Amnesty International sui prigionieri di guerra: no ai doppi standard



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana
di Amnesty International (25/03/2003):

Amnesty International sui prigionieri di guerra:
no ai doppi standard



Grazie per la cortese attenzione

Ufficio Stampa
Amnesty International
Tel. 06 44.90.224
cell. 348-6974361
e-mail: press at amnesty.it








COMUNICATO STAMPA
CS39-2003


AMNESTY INTERNATIONAL SUI PRIGIONIERI DI GUERRA:
NO AI DOPPI STANDARD

Amnesty International ha chiesto oggi a tutte le parti coinvolte nel
conflitto in Iraq di trattare i prigionieri di guerra nel pieno rispetto
della III Convenzione di Ginevra.

"Chiediamo ai governi di Iraq, Stati Uniti e Gran Bretagna di rispettare le
leggi di guerra e di trattare tutti i prigionieri in modo conforme alla III
Convenzione di Ginevra" - ha dichiarato l'organizzazione per i diritti
umani. "Dovranno essere trattati umanamente, non dovranno essere sottoposti
ad alcuna forma di tortura o maltrattamento e dovranno avere immediato
accesso al Comitato internazionale della Croce Rossa".

Il 23 marzo, dopo la diffusione delle immagini dei soldati statunitensi
catturati dagli iracheni, il presidente George Bush e il primo ministro
Tony Blair hanno accusato l'Iraq di aver violato la III Convenzione di
Ginevra e hanno chiesto che i prigionieri siano trattato in modo equo. Il
medesimo principio va applicato nei confronti dei prigionieri di guerra
iracheni.

Lo stesso giorno, tuttavia, altri 30 prigionieri sono stati trasferiti
dall'Afghanistan alla base navale statunitense di Guantanamo Bay, a Cuba.
Sale così a circa 660 il numero delle persone, di circa 40 diverse
nazionalità, detenute nella base.

"Nonostante molte richieste, Amnesty International si vede ancora negato
l'accesso alle prigioni di Bagram e di Guantanamo Bay. Chiediamo nuovamente
al governo statunitense di ascoltare le nostre preoccupazioni sul
trattamento di questi prigionieri".

Amnesty International ha sollecitato un'inchiesta esauriente e imparziale
sulle denunce di torture e maltrattamenti che sarebbero stati commessi da
personale statunitense a Guantanamo Bay, ai danni di detenuti sospettati di
essere talebani o membri di al-Qa'ida.

L'organizzazione per i diritti umani ha infine invitato tutti i mezzi
d'informazione ad assicurare che le loro immagini rispettino la dignità di
tutti i prigionieri di guerra.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 25 marzo 2003

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International - Ufficio stampa
Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it
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