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[Info Guerrilla News] #46 - 15/02/03, LA STORIA SIAMO NOI
- Subject: [Info Guerrilla News] #46 - 15/02/03, LA STORIA SIAMO NOI
- From: "Information Guerrilla" <redazione at informationguerrilla.org>
- Date: Mon, 17 Feb 2003 09:21:36 +0100
Le novita' della settimana su Information Guerrilla Numero 46 - 17.2.2003 - 2512 iscritti --------------------------------------- http://www.informationguerrilla.org SPECIALE MANIFESTAZIONE PER LA PACE: 15/02/03, LA STORIA SIAMO NOI FERMEREMO LA GUERRA "C'e' chi pensa che solo ai potenti sia dato di scrivere la storia. Oggi, in tutto il mondo, stiamo dimostrando il contrario. In tutto il mondo, oggi, stiamo dimostrando che gli uomini e le donne, i popoli, i cittadini possono riprendere in mano il proprio destino e decidere insieme il proprio comune futuro. Fermiamo la guerra. Milioni di persone, movimenti sociali, organizzazioni grandi e piccole, in tutto il pianeta hanno risposto all'appello promosso dal Forum sociale europeo e rilanciato nel Forum sociale mondiale. Dal Giappone agli Stati Uniti, dalla Russia all'Islanda, da Manila al Cairo abbiamo marciato assieme. Insieme, palestinesi a Ramallah e israeliani a Tel Aviv. Gli osservatori di pace di tutto il mondo a Baghdad. Oggi, siamo parte della piu' grande manifestazione mondiale della storia dell'umanita'. Per dire "no" alla guerra all'Iraq. No, senza se e senza ma". L'intervento del coordinamento Fermiamo la guerra, letto dal palco nel corso della manifestazione a Roma http://www.informationguerrilla.org/fermiamo_la_guerra.htm DOPO IL 15 FEBBRAIO I MEDIA SIAMO NOI di Wu Ming 1 Qualche zelante scherano del vero "Asse del Male" (Bush, Blair, Aznar e quell'altro, com'e' che si chiama?) cerca ancora di negare l'evidenza, di sottostimare, pesare col bilancino, fare distinguo ai quali nessuno piu' porge orecchio, ma - per dirla con trivialita' - "non ci sono cazzi": sabato abbiamo *davvero* fatto la Storia. Quel che e' avvenuto non ha precedenti, l'infinitamente rievocato carattere "internazionale" del Sessantotto diventa poca cosa rispetto alla prima manifestazione planetaria in simultanea della storia dell'umanita'. Manifestazione lanciata dal Forum Sociale Europeo e rilanciata dal Forum Sociale Mondiale: c'e' ancora qualcuno che ha il coraggio di definirli (o di definirsi, ahime'!) "no global"?! Se le cose andranno nel verso giusto (e bisogna lottare perche' cio' avvenga), gli storici del futuro vedranno l'intero ciclo di lotte sociali che noi chiamiamo "Sessantotto" come prodromo, preludio, *promessa* delle ben piu' significative lotte del XXI secolo. Altro che "ultimo rigurgito delle ideologie ottocentesche", o idiozie del genere: *anticipazione degli odierni movimenti globali*, scheggia di futuro conficcata nell'epoca degli stati-nazione. Noi che eravamo a Roma abbiamo fatto la Storia due volte, perchÈ Lorsignori possono dire quel che vogliono, ma quella di sabato e' stata la manifestazione piu' grande di tutti i tempi a livello mondiale. Puo' darsi che il Partito Comunista Cinese abbia qualche volta radunato folle piu' numerose, ma si trattava di eventi ben poco spontanei, a rigida coreografia governativa, quindi non contano. Dopo la giornata di sabato, acquista un nuovo, abbacinante significato lo slogan dei mediattivisti di tutto il mondo, da Seattle in avanti: "Don't hate the media, become the media". Si', perchÈ da oggi e' ufficiale che i media siamo noi, e intendo *noi tutti*: cosa puo' fare la meschina, petulante disinformazja di un regime contro il passaparola di chi ha partecipato a uno dei piu' grandi eventi di sempre? Il passaparola gioioso di tre milioni e mezzo di persone a Roma e decine di milioni nel resto del mondo? Negli ultimi tre anni di lotte si e' fatto sempre piu' evidente, ma oggi salta agli occhi e alle orecchie: la nostra comunicazione puo' fare tranquillamente a meno dell'informazione ufficiale, televisiva, piramidale. Nel corso dei decenni, a volte lavorando nell'invisibilita', i movimenti si sono dotati di reti e strumenti e linguaggi che permettono loro di comunicare *sotto, intorno e al di sopra* dei media ufficiali, costeggiando i bordi di quel buco nero del senso in cui affogano le "maggioranze silenziose", che maggioranze non sono piu'. Sopratutto, i movimenti si sono dotati di un immaginario che non paga piu' debiti allo sconfittismo, che costruisce comunita' e sa di rappresentare il punto di vista del pianeta. I famosi "cento fiori" di cui ci si auspicava lo sbocciare sono gia' qui, sul prato del mondo: la Rete, le radio, le tv di strada, i canali satellitari, le fanzines, la stampa indipendente ma soprattutto *i racconti*, la mitopoiesi, il passaparola. La grande narrazione che ci consegnano e' questa: i movimenti di movimenti sono la vera globalizzazione. Questo messaggio spiazza completamente chi, anche a sinistra, pensa ancora in termini di "piccole patrie" (letterali e/o metaforiche), o pensa che i movimenti siano alleanze copia-e-incolla tra ceti politici. Il nuovo significato dello slogan "Non odiare i media, diventa i media" e' anche: non dedichiamoci troppo alle geremiadi sull'informazione ufficiale, il conflitto di interessi, l'onnipervasivita' del b********ismo etc. Smettiamola di stracciarci le vesti. Ce ne siamo accorti o no che i movimenti europei e mondiali guardano all'Italia come alla postazione piu' avanzata dello scontro tra le nuove comunita' operose e un potere che si dibatte in una camera imbottita in attesa della thorazina? Da quando questo governo si e' insediato abbiamo proiettato all'estero un'immagine schizofrenica, riassunta nella domanda che mi e' stata fatta molte volte durante viaggi all'estero: "Com'e' possibile che in Italia ci siano i movimenti piu' forti, creativi e influenti se ho sentito dire che tutta l'informazione e' in mano a B*********?". Io ho sempre cercato di spiegare che B******** ha soltanto piantato una bandierina sulla punta dell'iceberg dell'informazione, non ha alcun controllo su cio' che sta sotto l'acqua, cio' che sta per speronare il suo dominio (non vedete che i topi abbandonano la nave prima ancora dell'urto?). E' il governo B********* a essere circondato, isolato, disorientato, non certo noi. Questa situazione e' evidente da almeno un anno, ma i movimenti stessi hanno faticato ad accorgersene, perche' spesso - pur essendo piu' avanzati nelle pratiche della comunicazione, e maggiormente in grado di *intuire* come stavano le cose - hanno introiettato la visione sconfittista e arretrata dei loro ceti politici (DS, PRC, Disobbedienti, non fa nessuna differenza). Dopo il dibattito all'ONU di venerdi' scorso e la manifestazione mondiale del giorno dopo, lo stesso isolamento lo scontano George W. Bush, la sua psicopatica amministrazione e i suoi servi sparsi per il mondo, anche se i loro progetti di guerra sono lungi dall'essere bloccati. Tre anni e piu' di rinascita dei movimenti hanno influenzato le pubbliche opinioni d'Europa, hanno decretato che il liberismo e la guerra sono fuori moda, hanno iniziato a costruire un nuovo *spazio pubblico europeo* che non e' piu' l'Europa liberista e vassalla di Maastricht e delle guerre umanitarie. Ecco, questo e' cio' che ho visto sabato, testimone e protagonista di una vera e propria festosa invasione: la costruzione di un nuovo spazio pubblico, di una sfera pubblica non-statale, da parte della moltitudine. Occorre continuare a muoversi, comunicare, alimentare il passaparola, perche' sempre piu' persone se ne accorgano http://www.informationguerrilla.org/dopo_il_15_febbraio_i_media_siamo_noi.htm --------------------------------------- ULTIME NEWS 17/2 SFRUTTAMENTO SELVAGGIO. LA CONTRORIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Un vero attacco frontale, di inaudita spietatezza, nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei disoccupati, degli inoccupati, dei pensionati e via dicendo, che poggia le sue solide basi nelle controriforme sindacal-ulivistiche degli ultimi 15 anni http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2003/un06/art2566.html PALESTINESI IN PIAZZA A SOSTEGNO DEL POPOLO IRACHENO di Patrizia Viglino Il 15 settembre manifestazioni per la pace anche a Ramallah. Trecento persone appartenenti alle forze progressiste e democratiche hanno marciato nonostante la pioggia implacabile e la durezza dell'assedio israeliano http://www.clorofilla.it/articolo.asp?articolo=2738 SI SCRIVE "ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA". SI LEGGE PETROLIO! di Tito Pulsinelli http://www.informationguerrilla.org/si_legge_petrolio.htm IMPERIALISMO AMERICANO E CRISI DI CIVILTA' di Luigi Cortesi Strumento d'un sistema economico e sociale in crisi, l'enorme apparato militare statunitense rappresenta un permanente pericolo per la pace mondiale http://www.odradek.it/giano/archivio/2002/42/Cortesi42.html ITALIA: TERRA, CIELO E MARE IN PRESTITO. U.S.A. LIBERI DI BOMBARDARE INDISTURBATI http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2003/un06/art2573.html AEREI ANGLO-AMERICANI BOMBARDANO SUD IRAQ http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=28997 ALL'ARMI SIAM FASCISTI Il presidente della Provincia di Catania ha deciso dedicare alla guerra una mostra permanente. Con tanto di statue di cera ad altezza naturale di Hitler e Mussolini. Tremila metri quadri di esposizione, tre piani del centro fieristico occupati in permanenza, tre miliardi di spesa per contenere armi, obici, corpi insanguinati, autoblindo, manifesti che invitano all'arruolamento, lapidi, svastiche naziste mescolate alle soavi prospettive di un borgo fascista http://itaca.netfirms.com/article_610.shtml 15/2 CONTRO LA GUERRA DEGLI STATI, CONTRO LA PACE SOCIALE La radicalita' insita nell'idea di pace si perde e diventa ambigua nel momento in cui la pratica sociale del rifiuto della guerra e' sostituito dall'interpretazione etica, fortemente condizionata dalla morale cattolica, per cui la pace e' un valore a se stante, finalizzato ad una armonia interiore e ad un indistinto amore per il genere umano http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2003/un06/art2564.html RICETTA FMI IN BOLIVIA: LEGGERE ATTENTAMENTE LE AVVERTENZE Guerra civile in Bolivia? Non esattamente. Questa e' la conseguenza delle politiche economiche del Fondo Monetario Internazionale. Polizia e Squadre Speciali scendono in piazza contro l'ennesimo taglio salariale imposto dal governo di Sanchez de Lozada. Con loro si schiera tutta la societa' civile boliviana. Il governo manda l'esercito e i carri armati. Una ventina i morti ufficiali nelle prime 24 ore di scontri in tutto il paese. Oltre cento i feriti http://www.selvas.org/newsBO0403.html 12/2 GIULIETTO CHIESA: "GUERRA INEVITABILE. E DOPO TOCCHERA' ALL'IRAN" Per l'ex corrispondente dalla Russia il progetto degli Usa e' quello di realizzare un dominio militare globale per nascondere la crisi economica http://www.clorofilla.it/articolo.asp?articolo=2705 LA VITTORIA DI SHARON, LA SCONFITTA DI ISRAELE Ariel Sharon e' stato il peggior primo ministro israeliano secondo ogni criterio di sanita' mentale. Nel caso di una guerra all'Iraq vi sono forti possibilita' che la giunta militare israeliana trovi l'irresistibile opportunita' di tentare, ancora una volta, una pulizia etnica di massa del popolo palestinese. Ma Israele oggi affronta la peggiore situazione nella sicurezza dal 1973: sta combattendo e non sta vincendo contro bambini ed armi fatte in casa http://www.arabcomint.com/unavittoria.htm --------------------------------------- IDEE DEL DAVANZALE DI CASA. SULL'INNO NAZIONALE E LE SUE IMPROPRIETA' http://www.informationguerrilla.org/del_davanzale_di_casa.htm --------------------------------------- Tutti gli articoli e i documenti sono disponibili su http://www.informationguerrilla.org Per contatti e collaborazioni scrivere alla redazione all'indirizzo redazione at informationguerrilla.org Per essere cancellati dalla newsletter si prega di rispondere a questa e-mail scrivendo nel subject: "stop".
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