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IRAQ: ASSOCIAZIONI E PACIFISTI, NO ARMI A CHI VIOLA DIRITTI
NASCE UNA 'COALIZIONE EUROPEA'. DOMANI SIT-IN PER DIFESA 185
   (ANSA) - ROMA, 27 GEN - L'Unione europea deve dotarsi di
strumenti efficaci per porre termine alle forniture di armi a
Paesi che violano i diritti umani. E' quanto chiede la campagna
'Contro i mercanti di armi - difendiamo la 185' lanciata
contemporaneamente a Roma e Parigi dalla Coalizione europea,
nata oggi, che riunisce una trentina di sigle e associazioni che
vanno da Amnesty International a Pax Christi, dalla Rete
Lilliput ad Emergency fino alle Acli, al Social Forum 'Basta
guerra', Nigrizia e Medici Senza Frontiere.
   ''Nello stesso giorno in cui gli ispettori dell'Onu
presentano il rapporto sugli armamenti dell'Iraq - hanno
spiegato Tonio Dell'Olio di Pax Christi e Nicoletta Dentico di
Medici Senza Frontiere - vogliamo sottolineare il ruolo chiave
di molte nazioni europee che negli ultimi 20 anni hanno
garantito a Baghdad ingenti forniture militari''. L'Ue - hanno
detto Dentico e Dell'Olio - assicura un quarto delle
esportazioni mondiali di armi: Francia e Gran Bretagna si
disputano la terza posizione dietro la Russia e gli Stati Uniti.
Nel mondo circolano oltre 639 milioni di armi leggere o di
piccolo calibro. L'obiettivo della campagna lanciata oggi e'
chiedere al presidente del Consiglio dell'Ue di promuovere
un'azione in vista di una convenzione internazionale sugli
intermediari e di rafforzare i criteri del codice di condotta
europeo sulle esportazioni di armi. L'altra richiesta, al
presidente del Consiglio, e' per far adottare una legislazione
interna sulle attivita' degli intermediari.
   Dentico e Dell'Olio hanno oggi fatto anche il punto sulla
situazione dell'iter parlamentare del Ddl che riguarda la
ratifica del Trattato di Fanborough. ''In Italia - ha spiegato
Dell'Olio - il commercio delle armi e' normato dalla legge 185
del 1990 che ha garantito principi di trasparenza. Questa legge
viene ora messa in crisi dall'accordo internazionale di
Fanborough: nel luglio del 2000 i rappresentanti di sei Paesi
europei hanno sancito un accordo che consolida la produzione di
armi attraverso il metodo della coproduzione. Perche' l'accordo
possa entrare in vigore va ratificato dai due rami del
Parlamento e questo governo, approfittando della ratifica, ha
fatto in modo che andasse a modificare pesantemente la
legislazione vigente: dei 14 articoli che sono stati proposti
per ratificare l'accordo di Fanborough, ben 9 vanno a modificare
la legge 185''. Dell'Olio ha aggiunto che relatore della
ratifica per l'accordo di Fanborough fu il senatore Cesare
Previti, ''fino al '94 vicepresidente dell'Alenia, dunque
persona esperta del settore''.  Secondo il calendario dei lavori
del Senato la discussione in aula e' prevista per domani e
Dell'Olio ha annunciato un sit all' ingresso del Senato al quale
dovrebbero partecipare anche don Luigi Ciotti e padre Alex
Zanotelli. Il pacifista Dino Frisullo, infine, ha ricordato che
e' fissato per il 19 febbraio il processo contro 23 persone -
tra cui Don Vitaliano e Francesco Caruso - accusate di una serie
di reati ''per aver organizzato nel '99 a Benevento una
occupazione simbolica della filiale Agusta nel quadro di una
vertenza  contro la vendita di elicotteri da guerra alla
Turchia''.(ANSA).

     VR
27-GEN-03 14:40 NNNN



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