Il regista di "BOWLING FOR COLUMBINE" scrive a George W. Bush



LETTERA di MICHAEL MOORE

Il regista di "BOWLING FOR COLUMBINE" scrive a George W. Bush
"Per favore, caro presidente mandi in Kuwait le sue figlie"

di MICHAEL MOORE


Caro Presidente Bush,
e così è venuto il giorno che lei chiama "il momento della verità". Sono
lieto di sentire che questo giorno è finalmente arrivato. Perché, glielo
devo proprio dire, essendo sopravvissuto per 440 giorni alle sue bugie, non
ero sicuro di poterne sopportare ancora. Ho anch'io alcune piccole verità
da condividere con lei:

1) Non c'è nessuno in America che sia felice di andare alla guerra. Esca
dalla Casa Bianca e cerchi in qualsiasi strada d'America almeno cinque
persone felici di andare ad uccidere gli iracheni. Non li troverà. Perché?
Perché nessun iracheno è mai venuto qui a uccidere uno di noi.

2) La maggioranza degli americani ovvero quelli che non hanno mai votato
per lei non ha perso la testa. Sappiamo bene cosa affligge le nostre vite
quotidiane: due milioni e mezzo di posti di lavoro persi da quando lei si è
insediato sulla poltrona presidenziale, la borsa diventata ormai un gioco
crudele, la benzina a due dollari. Bombardare l'Iraq non risolve nessuna di
queste questioni.

3) L'intero mondo è contro di lei, Signor Bush. E tra di loro metta anche i
suoi compatrioti Americani.

4) Il Papa ha detto che questa guerra è sbagliata, che è un peccato. Il
Papa! Quanto ci vorrà prima che lei realizzi che è solo in questa guerra?
Naturalmente, non la combatterà personalmente. Lascerà che altri poveri
disgraziati lo facciano al posto suo, proprio come lei fece ai tempi del
Vietnam. Si ricorda, vero?

5) Dei 535 membri del Congresso, solo uno ha un figlio o una figlia nelle
forze armate. Se vuole difendere l'America, per favore invii ora le sue due
figlie in Kuwait. E lo stesso facciano tutti i membri del Congresso che
abbiano figli in età da militare.

6) Certo, i francesi possono anche essere dannatamente noiosi. Ma non ci
sarebbe stata l'America se non fosse stato per i francesi, per il loro
aiuto nella guerra rivoluzionaria. La smetta di pisciare sui francesi e li
ringrazi. Ma sorrida, questa guerra non durerà a lungo perché non saranno
poi tanti gli iracheni pronti a sacrificarsi per Saddam. Si impegni nella
vittoria, sarà un bel viatico per le prossime elezioni. Mantenga viva la
speranza! Uccida gli iracheni che rubano il nostro petrolio!!!
Suo, Michael Moore

(21 marzo 2003)