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[latinoamerica] LATINOAMERICA
- Subject: [latinoamerica] LATINOAMERICA
- From: <m.giulianetti at giannimina.it>
- Date: Wed, 12 Feb 2003 12:10:08 +0100
Cari Amici, anche noi di Latinoamerica staremo nelle strade della nostra città, il prossimo 15 febbraio, per rivendicare il diritto a vivere in pace insieme agli altri uomini, senza alcuna distinzione di sesso, cittadinanza, razza. "L'Umanità è stufa che i suoi assassini la usino come alibi. Ed è stufa di piangere i suoi morti alla fine di ogni guerra: questa volta vuole impedire il conflitto che la vuole mandare a morire." Eduardo Galeano Nel III Forum sociale mondiale svoltosi a Porto Alegre, in Brasile, si è deciso che il 15 febbraio tutti i movimenti sociali dovranno organizzarsi per essere parte di una grande manifestazione mondiale contro la guerra. Diverse manifestazioni si stanno svolgendo in varie parti del mondo per poter poi arrivare alla grande mobilitazione dei popoli "No alla guerra contro l'Iraq" del 15 febbraio. In Colombia, il 21 gennaio, l'Assemblea permanente della società civile per la pace ha espresso davanti all'opinione pubblica nazionale e internazionale, il suo ripudio di fronte ad una azione militare contro il governo e il popolo iracheno. Il primo febbraio una commissione di parlamentari internazionali, tra i quali i deputati brasiliani Jamil Murad (PcdoB/SP), Doctor Rosinha (PT/PR), Orlando Fantazzini (PT/SP) e Tarcisio Zimmermann (PT(RS), sono andati in Iraq per manifestare la loro solidarietà con il popolo iracheno e chiedere la pace. La mattina del 3 febbraio pastori protestanti e cristiani di chiese diverse, insieme a cittadini statunitensi e tedeschi, si sono dati appuntamento davanti all'Ambasciata degli Stati Uniti in El Salvador, per pregare per la pace. I pastori luterani Ricardo Cornejo e Roberto Pineda hanno dato lettura al Vangelo, sottolineando che la vita deve prevalere sulla morte. Nel resto del mondo, lo scorso 8 febbraio, più di 750 donne nude hanno formato un simbolo di pace con i loro corpi sulla collina di Byron Bayon, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, per sollecitare il Primo Ministro John Howard a non seguire il presidente degli Stati Uniti nei sui piani di guerra contro l'Iraq. Anche altre organizzazioni negli Stati Uniti si stanno mobilizzando per fermare la guerra contro il popolo iracheno come l'US Labor Against de War (il movimento operaio nordamericano contro la guerra), una coalizione che raggruppa varie organizzazioni sindacali che rappresentano più di 4 milioni di affiliati in tutto il mondo e che hanno firmato una dichiarazione che dovrà essere letta alla sede delle Nazioni Unite in New York il 19 febbraio prossimo. Nello stesso tempo, intellettuali e artisti nordamericani stanno firmando un manifesto contro la guerra che sta per essere inviato via internet a diverse organizzazioni, dimostrando che anche il popolo statunitense desidera la pace. Diamo eco quindi alle parole di Joao Pedro Stedile: "Partecipa anche tu, scendi per le strade della tua città il 15 febbraio. Ricordati dei bambini iracheni." COMUNITÀ WEB DEI MOVIMENTI SOCIALI
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