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COME SOTTOMETTERE IL MONDO IN NOME DI DIO
- Subject: COME SOTTOMETTERE IL MONDO IN NOME DI DIO
- From: "Fabio Della Pietra" <f.dellapietra at itaca.coopsoc.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 13 Mar 2003 14:13:20 +0100
www.itaca.coopsoc.it Come sottomettere il mondo in nome di Dio IN GOD WE TRUST Alberto ChicaybanNegli Anni '60 e '70 gli Stati Uniti hanno imposto all'America Latina la cosiddetta Dottrina di Sicurezza Nazionale. All'epoca si trattava di "difendere i valori occidentali nel dilagare del comunismo ateo e preservare la democrazia a qualunque costo". La traduzione di queste idiozie, ripetute dalla nostra stampa quasi ogni giorno in quel periodo, era molto chiara: per valori occidentali si intendevano gli interessi nord americani, mentre la parola democrazia era tesa a indicare governi servili e abbietti utili ai loro disegni. L'esperienza cubana aveva spaventato molto gli strateghi politici nord americani e la Guerra Fredda richiedeva misure pragmatiche che riuscissero a sottomettere i paesi latino americani senza mobilitare i marines. L'Unione Sovietica, con le sue ridicole pretese di espansione, era un deterrente alle intenzioni imperialistiche di Uncle Sam. Rovesciare governi democratici è diventata la specialità dei servizi di intelligence degli Stati Uniti. Per ottenere i risultati desiderati questi signori utilizzavano i mass media locali per screditare le istituzioni ed i sindacati per scatenare ondate di scioperi senza fine contro i governi democraticamente eletti. Per ultimo, per farla finita con il caos arrivavano i generali, formati in corsi amministrati da militari nord americani a Panama, nella Scuola delle Americhe, per impostare i governi forti chiudendo parlamenti e stracciando le costituzioni. Questa è l'origine dei famosi Pinochet, Videla, Massera, Banzer, Garrastazu Médici, Geisel e tanti altri genocidi. Le dittature erano coordinate dall'Operazione Condor dove il Generale Vernon Walters, della CIA, pontificava come grande esponente. Tutti gli oppositori di questi regimi sanguinari venivano bollati come known comunist proponents o noti propugnatori del comunismo e minacciati da gruppi paramilitari organizzati all'interno delle proprie forze armate e polizia. Per sparire nelle carceri clandestini e ufficiali bastava poco: studenti, casalinghe, religiosi, operai, insegnanti e artisti sono finiti nelle lunghissime liste di desaparecidos. Per farsi un'idea della quantità di gente scomparsa in quel periodo basta soltanto pensare ai già internazionalmente riconosciuti 30.000 giovani argentini buttati al mare o fucilati e fatti a pezzi per far sparire i corpi. Però, il fenomeno della desaparición era comune a tutta l'America Latina: Brasile, Cile, Uruguay, Bolivia, Peru, Paraguay, Colombia e Guatemala hanno avuto i loro desaparecidos. Il numero di morti nelle diverse guerriglie è molte volte più piccolo dei morti civili, assolutamente non violenti massacrati dai generali rappresentanti degli interessi nord americani. I manuali di tortura erano tradotti dall'inglese e le procedure utilizzate per far sparire i nemici dei valori occidentali unificate per non far provocare sospetti nella scena internazionale. Questo, carissimi, è ormai parte della storia ed ha causato anche una richiesta di scuse del governo Clinton ai paesi latino americani. Adesso che il babau comunista non esiste più i signori di Washington considerano che il mondo deve buttarsi ai piedi degli Stati Uniti e spalancare tutte le porte al loro colonialismo. Trovo impossibile capire il "mistero" della guerra contro l'Iraq e i discorsi religiosi di Bush contro l'Impero del Male, senza osservare quello che accade in America Latina oggi, dove l'idea dell'Alca (Area di Libero Commercio delle Americhe) rappresenta la strategia nord americana di saccheggio senza fare intervenire i marines. L'Alca non è che un trattato che obbliga i paesi latino americani a permettere l'importazione di prodotti americani senza opporre nessuna resistenza o barriera, mentre gli Stati Uniti praticano il protezionismo alla loro volontà. Mi è impossibile comprendere la scacchiera internazionale senza considerare la spinta dei nord americani all'adozione del dollaro in America Latina, dove cinque paesi hanno già la loro moneta in circolazione parallela, pagando stipendi e acquistando beni in dollari. È una coincidenza che gli Stati Uniti facciano inaugurare delle basi militari in questi paesi due o tre mesi dopo la dollarizzazione. Per restare nel campo militare, non so se lo sapete: il Brasile, alla fine del governo di Fernando Henrique Cardoso, ha dovuto consegnare agli Stati Uniti un'area di 64000 ettari di Amazzonia per la costruzione di una base missilistica con permesso di utilizzare testate nucleari. Contro chi? L'Argentina, a sua volta, ha regalato un gigantesco pezzo di Patagonia per una base militare nord americana. Là quegli operosi soldati di Dio potranno realizzare prove nucleari sotterranee. Con finalità pacifica, dicono. Perché dovrebbero rispettare le decisioni dell'Onu? L'11 Marzo all'inaugurazione della Corte Penale dell'Aja, creata per giudicare a livello internazionale persone accusate di genocidio o crimini contro l'umanità e al cui insediamento hanno assistito 600 invitati da tutto il mondo, mancava un rappresentante degli Stati Uniti. Il governo Bush infatti la considera un rischio alla sovranità americana. La Corte però può soltanto giudicare reati accaduti a partire del 2002 senza alcun potere retroattivo. L'opposizione americana alla Corte Penale dell'Aja apparentemente si fonda sulla considerazione di eventuali futuri processi ai militari statunitensi. È un brutto segnale. I nazisti portavano sulla loro cintura la scritta "Gott Mit Uns". I guerrafondai preferiscono "In God We Trust". Con la Bibbia in mano e i bottoni dei missili sotto l'indice di Dio…
Alberto Chicayban
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