn
contro le persone per le quali ha lavorato dal 1981 al 2001. Ricker è uno
dei testimoni chiave di questo e di altri processi contro l'industria delle
armi americana.
Intervistato dal New York Times, l'uomo ha spiegato come poche persone
controllino il traffico delle pistole negli Stati Uniti, senza possibilità
di cambiarne le regole: «Charlton Heston e Wayne LaPierre dettano legge su
tutti - ha detto Ricker facendo riferimento ai due uomini di punta della
National Rifle Association - La gente del settore li teme a morte». I due
avrebbero il potere di decidere buona parte delle vendite di armi. Ricker si
schiera contro i padroni del mercato statunitense delle armi dopo averci
lavorato oltre venti anni.
7 aprile 2003