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COMMERCIO ARMI: ACLI, NON STRAVOLGERE LEGGE 185
- Subject: COMMERCIO ARMI: ACLI, NON STRAVOLGERE LEGGE 185
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
- Date: Wed, 05 Mar 2003 16:17:00 +0100
12:07 COMMERCIO ARMI: ACLI, NON STRAVOLGERE LEGGE 185 (ASCA) - Roma, 5 mar - Un ''appello alla coscienza civile e politica dei senatori affinche' non stravolgano la legge 185'' sul commercio delle armi e' rivolto dalle Acli che oggi -con in testa il presidente nazionale Luigi Bobba- dimostreranno davanti al Senato in coincidenza con l'esame della proposta di legge. Trasparenza di tutte le transazioni bancarie, comprese quelle per le componenti di armamento trasferite sotto le cosiddette ''licenze globali di progetto'', e garanzia di conoscere chi sara' l'ultimo destinatario delle armi costruite, sempre secondo le ''licenze globali di progetto'' da consorzi di imprese di diversi paesi, solo alcuni dei quali legati dall'accordo europeo di Farnborough: sono queste le garanzie irrinunciabili -sottolineano le Acli- chieste dalla campagna ''Contro i Mercanti di Armi: Difendiamo la 185'' perche' la ratifica dell'accordo europeo non si trasformi in un pericoloso cedimento sul piano della sicurezza e sulla trasparenza del commercio delle armi. ''Garanzie -fa osservate una nota della presidenza delle Acli- che il capogruppo dell'UDC al Senato, D'Onofrio, al termine di due incontri ai quali hanno partecipato anche le ACLI, aveva condiviso e giudicato talmente qualificanti da non poter essere semplicemente affidate ad un ordine del giorno del Governo, ma da trasformare in emendamenti. Ma di emendamenti non si parla neppure. E' un fatto grave -secondo la Presidenza delle ACLI che oggi parteciperanno alle ore 14.00 all'appuntamento davanti a Palazzo Madama per lanciare un ultimo accorato appello alla coscienza civile e politica dei senatori affinche' non usino l'alibi della ratifica dell'accordo di Fairnbourough per stravolgere una legge qualificata che dovrebbe anzi essere proposta ai legislatori degli altri Paesi europei. Uno strumento che si e' rivelato efficace per sconfiggere le lobbies dei mercanti di morte''. ''Proprio in queste ore cosi' decisive per la pace, in cui la parola 'disarmo' campeggia come priorita' per la sicurezza mondiale, la garanzia legislativa che il Parlamento deve offrire ai cittadini italiani -conclude la nota delle Acli- e' che le armi o loro componenti costruite nelle nostre industrie non vengano utilizzate in atti di terrorismo o in conflitti aperti fuori dagli accordi internazionali sulla sicurezza. E questa non e' certo materia di ordini del giorno''.
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