[comunicati_lilliput] Da Firenze parte la campagna "Sete Zero" . Il Manifesto finale del Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua , le proposte operative per garantire acqua per tutti entro il 2020



UFFICIO STAMPA FORUM MONDIALE ALTERNATIVO DELL'ACQUA
Firenze 21 e 22 Marzo 2003
Monica Di Sisto: 335/8426752 - ufficiostampa at cipsi.it
Cristiano Lucchi: 339/6675294 - ufficiostampa at retelilliput.org
COMUNICATI STAMPA -
http://www.cipsi.it/contrattoacqua/forum-acqua/news/index.asp
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FORUM ACQUA: da Firenze parte la campagna "Sete Zero"
Il manifesto finale del Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua, le proposte
operative per garantire acqua per tutti entro il 2020

I movimenti e le associazioni che insieme hanno costruito e promosso il 1°
Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua definiscono gli obiettivi politici e
gli appuntamenti principali per il futuro all'interno del Manifesto "Per
un'altra politica dell'acqua" da oggi disponibile sul sito
www.contrattoacqua.it.

Il 1° Forum alternativo mondiale dell'acqua propone:
- Che le Nazioni Unite convochino, entro il 2003, Anno internazionale
dell'acqua, una sessione speciale per la firma di un Contratto mondiale
dell'acqua per tutti come diritto umano;
- Che il prossimo G8 di Evia approvi una Dichiarazione dell'illegalità
della povertà, vera causa dell'accesso negato all'acqua da perseguire come
crimine contro l'umanità;
- Che i cittadini si mobilitino contro le varie forme di privatizzazione
dei servizi dell'acqua, come le società pubbliche di gestione dei servizi
di distribuzione dell'acqua potabile e di trattamento delle acque reflue,
secondo le nuove regole che stanno per essere definite dall'Organizzazione
mondiale del Commercio (Wto) nella riunione prevista per il settembre 2003
a Cancun, in Messico;
- Che l'Unione europea abbandoni la politica di privatizzazione e si
impegni per la costituzione di un Servizio pubblico europeo, finanziato
dalla stessa unione, sotto il controllo permanente e trasparente del
Parlamento europeo
- La creazione di un'Autorità Mondiale dell'acqua, che abbia la triplice
funzione legislativa, giurisdizionale e di controllo del finanziamento
pubblico e dei programmi d'investimento sui servizi d'acqua

L'agenda dei prossimi appuntamenti
- E' stato proposto che il Secondo Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua si
tenga in Svizzera, a Ginevra, nel marzo 2005
- il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini si è detto
disponibile a facilitare la costituzione di un Tavolo di discussione aperto
sui problemi dell'acqua tra poteri pubblici e società civile;
- A Parigi/St. Denis, in occasione del II Forum Sociale Europeo, si terrà
un incontro degli amministratori locali di tutta l'Europa sul tema della
privatizzazione dei servizi idrici;
- I parlamentari presenti al Forum alternativo mondiale dell'acqua hanno
annunciato la loro intenzione di costituire una Rete europea e mondiale di
parlamentari impegnati sulle problematiche dell'acqua. Il primo impegno
della rete porterà all'opposizione all'inclusione dei servizi idrici nella
lista dei servizi oggetto dei negoziati del Wto;
- E' stato proposto di organizzare, nella striscia di Gaza, per iniziativa
del Forum alternativo mondiale dell'acqua, un Forum dell'acqua fra
Palestinesi ed Israeliani;
- E' stato proposto di promuovere, nel settembre del 2003, in
collaborazione con l'Osservatorio dei Balcani, un seminario su "Danubio, i
Balcani e l'Europa", su progetti ed esperienze di democrazia dei fiumi ".

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Questa agenda si contrappone alle conclusioni del Vertice di Kyoto, che in
occasione del 3° Forum Mondiale organizzato dal Consiglio Mondiale
dell'Acqua, riaffermano una politica dell'acqua fondata su principi che
fin'ora si sono dimostrati fallimentari:
- promuovere la gestione delle risorse idriche del pianeta secondo il
modello detto IWRM (Integrated Water Resources Management) elaborato dalla
Banca Mondiale, che si propone di recuperare i costi degli investimenti per
garantire il diritto all'acqua fissando un "prezzo giusto" dell'acqua,
spesso inaccessibile per la maggior parte degli abitanti del pianeta, e
caricandolo indiscriminatamente su tutti i cittadini.
- agire sull'offerta d'acqua mettendo in valore le risorse non ancora
sfruttate, favorendo il trasporto dell'acqua su lunghe distanze e tentando
di aumentare la quantità d'acqua dolce resa disponibile mediante, in
particolare, il dissalamento dell'acqua marina;
- agire sulla domanda promovendo gli usi a pagamento più redditizi e
sperando di ridurre gli sprechi ed i prelievi eccessivi con la manovra sui
prezzi

In linea con tali obiettivi, la politica dell'acqua dominante ci "impone"
- la liberalizzazione dei servizi idrici con la revisione degli accordi
dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), che si concluderà con la
riunione di tutti i ministri del commercio che si terrà a Cancun, in
Messico, nel settembre prossimo, e di cui l'Unione Europea è tra i più
ferventi sostenitori;
- la liberalizzazione, la deregolamentazione e la privatizzazione dei
servizi idrici nei Paesi più poveri imposte dalla Banca Mondiale ai loro
stessi governi come condizione per l'accesso al credito e agli aiuti;
- incentivare l'investimento privato, perché, secondo i promotori del Forum
governativo dell'acqua di Kyoto, è compito del settore privato di
assicurare il finanziamento di 100 miliardi di dollari annui supplementari
che secondo la Banca Mondiale sarebbero necessari per ridurre della metà
entro il 2015 il numero di persone non aventi accesso all'acqua potabile ed
ai servizi sanitari.

Per contrastare questa logica il 1° Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua
propone la "Campagna Sete Zero" per i prossimi 20 anni e la "Campagna per
la dichiarazione dell'illegalità della povertà" da lanciare in occasione
del G8 di Evian. Ecco i dettagli:

"Campagna Sete Zero"
Tutti gli abitanti della Terra devono avere accesso all'acqua potabile
entro il 2020. "Sete zero" deve diventare un impegno politico formalizzato,
riconosciuto dagli Stati e dalle organizzazioni specializzate delle Nazioni
Unite con la firma, di un "Contratto Mondiale dell'Acqua" entro la fine
dell'Anno Internazionale dell'Acqua. Il Forum Alternativo Mondiale
dell'Acqua propone che le Nazioni Unite convochino all'inizio del dicembre
2003, a conclusione del'Anno Internazionale dell'Acqua, una giornata
speciale per l'approvazione di tale Contratto vincolante per gli Stati
membri. Qualora le Nazioni Unite respingessero tale proposta, i promotori
del Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua s'impegnano a convocare, nel
dicembre 2003, insieme ad un gruppo mondiale di parlamentari, un'Assemblea
dei cittadini per la firma del Contratto, nello spirito della
"Dichiarazione di Porto Alegre".

"Campagna per la dichiarazione dell'illegalità della povertà"
"Sete zero" non significa ridurre il diritto all'acqua a misure di
assistenza sociale in favore dei poveri, né dare la priorità agli
investimenti in grandi opere infrastrutturali non sostenibili a livello
ambientale. Per queste ragioni il Forum propone:
- di dichiarare illegale la povertà, e di perseguirla come violazione dei
diritti umani e come crimine contro l'umanità in tutte le sedi già
esistenti;
- di appoggiare le campagne in corso contro la costruzione delle grandi
dighe e le grandi opere, in favore di interventi a scala "sostenibile", a
livello locale, comportanti bassi livelli di rischio tecnologico, sociale,
umano, ambientale e culturale ed ispirati ai principi di precauzione e di
reversibilità, cosi come di interventi miranti al miglioramento delle
attività di manutenzione e di servizio.
- di promuovere, contro la logica industrialista e produttivista
dell'agricoltura attuale, sistemi agricoli diversificati legati ai
territori, al ciclo corto produzione-consumo ed ad un utilizzo dell'acqua
funzionale al lavoro contadino ed agli interessi dei cittadini e non a
quelli dell'agro-chimica e della grande distribuzione;


Le cifre parlano da sole:
- 2,4 miliardi di persone vivono senza accesso ai servizi sanitari
- 1,5 miliardi vivono senza accesso all'acqua potabile sana
- per conseguenza, 30.000 persone al giorno muoiono per malattie dovute
all'assenza d'acqua potabile e di servizi sanitari
- 600.000 agricoltori bianchi dell'Africa del Sud consumano per scopi
irrigui 60% delle risorse idriche del paese, mentre 15 milioni di persone
non hanno accesso all'acqua potabile
- la metà dei villaggi palestinesi non ha acqua corrente, mentre tutte le
colonie israeliane ne sono provviste
- 85% del volume delle acque dei fiumi in Francia è inquinato
- il consumo giornaliero medio della popolazione dei Paesi "in via di
sviluppo" si aggira sui 20 litri. In Italia é di 213 litri, negli USA di
600 litri
- il Brasile rappresenta l'11% delle risorse idriche dolci del pianeta ma
45 milioni di brasiliani non hanno ancora accesso all'acqua potabile
- gli sprechi d'acqua sono enormi in tutto il mondo: 40% dell'acqua usata
per l'irrigazione si perde per evaporazione; le perdite dell'acqua immessa
negli acquedotti vanno dal 30 al 50%; una lavatrice standard consuma in
media 140 litri a ciclo, lo sciacquone tra 10 e 20 litri alla volta, un
lavastoviglie 60 litri.