Un messaggio attuale dal V secolo avanti Cristo



La storia dell'umanita' per molti versi tragicamente si ripete, ho letto questo racconto e ho voluto condividerlo.

E' un vecchio racconto cinese di Mo Tse, vissuto intoro al quinto secolo avanti cristo e fondatore di una religione che ormai non ha piu' seguaci e fedeli. Leggetelo e se vi piace fatelo leggere.

Contro le guerre d'aggressione

Se un uomo si introduce di soppiatto in un giardino privato e ruba pesche e prugne, e poi viene scoperto, la gente lo condanna per cio' che ha fatto: e le autorita', se riescono a mettergli le mani addosso, lo puniscono. Perche'? Perche' reca danno agli altri.

Se un uomo deruba il suo vicino di polli, porci e cani la sua colpa appare piu' grave. Perche'? Perche' e' piu' grave il danno arrecato ad altri; e piu' grave e' il danno, maggiore la condanna morale in cui l'uomo incorre, e maggiore la punizione.

Continuando di questo passo, chi uccide un uomo innocente e gli ruba le vesti, la lancia e la spada commette una colpa piu' grave ancora. Perche'? Perche' quanto piu' grave e' il male fatto ad altri tanto maggiore e' la condanna morale in cui il colpevole incorre e tanto piu' grave il suo delitto.

Tutti gli uomini educati e colti condannano azioni di questo genere. Ma poi tutti questi uomini non si rendono conto che una guerra di aggressione contro un altro paese e' altrettanto condannabile, e al contrario parlano in favore di essa e le danno il loro appoggio. Comportarsi cosi', a loro par giusto. Si puo' dire che questa gente conosca la differenza fra bene e male?

Si considera male uccidere una sola persona, e si punisce il delitto di chi ha commesso un solo assassinio.

Ma allora, il delitto di chi uccide dieci persone e' dieci volte piu' grave del delitto di colui che ne ha uccisa una sola, e ucciderne cento sarebbe piu' grave, il delitto sarebbe moltiplicato per cento.

Tutti gli uomini colti ed educati condannano l'assassinio.

Ma poi questi stessi uomini non si rendono conto che una guerra di aggressione contro un altro paese e' altrettanto condannabile, e al contrario parlano in favore di essa e le danno il loro appoggio. Comportarsi cosi', a loro par giusto; davvero non si rendono conto che e' male, perche' parlano di tali guerre d'aggressione nei loro libri di storia: cosa che certamente non farebbero, se capissero che tali guerre sono altamente condannabili.

Se un uomo chiama "nera" una cosa che e' un po' nera, ma chiama "bianca" una cosa tutta nera, si puo' ben dire che non conosce la differenza fra bianco e nero. Se un altro assaggia una cosa leggermente amara e dice che e' "amara", ma quando ne assaggia una amarissima dice che e' "dolce", possiamo ben dirgli che non conosce la differenza fra dolce ed amaro.

Ebbene, se un uomo condanna come "male" un piccolo male, ma non gli passa neppure per la testa di poter condannare come un grande male la guerra d'aggressione contro un paese straniero, si puo' forse affermare che un tal uomo conosca la differenza fra bene e male?

Vedete dunque come molti uomini educati e colti di questo modo non conoscono la differenza fra bene e male.