Un ricordo di don Beppe Socci



Ad alcuni amici
e ad alcuni mezzi d'informazione

Cari amici ed egregi signori,
vi inviamo come anticipazione questo ricordo di don Beppe Socci che
apparira' nel fascicolo di domani del quotidiano telematico "La nonviolenza
e' in cammino".
Un caro saluto,

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Viterbo, 18 gennaio 2003

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BENITO D'IPPOLITO: IN MEMORIA DI DON BEPPE SOCCI

[Ricorrendo il 19 gennaio l'anniversario della scomparsa, nel 1998, di don
Beppe Socci, prete operaio, presidente del Movimento Internazionale della
Riconciliazione, che con e come don Sirio Politi (ci e' grato ricordare qui
anche questo altro grande maestro e amico della nonviolenza) fu animatore di
tenaci e luminose esperienze di solidarieta' e di pace, il nostro buon
Benito D'Ippolito qui lo ricorda agli amici e a quanti la sua eredita' di
costruttore di pace, di amico della nonviolenza, raccogliere vorranno]

C'e' una Viareggio che non va in diretta
sui network degli assassini.
E' la Viareggio di cuore grande
la Viareggio degli animi bambini.

Don Beppe Socci, prete operaio
come don Sirio scelse la sua parte:
al fianco di chi soffre costruire
pace e giustizia fu la loro arte.

Viveva l'utopia che costruisce
mani di fabbro, e agile anima di ballerina
aveva fede nello spirito incarnato
nella piu' fonda notte recare la mattina.

Aveva quel sapere che si sa
solo se si e' insieme, la sapienza
che solo se e' coscienza vale e va
contro l'orrore e lo sconfigge, scienza
che si fa azione e comunione e gia'
ne sai tu il nome, e il nome e' nonviolenza.

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