Pacifismo di provincia



VARESE E DINTORNI: pacifismo di provincia

di Elisabetta Caravati

Mentre il popolo del nuovo mondo (conquistato dopo aver sterminato gli indiani pellerossa) bombarda l'antica Mesopotania; mentre il terrore e la paura di una guerra disumana avanza, il mondo intero chiede pace. Manifestazioni come sempre nelle grandi citta', ma ora anche in provincia. Domenica pomeriggio da Solbiate Arno a Carnago, due piccoli paesi nel sud della provincia di Varese in un corteo per la pace organizzata dal Valle Olona Social Forum insieme ad Emergency, rullavano i tamburi (di pace). Appariva una marcia un poco atipica, per chi ha marciato altrove, in altre piazze e strade... ma il sogno era lo stesso! Come al solito bandiere arcobaleno usate per sciarpe, gonne, cinture, mantelli e collari per i cani. Accanto agli abituali ragazzi con pearcing kefie e rasta; tantissima gente "normale"; gente di paese, gente semplice con i loro bambini nei passeggini e per mano; con i cani al guinzaglio e coppie di anziani che sembravano usciti per la loro solita passeggiata domenicale ed avevano incontrato poi altri conoscenti e deciso quindi di percorrere lo stesso tratto di strada! La strada della pace. Piu' che una manifestazione a me ricordava la processione, che si faceva quand'ero bambina nel pese dove sono nata, in occasione della festa patronale. Quasi tutti gli abitanti dei due paesi camminavano l'uno accanto all'altro per quelle loro solite strade; magari parlavano anche d'altro; ma la voglia di pace era inequivocabile; come inequivocabile resta il fatto che il dio nel cui nome Saddam e Bush combattono le loro guerre non abita la' nello stesso cielo dove vive il dio al quale si rivolge il Papa e con lui tutti i credenti. Ad attenderci all'arrivo artisti di strada, giocolieri, mangiafuoco, proiezioni video, musica ska-reggae ed altra musica. E parole. Parole di pace. Stampate su piccoli foglietti grandi poesie di pace:

"Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da far di notte:
chiudere gli occhi,
dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
ne' di giorno ne' di notte,
ne' per mare ne' per terra:
per esempio, la guerra". (Gianni Rodari)