Bill Gates in parlamento



Fonte: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=1819&numero=999

Bill Gates al Parlamento Italiano

E' scomparso l'emendamento alla Finanziaria che sembrava indicare un interesse serio verso l'ipotesi di adottare il software libero nella pubblica amministrazione. La visita di Bill Gates al Parlamento è una strana coincidenza?

[ZEUS News - <http://www.zeusnews.it/>www.zeusnews.it - <http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=sezioni&numero=999>Prima Pagina, 07-01-2003] Bill Gates dovrebbe far visita al Parlamento italiano a fine gennaio, stando a <http://www.theinquirer.net/?article=6891>The Inquirer. (http://www.theinquirer.net/?article=6891)

Il governo italiano aveva previsto un emendamento alla Finanziaria 2003 che sembrava indicare un interesse serio verso l'ipotesi di adottare il software libero nell'amministrazione pubblica, facendo risparmiare a noi contribuenti una bella badilata di soldi in licenze software, sulla scia di provvedimenti analoghi adottati da altri paesi europei ed extraeuropei, fra cui Giappone, Norvegia, Germania, Finlandia, Corea, Thailandia, Filippine, Francia, Messico, Taiwan, Cina e Regno Unito.

Ahimè l'emendamento è misteriosamente scomparso, e per una curiosa coincidenza Bill Gates viene di persona in visita al Parlamento a breve distanza di tempo da questa scomparsa. Sarebbe un caso fortuito se si trattasse di un evento singolo, ma siccome capita sistematicamente che zio Bill faccia visita a un paese proprio quando quel paese annuncia di voler mollare Microsoft, come <http://www.apogeonline.com/webzine/2002/07/24/01/200207240102>è successo in India recentemente ( http://www.apogeonline.com/webzine/2002/07/24/01/200207240102 ) e nei mesi scorsi in Perù, direi che parlare di coincidenza è una pia illusione; pare più plausibile una vistosa operazione di lobbying, assecondata dal desiderio di compiacere l'ospite illustre, tipico della peggior forma di ospitalità fantozziana.

Resta da vedere se il governo italiano avrà abbastanza spina dorsale da resistere alle tante lusinghe di una società straniera già pluricondannata per concorrenza sleale: sapevate, ad esempio, che i docenti che convincono la propria scuola ad acquistare software Microsoft hanno gratis la licenza di Windows e Office, un valore commerciale di circa 1000 euro?

Visti i precedenti, sarà già un trionfo se l'amministrazione pubblica italiana saprà spuntare uno sconto decente sulle licenze di Windows, IIS e Office come hanno fatto gli altri paesi citati.

<index.htm>Paolo Attivissimo - topone at pobox.com


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