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concluso il convegno di 'Mani tese' all'insegna del coraggio e dell'impegno
- Subject: concluso il convegno di 'Mani tese' all'insegna del coraggio e dell'impegno
- From: "Alessandra Buccheri" <alessandrabuccheri at hotmail.com> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Tue, 23 Apr 2002 01:07:43 +0200
Luogo: Firenze Tema: concluso il convegno di 'Mani tese' all'insegna del coraggio e dell'impegno Data: 22/04/2002 Fonte MISNA Si è concluso domenica, al Palazzo dei congressi di Firenze, il convegno internazionale di Mani Tese “Dai cieli dell’utopia alla polvere della storia”. Nei due giorni di lavori, i circa duemila partecipanti hanno partecipato alle tre sessioni (“Rubano i sogni e cancellano il futuro”, “Il nostro sogni di umanità” e “Il nostro progetto di mondo”), in cui si sono succeduti oltre 20 relatori italiani e stranieri. Nella giornata di sabato sono intervenuti il giornalista del Corriere della Sera Maurizio Chierici, lo scrittore Alessandro Baricco, l’attore Marco Paolini, il sostituto procuratore Gherardo Colombo e il missionario Alessandro Zanotelli, solo per citare gli ‘italiani’. La prima giornata si è conclusa con le parole di un giovane israeliano pacifista e una ragazza palestinese che hanno raccontato come “costruire la pace a partire dal cuore”. La mattina conclusiva di domenica è stata invece aperta dall’intervento della giornalista de ‘Il Manifesto’ Rossana Rossanda, in veste di ospite e coordinatrice. “I sogni - ha detto la giornalista che si è definita una donna del Novecento - non ci sono stati rubati: ce li siamo fatti rubare. Non possiamo decidere se piove e non piove, ma il nostro destino sì”. Il primo intervento della mattina è stato quello di Susan George, presidente dell’Osservatorio sulla mondializzazione. Impegnata da anni nella lotta contro gli squilibri tra Nord e Sud del mondo, la George ha spronato i presenti, soprattutto giovani, a mettersi a fare politica: i sogni e le idee buone non bastano, bisogna agire in concreto nella società costruendo azioni politiche dal basso. Riccardo Petrella, professore all’Università di Lovanio e autore de “Il manifesto dell’acqua” ha messo l’accento sulla necessità di scegliere il bene comune, riconoscendo “l’umanità come soggetto giuridico e politico e garantendo beni e servizi a tutta la comunità”. Zygmunt Baumann, sociologo dell’Università di Varsavia, di cui è stato letto un intervento scritto, ha messo in guardia sulla difficoltà nel nostro tempo di coltivare l’utopia perché “il potere attrattivo della serie indefinita di domani ha ceduto il posto alla sicurezza tangibile dell’oggi”. La sessione si è conclusa con l’ intervento di Cristophe Aguiton, rappresentante di Attac, la coalizione francese che si batte per la revisione dei meccanismi finanziari internazionali. I lavori sono stati chiusi dal segretario nazionale di Mani Tese, Sabina Siniscalchi: “Spesso in questo mondo così crudele e ottuso ha detto - abbiamo avuto paura; abbiamo perso il coraggio delle nostre convinzioni, perché siamo solo donne e uomini che vorrebbero fare grandi cose, ma non trovano la forza, non hanno i mezzi”. “Ecco” ha continuato “io penso che questo convegno sia servito innanzitutto a ridarci il coraggio”. “Il nostro impegno” ha concluso il Segretario nazionale “è l’impegno delle mani, delle menti e dei cuori. Sapremo guardare alto al cielo dell’utopia, operando ogni giorno nella polvere della storia”.
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