[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Al Presidente della Commissione Europea
- Subject: Al Presidente della Commissione Europea
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 13 Dec 2002 23:19:53 +0100
Una lettera aperta al Presidente della Commissione Europea UNA RAGIONEVOLE PROPOSTA Signor Presidente, egregio dottor Romano Prodi, le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione una questione che molto ci angoscia, e per formularle una richiesta di urgente, personale intervento. * Lei conosce Lei conosce la condizione fatta dalla legislazione e dall'amministrazione pubblica italiane alle persone che nel nostro paese cercano di venire fuggendo da luoghi in cui imperano le dittature, le persecuzioni, la guerra, la miseria, la fame. La Costituzione italiana stabilisce esplicitamente che le persone che nel loro paese non godono dei diritti democratici che essa Costituzione riconosce e garantisce ai cittadini italiani, per questo stesso fatto hanno diritto di ricevere asilo nel nostro paese; ma purtroppo altre leggi in vigore nel nostro paese - e palesemente in contrasto con il dettato costituzionale - questo diritto di asilo scandalosamente denegano, con esiti terribili. E purtroppo coerentemente con queste scandalose leggi dagli esiti terribili, ed in effettuale violazione della Costituzione, i poteri pubblici attuano una politica di persecuzione anziche' di accoglienza nei confronti delle persone che nel nostro paese cercano e sperano di trovare rifugio. Lei sa gia' quali siano le conseguenze di questa situazione: - centinaia, e forse migliaia, di esseri umani hanno trovato la morte in mare nel disperato tentativo di raggiungere il nostro paese; ed ogni giorno nuove vittime possono aggiungersi a questa mostruosa strage degli innocenti; - centinaia di migliaia di persone vivono nel nostro paese in condizioni di clandestinita', ovvero di paura e assenza di diritti, esposte ad ogni pericolo e soprattutto alle vessazioni dei poteri criminali contro cui nella maggioranza dei casi non possono chiedere soccorso ai pubblici poteri poiche' temono una duplice persecuzione per se' e per i loro cari; - il trasporto in Italia di persone che per dettato costituzionale hanno diritto di asilo nel nostro paese e' colpevolmente affidato in monopolio ai poteri criminali piu' brutali, che lucrano immensi guadagni proprio in ragione della scelta delle istituzioni italiane di non rispettare la Costituzione e quindi di non consentire l'ingresso legale in condizioni di sicurezza e trasparenza; - tutto cio' aumenta l'insicurezza di tutti e provoca altresi' ingentissimi sperperi di risorse pubbliche, con risultati peggio che inani, addirittura criminali e criminogeni. Lei sa anche che questa inammissibile situazione e' avallata e in una certa misura addirittura surdeterminata dai cosiddetti "accordi di Schengen" che palesemente confliggono con quanto disposto dalla Costituzione della Repubblica Italiana e che quindi nessuna autorita' pubblica italiana avrebbe avuto il diritto di sottoscrivere perche' illegali in radice per il nostro ordinamento giuridico in quanto incostituzionali. * Lei puo' Lei, egregio dottor Prodi, in quanto Presidente della Commissione Europea, ha un ruolo rilevantissimo nell'articolazione del sistema istituzionale e dei poteri dell'Unione Europea. Questo implica una ineludibile responsabilita'. Lei puo' assumere un'iniziativa. Un'iniziativa di civilta', un'iniziativa che qualificherebbe straordinariamente il suo mandato, il suo operato; un'iniziativa di valore storico. 1. Assuma l'iniziativa di proporre la rinegoziazione degli accordi di Schengen, anche alla luce del fatto che essi sono nulli in radice per quanto concerne l'Italia poiche' effettualmente confliggono con l'art. 10 comma terzo della Costituzione della Repubblica Italiana e quindi erano e sono irricevibili nel nostro ordinamento. 2. Assuma l'iniziativa di evidenziare la primazia del diritto di asilo, e di proporre quindi conseguenti misure concrete in difesa ed a promozione del diritto di asilo, questo principio di civilta' giuridica senza il riconoscimento e l'inveramento del quale la stessa Dichiarazione universale dei diritti umani e' resa carta straccia, e soltanto trionfa l'egoismo piu' feroce e solipsistico, e si condannano innumerevoli esseri umani alla disperazione e alla morte. Lei puo', con questa iniziativa, farsi promotore in ambito europeo della ragionevole proposta che consente di salvare la vita di innumerevoli esseri umani. Lei puo', con questa iniziativa, farsi promotore in ambito europeo della ragionevole proposta che consente l'ingresso nella legalita' di centinaia di migliaia di persone attualmente costrette a vite di terrore in territorio europeo. Lei puo', con questa iniziativa, farsi promotore in ambito europeo della ragionevole proposta che infligge il colpo piu' duro ai poteri criminali transnazionali che oggi lucrano immensi profitti sul traffico di esseri umani disperati e sulla condizione di clandestinita' e di soggezione fino alla schiavitu' di centinaia di migliaia di sorelle e fratelli in territorio europeo. Lei puo', con questa iniziativa, farsi promotore in ambito europeo della ragionevole proposta che non solo invera il dettato della Costituzione della Repubblica Italiana e restituisce vigenza alla legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico nazionale, ma invera parte sostanziale e decisiva della stessa Dichiarazione universale dei diritti umani. Lei puo', con questa iniziativa, farsi promotore in ambito europeo della ragionevole proposta che consente finalmente l'ingresso legale almeno in Italia a quanti ne hanno pieno diritto ed assoluta urgente necessita'. Lei puo' decisivamente contribuire a salvare molte vite umane. Lei puo' decisivamente contribuire a far trionfare la legalita' sul crimine. Lei puo' dare un contributo storico alla costruzione di un'Europa della civilta' giuridica e dei diritti umani. La preghiamo di dare ascolto a questo appello, di accogliere questa ragionevole proposta, di adoperarsi per essa, di farla propria e di farne oggetto di una sua iniziativa politica ed istituzionale. Lei ne ha il potere. E naturalmente ha anche il potere di non farlo. Ma non vogliamo credere che preferirebbe una condotta omissiva dinanzi ad una richiesta di aiuto cosi' drammatica come quella che ci proviene dal dolore e dalle stragi di tanti innocenti. * Lei deve Lei puo'; e ci sia consentito di esprimere una franca opinione: lei deve. * Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro, Peppe Sini a nome del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 13 dicembre 2002 Mittente: Centro di ricerca per la pace strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
- Prev by Date: Buone Nuove n. 162
- Next by Date: IL MONDO POSSIBILE CHE DIO SOGNA CON NOI
- Previous by thread: Buone Nuove n. 162
- Next by thread: IL MONDO POSSIBILE CHE DIO SOGNA CON NOI
- Indice: