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Comunicato: Porto Alegre / Terre des hommes
- Subject: Comunicato: Porto Alegre / Terre des hommes
- From: "Ufficio stampa Tdh Italia" <ufficiostampa at tdhitaly.org> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 24 Jan 2003 15:14:07 +0100
COMUNICATO STAMPA Milano, 24 gennaio ‘03 TERRE DES HOMMES PARTECIPA AI FORUM DI PORTO ALEGRE E DAVOS PER DIFENDERE I DIRITTI DEI MINORILa delegazione della Federazione Internazionale TERRE DES HOMMES partecipa ai Forum di Porto Alegre e Davos, per sostenere i diritti dell’infanzia. In particolare, Terre des hommes denuncerà la drammatica condizione dei bambini di strada nel sud del mondo, vittime dimenticate della globalizzazione di ispirazione liberistica.
A Porto Alegre, Raffaele Salinari, presidente della Federazione Internazionale Terre des hommes, prenderà parte al seminario “Il nuovo Brasile e la Solidarietà Internazionale” che si terrà presso la Pontificia Università Cattolica il 26-27 gennaio, ore 8,30/13,00. Salinari parlerà di: “Occuparsi dei bambini di strada, un’opportunità per il nuovo Brasile”. Terre des hommes Francia e Germania parteciperanno ad altri working groups di Porto Alegre.
*I working groups e i seminari sono una forma di laboratorio civile dove NGO, coalizioni, movimenti e organizzazioni si incontrano per condividere le loro esperienze e progetti per definire strategie comuni d’azione per il presente e il futuro.
A Davos, Bernard Boeton (Tdh Losanna), introdurrà uno dei dibattiti aperti al pubblico: “I diritti dei bambini, puro spettacolo?”. Il dibattito si terrà alla Swiss Alpine High School il 27 gennaio alle 12,30. Peter Brey, vice presidente della Federazione Internazionale Terre des hommes parteciperà a due sessioni del Forum Mondiale Economico sul tema dell’educazione di base e il futuro del movimento no-global.
Il dialogo e il confronto non-violento su questi importanti temi con i leader mondiali dell’economia e della politica sono quanto mai necessari. Il 45% dell’umanità ha meno di 18 anni, i bambini rappresentano il futuro. I problemi dei minori devono essere considerati seriamente a livello internazionale, perché ogni decisione finisce inevitabilmente per avere un impatto diretto sulle vite di milioni di bambini.
La globalizzazione mette le multinazionali nelle condizioni di scegliersi i mercati e le modalità di reclutamento del personale, confrontando costi e vantaggi nei differenti Paesi. Se gli Stati non sono capaci di elevare gli standard di competenza della forza lavoro o la qualità degli appoggi internazionali, i governi sono costretti a ridurre i salari, dimezzare le spese sociali e la tassazione per attirare il business delle multinazionali. Questo processo globalizzante finisce per alimentare l’esclusione sociale, minando la salute, l’educazione e la protezione sociale dei minori e delle loro famiglie.
I bambini di stradaSotto l’influenza della globalizzazione, la riduzione dei budget nel campo dell’educazione, della salute e della previdenza sociale si assiste al drammatico fenomeno dell’esclusione e della insicurezza sociale. Di conseguenza le famiglie e le comunità già marginalizzate subiscono la diminuzione del lavoro salariato.
In queste condizioni, per i bambini delle comunità povere - che sono spesso esposti a violenza fisica e mentale – il passo verso la strada è breve.
Il minore abbandonato nella strada - torturato dalla lotta quotidiana per la sopravvivenza - è privato dei suoi diritti fondamentali. Spesso, i bambini si raggruppano in bande criminali, poiché il gruppo, assicurando un parziale scudo di protezione dalla polizia, di fatto, rimpiazza la vera integrazione sociale. Terre des hommes ha promosso, in molti Paesi, campagne di sensibilizzazione sulla necessità della partecipazione civile al fine di denunciare l’incapacità dei governanti nel risolvere i problemi legati ai diritti dei minori.
Non è il mercato, fondato sulla competizione, ma l’istruzione che può assicurare l’integrazione sociale. Il fenomeno dei bambini di strada è direttamente legato alla crisi del sistema educativo: le famiglie e la scuola non riescono più a svolgere pienamente il loro ruolo a causa della povertà.
Il traffico di minoriFar prostituire o mandare un minore a chiedere l’elemosina costa poco e si può sfruttare a lungo. La liberalizzazione favorisce il traffico di bambini, che sono venduti come merce. I minori sono una preda docile per la criminalità organizzata in cerca di profitti da capitalizzare e investire in altre attività lucrative come la droga. A causa della legge del mercato, alcuni Stati deboli e corrotti sono nella posizione di non voler perseguire i trafficanti che facilmente attraversano le frontiere. Terre des hommes è impegnata in numerosi progetti per prevenire la tratta di minori, liberare le vittime e facilitare la reintegrazione nelle famiglie d’origine.
La Federazione Internazionale Terre des hommes raccomanda di:* Prendere tutte le misure possibili per l’abolizione del traffico di bambini
* Considerare i reati contro i bambini come un crimine contro l’umanità* Focalizzarsi sulla qualità dell’istruzione e degli istituti professionali
* Evitare di rinchiudere i bambini in istituzioni chiuse* Assicurare i finanziamenti necessari nel campo dell’educazione e della sanità pubblica – specialmente per mamme e bambini – considerando che i minori rappresentano, spesso, quasi il 50% della popolazione * Legare l’aiuto internazionale all’obbligo di assicurare i servizi sociali di base, sotto il controllo di un organo indipendente * Adoperarsi per la completa applicazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia, da parte degli Stati che l’hanno ratificata.
Per ulteriori informazioni: <mailto:ufficiostampa at tdhitaly.org>ufficiostampa at tdhitaly.org www.tdhitaly.org <http://www.terredeshommes.org/>www.terredeshommes.org FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO in collaborazione con GUE/NGL FEDERAZIONE INTERNAZIONALE TERRE DES HOMMES organizzano il seminario IL NUOVO BRASILE E LA SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALELa vittoria di Lula in Brasile rappresenta una svolta storica nel panorama latinoamericano e mondiale. La volontà del popolo brasiliano è stata chiara: per poter affrontare con qualche speranza di successo la lotta alla fame, alla povertà e alla disgregazione sociale, per il rispetto dei diritti dei minori, bisogna abbandonare radicalmente le ricette neoliberiste e avere il coraggio di percorrere le nuove strade dell’alternativa sociale. Il nuovo Brasile si sta incamminando su tale percorso che non sarà, purtroppo, senza difficoltà né senza oppositori. Per questo avrà bisogno di tutta la solidarietà internazionale possibile. Non solo nella forma della mobilitazione, ma soprattutto nella forma dell’apporto politico e culturale in un’auspicabile influenza reciproca.
PORTO ALEGRE PONTIFICIA UNIVERSITA’ CATTOLICA (PUC) 26 – 27 GENNAIO 2003 ore 8,30/13,00Introducono SAMIR AMIN (Forum Mondiale delle Alternative), FRANçOIS HOUTART (Forum Mondiale delle Alternative),
Coordinano José Luiz Del Roio (Forum Mondiale delle Alternative – Italia), Atilio Boron (Clacso, Argentina), Giorgio Riolo (Associazione Culturale Punto Rosso)
Interventi previsti: * ARUNDHATI ROY– India (scrittrice) * FRANCIS WURTZ – Francia (Presidente Gue) * JOAQUIM MIRANDA – Portogallo (GUE) * BERNARD CASSEN – Francia (Attac international) * GIOVANNI BERLINGUER – Italia (DS) * FAUSTO BERTINOTTI – Italia (PRC) * PAOLA AGNELLO MODICA – Italia (CGIL) * MICHAEL ALBERT – USA (Z-net) * PABLO GONZALEZ CASANOVA - Messico (Università Nazionale) * LEONIDAS IRA – Ecuador (CONAIE) * DOT KEET – Sud Africa (AIDC) * NICOLA BULLARD – Australia (Focus on Global South) * PIERRE BEAUDET – Canada (Alternatives)* RAFFAELE K. SALINARI – Italia (pres. Federazione Internazionale Terre des Hommes)
* GIULIETTO CHIESA – Italia (giornalista) * FERNANDO MARTINEZ HEREDIA - Cuba (Centro Martin Luther King)
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