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[Centomovimenti News] Numero 2 (Errata Corrige)
- Subject: [Centomovimenti News] Numero 2 (Errata Corrige)
- From: "Centomovimenti.it" <info at manipulite.it>
- Date: Sun, 8 Sep 2002 22:01:47 +0200
Numero 2 domenica 8 settembre 2002 ERRATA CORRIGE Inviamo per la seconda volta la newsletter di oggi in quanto, per un mero errore di impaginazione, non era stato correttamente riportato il testo di Dacia Maraini. Ce ne scusiamo con l'interessata e con i lettori. Per fortuna che con internet non c'è problema di ristampa... AVVISO IMPORTANTE! Considerato l'altissimo numero di adesioni già pervenute per la manifestazione del 14 settembre a Roma il comitato organizzatore ha deciso di spostare il luogo della manifestazione da Piazza del Popolo a PIAZZA SAN GIOVANNI La nuova destinazione, ed il conseguente adeguamento di strutture e costi, implica per tutti noi una moltiplicazione degli sforzi per cercare, con ottimismo e fiducia, di raggiungere un numero ancora più imponente di partecipanti. Uno strumento di coinvolgimento molto importante sarebbe quello di consigliare a tutti i nostri amici e conoscenti l'iscrizione a questa newsletter. In questo numero: - Antonio Tabucchi: Nel Paese del Pirlimpimpim... - il 14 settembre a Roma, a piazza S.Giovanni (di Dacia Maraini) Dacia Maraini: Perché il 14 settembre sarò a Roma, a piazza S.Giovanni - Bananas: la rubrica quotidiana di Marco Travaglio - "Un caso di omonimia" Nel Paese del Pirlimpimpim... (di Antonio Tabucchi) Ho sentito raccontare che nel Paese del Pirlimpimpim c'era un Tizio molto potente che presentava i sintomi di una grave malattia. Quel Paese, fra l'altro, non era estraneo a devastanti epidemie, che avevano affettato buona parte della popolazione. E le autorità sanitarie del Paese cominciarono a preoccuparsi che questo Tizio, con i sintomi che presentava (ragionamenti strampalati, deliri gioiosi, ululi minacciosi, parole ringhiose, fiato pesante, giallo d'itterizia, pratiche igieniche sospette eccetera), contagiasse la popolazione intera, visto che si ostinava a girare per il Paese bevendo alle fontane pubbliche, facendo pic-nic sui prati della comunità e lasciando gli avanzi in giro. Così gli dissero: gentile signor Tizio, tu sarai un tizio importante, ma i tuoi sintomi destano preoccupazione; ti invitiamo perciò a fare le necessarie analisi presso la locale Asl, dove tutti gli altri cittadini come te vengono a sottoporsi alle analisi quando presentano sintomi analoghi ai tuoi. A quel punto il Tizio si arrabbiò di brutto, e cominciò ad urlare che lui era sano, sanissimo, e che nessuna autorità sanitaria aveva ragione di dubitare dei suoi sintomi. I medici con pazienza gli fecero arrivare un avviso a casa, dove gli si diceva che magari era sano come un pesce, ma che se non gli dispiaceva, dati i sintomi, doveva anche lui passare la regolare visita medica. E allora quel Tizio si arrabbiò ancora di più e cominciò ad urlare che lui di quei medici non si fidava, e neppure delle strutture sanitarie di quella Asl, che lui era un Tizio speciale, specialissimo, e per i Tizi speciali specialissimi come lui ci voleva una Asl fatta apposta, con radiografie speciali, tac speciali, risonanze magnetiche speciali, prelievi di sangue speciali, urino-culture speciali e perfino copro-culture speciali, perché anche la sua pipì e la sua popò erano speciali. E siccome il Tizio aveva una grande Fattoria, la più grande del Paese del Pirlimpimpim, la famosa Factory, con tanti fattori alle sue dipendenze, e i fattori avevano tanti caporali alle loro dipendenze, i caporali tanti manovali e attacchini alle loro dipendenze, mandò a tappezzare tutto il Paese del Pirlimpimpim di editti e manifesti in cui si sosteneva che non era il signor Tizio che era malato, ma era malato il sistema sanitario. E tutti i cittadini del Pirlimpimpim dovettero convincersi che nonostante quegli allarmanti sintomi il signor Tizio era sano come un pesce. E se qualcuno per caso non si convinceva il signor Tizio sapeva trovare anche mezzi più convincenti dei manifesti, grazie ai fattori, caporali, manovali e stallieri di cui disponeva la sua enorme Factory. E fu così che nel Paese del Pirlimpimpim furono distrutte le sospette strutture sanitarie, la popolazione capì che le epidemie sono mali nient'affatto passeggeri ma necessari e il signor Tizio, sempre più trionfalmente giallo, ma che ormai aveva addomesticato anche gli imbecilli, campò fino a cent'anni, facendo capire al mondo che se uno è malato la cosa migliore è prendersela con la Salute. Antonio Tabucchi Perché il 14 settembre a Roma, a piazza S.Giovanni (di Dacia Maraini) Da una parte ci sono dei democratici che credono ancora nella protesta pacifica, nelle parole di critica, nelle manifestazioni di strada, nei girotondi che partono dall'indignazione privata. Dall'altra c'è un governo che agisce come fosse in guerra, con i carri armati schierati pronti a schiacciare tutto quello che gli si para davanti. Questa è l'immagine che ho negli occhi della mente, e assomiglia molto a quella apparsa anni fa su tutti i teleschermi: il piccolo coraggioso cinese che affrontava i cingolati di un governo tirannico basato sull' imposizione anziché sul consenso.. Ai giudici oggi va tutta la mia fiducia e la mia speranza. Non chiedo loro di diventare più politici, al contrario li supplico di mantenersi il più possibile autonomi, di difendere l'orgoglio della loro professione delicatissima e importantissima, di essere giusti e intransigenti nell'applicare le regole. Ma credo che la paura in alto sia proprio questa: che i giudici vogliano applicare le regole. E allora cambiamole queste regole! E' questa la parola d'ordine ed è ciò che sta accadendo, con una rapidità che lascia trasecolati. I metodi sono cambiati: non c'è più bisogno della censura e della polizia, delle prigioni e della tortura per imporre l'interesse di pochi su molti. Ora si può arrivare al controllo totale delle coscienze senza passare attraverso l'esercito e i colpi di stato. Basta possedere il controllo sulla maggioranza assoluta delle televisioni, basta approfittare della maggioranza in parlamento per stritolare dall'interno la costituzione, basta rendere inoffensivi i codici, basta comprare tutto e tutti. L'ultimissima proposta che abolisce i limiti sulla proprietà dei mezzi di comunicazione non è l'avvio evidente a tutto questo? Vi prego: venite in molti il 14 settembre! Non abbiamo altri strumenti in mano che la protesta dal basso, e questa protesta, per avere una qualche significato, deve essere grandissima. Dacia Maraini BANANAS rubrica quotidiana a cura di Marco Travaglio Un caso di omonimia "Chiunque è in grado di percepire l'importanza che dev'essere attribuita all'imparzialità del giudiceŠ Pertanto il semplice sospetto della mancanza di tale equità del giudice è un elemento essenzialeŠ La mancanza di una norma del genere che consenta di evitare un simile difetto costituisce perciò un vuoto da colmare nell'interesse generale. Quindi perché non colmarlo subito?". Queste ed altre sante parole scrive un tal Giulio Catelani sul Giornale di Paolo Berlusconi, anche se resta da capire quel "subito": la formula della legittima suspicione fu soppressa 13 anni fa perché troppo vaga e nessuno ne ha mai sentito la mancanza, finchè Berlusconi e Previti non han visto avvicinarsi la loro sentenza. Ma lasciamo andare e seguiamo il Catelani nel suo ragionamento, che si fa interessante: "Si avvia -scrive - verso la sua conclusione il procedimento penale (che si trascina da molti anni e senza prove convincenti) contro l'attuale premier imputato insieme all'on. Previti di corruzione in atti giudiziari. L'opposizione si avvale di tale procedimento per arrivare a una sentenza di condanna e alle conseguenti dimissioni dell'attuale governo e cioè a un altro ribaltone". Una vera vergogna, denuncia il Catelani: una "inconfutabile strumentalizzazione a fini politici di atti giudiziari con violazione palese del principio enunciato da Montesquieu della separazione dei poteri, principio purtroppo spesso dimenticato e trascurato". Chi è Giulio Catelani? Il Giornale non lo precisa, e c'è da sperare che sia soltanto un omonimo di quel Giulio Catelani che, procuratore generale di Milano durante Mani Pulite, sostenne l'indagine del pool fino alla discesa in campo di Berlusconi. Da allora cominciò a trescare sottobanco, a tempestare segretamente il ministro Biondi perché mandasse gli ispettori in Procura mentre in pubblico si profondeva in elogi per la "rivoluzione di Mani Pulite" (parole sue). L'ispezione si concluse con un nulla di fatto e gli 007 di Biondi scrissero, alla fine, che "le doglianze del dottor Berlusconi, non meno dei rilievi del Pg Catelani che quelle doglianze fa proprie, appaiono prive di qualsiasi pregio". Non contento, nel 1995 Catelani dispose un'inchiesta riservata quanto irrituale e probabilmente illegale sul conto di Borrelli, ipotizzando che montasse un cavallo di proprietà dell'assicuratore pregiudicato Giancarlo Gorrini. L'ennesima bufala. Finalmente il Csm aprì la procedura per trasferire il Pg per incompatibilità ambientale: Catelani, alla vigilia del verdetto, pensò bene di chiedere il prepensionamento, di diventare avvocato e di iniziare a collaborare con il Giornale. Ma l'autore della prosa sopra citata non può essere lui. Dev'essere per forza un omonimo. Un magistrato, per quanto ex, non può considerare "senza prove convincenti" un processo che ha già dimostrato con documenti bancari i passaggi di denaro, su conti esteri, tra la Fininvest e Previti e tra Previti e Squillante. E un Pg alla Catelani non può invocare l'"imparzialità del giudice" ed evocare Montesquieu restando serio. Gli verrebbe da ridere. Marco Travaglio La migliore del giorno. "Se non ci fossi tu a reggere questa linea, io non saprei a chi appoggiarmi" (Massimo D'Alema a Clemente Mastella, arrivando alla Festa dell'Udeur a Telese, Il Giornale, 6 settembre). "Sono pronto a dire di sì al portavoce unico dell'Ulivo, purchè sia D'Alema" (Clemente Mastella a Massimo D'Alema, ibidem). Appuntamento a domani! >>> <http://www.centomovimenti.it> Centomovimenti News - copyright © 2002 - >>>Tutti i diritti riservati Direttore responsabile: Lamberto Sechi - direzione at centomovimenti.it Webmaster/Editor: Giovanni Pecora - Se non riesci a visualizzare correttamente questa newsletter clicca sul link sottostante: http://www.centomovimenti.it/newsletter/02.htm
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