concluso il convegno di 'Mani tese' all'insegna del coraggio e dell'impegno



Luogo: Firenze
Tema: concluso il convegno di 'Mani tese' all'insegna del coraggio e
dell'impegno
Data: 22/04/2002
Fonte MISNA
Si è concluso domenica, al Palazzo dei congressi di Firenze, il convegno
internazionale di Mani Tese “Dai cieli dell’utopia alla polvere della
 storia”. Nei due giorni di lavori, i circa duemila partecipanti hanno
partecipato alle tre sessioni (“Rubano i sogni e cancellano il futuro”, “Il
nostro sogni di umanità” e “Il nostro progetto di mondo”), in cui si sono
succeduti oltre 20 relatori italiani e stranieri. Nella giornata di sabato
sono intervenuti il giornalista del Corriere della Sera Maurizio Chierici,
lo scrittore Alessandro Baricco, l’attore Marco Paolini, il sostituto
procuratore Gherardo Colombo e il missionario Alessandro Zanotelli, solo per
citare gli ‘italiani’. La prima giornata si è conclusa con le parole di un
giovane israeliano pacifista e una ragazza palestinese che hanno raccontato
come “costruire la pace a partire dal cuore”. La mattina conclusiva di
domenica è stata invece aperta dall’intervento della giornalista de ‘Il
Manifesto’ Rossana Rossanda, in veste di ospite e coordinatrice. “I sogni -
ha detto la giornalista che si è definita una donna del Novecento - non ci
sono stati rubati: ce li siamo fatti rubare. Non possiamo decidere se piove
e non piove, ma il nostro destino sì”. Il primo intervento della mattina è
stato quello di Susan George, presidente dell’Osservatorio sulla
mondializzazione. Impegnata da anni nella lotta contro gli squilibri tra
Nord e Sud del mondo, la George ha spronato i presenti, soprattutto giovani,
a mettersi a fare politica: i sogni e le idee buone non bastano, bisogna
agire in concreto nella società costruendo azioni politiche dal basso.
Riccardo Petrella, professore all’Università di Lovanio e autore de “Il
manifesto dell’acqua” ha messo l’accento sulla necessità di scegliere il
bene comune, riconoscendo “l’umanità come soggetto giuridico e politico e
garantendo beni e servizi a tutta la comunità”. Zygmunt Baumann, sociologo
dell’Università di Varsavia, di cui è stato letto un intervento scritto, ha
messo in guardia sulla difficoltà nel nostro tempo di coltivare l’utopia
perché “il potere attrattivo della serie indefinita di domani ha ceduto il
posto alla sicurezza tangibile dell’oggi”. La sessione si è conclusa con l’
intervento di Cristophe Aguiton, rappresentante di Attac, la coalizione
francese che si batte per la revisione dei meccanismi finanziari
internazionali. I lavori sono stati chiusi dal segretario nazionale di Mani
Tese, Sabina Siniscalchi: “Spesso in questo mondo così crudele e ottuso ­ ha
detto - abbiamo avuto paura; abbiamo perso il coraggio delle nostre
convinzioni, perché siamo solo donne e uomini che vorrebbero fare grandi
cose, ma non trovano la forza, non hanno i mezzi”. “Ecco” ha continuato “io
penso che questo convegno sia servito innanzitutto a ridarci il coraggio”.
“Il nostro impegno” ha concluso il Segretario nazionale “è l’impegno delle
mani, delle menti e dei cuori. Sapremo guardare alto al cielo dell’utopia,
operando ogni giorno nella polvere della storia”.