Venezuela: i poveri riportano al potere Chavez con la nonviolenza



CARACAS - Hugo Chavez, vittima di un colpo di Stato che e' durato meno 48 ore, e' stato ufficialmente reintegrato nelle funzioni di presidente del Venezuela. Cavez ha riassunto l'incarico con l'entrata in vigore di un decreto firmato qualche ora prima dal vicepresidente Diosdado Cabello. 'Rimetto le funzioni al presidente costituzionale Hugo Chavez Frias, affinche' egli continui a esercitare la carica, le funzioni e le prerogative che gli sono state concesse', ha dichiarato Cabello.(ANSA).
2002-04-14 - 11:17:00


CARACAS - Nuova, clamorosa, svolta in Venezuela. In una giornata ricca di colpi di scena si è assistito al crollo del nuovo governo, e al ritorno al potere del presidente Chavez, esautorato venerdì scorso in un colpo di mano della classe imprenditoriale e di ambienti politici e delle Forze armate durato meno di 48 ore. "Il popolo venezuelano non avrebbe tollerato l'autocrazia - dice Chavez, acclamato da migliaia di sostenitori - questa è una giornata da iscrivere nella grande storia dell'America latina".

Con un crescendo di eventi, iniziati con imponenti manifestazioni di piazza e proseguito con un voltafaccia dei vertici militari, e in particolare della Guardia nazionale, il presidente provvisorio Pedro Cardona è stato costretto ad abbandonare precipitosamente palazzo Miraflores, e si è rifugiata in una base militare nella quale, secondo alcune fonti, è addirittura in stato di detenzione.
Il presidente Hugo Chavez è entrato in nottata, erano le le 9.

15 in Italia, nel recinto del palazzo presidenziale di Miraflores, acclamato dalla folla. Ha fatto il suo ingresso a palazzo in abito borghesi e circondato da militari della Guarda presidenziale. Chavez, era arrivato poco prima in elicottero dall'isoletta caraibica di La Orchila, dove era stato detenuto. Migliaia di persone erano in attesa davanti al palazzo presidenziale e cantavano l'inno nazionale.

Apparentemente a far cambiare repentinamente posizione alle forze armate venezuelane sono state in particolare le pressioni dei governi latinoamericani. Vari presidenti hanno infatto chiesto l'espulsione del Venezuela dall'Organizzazione degli stati americani, temendo che anche i loro generali riprendessero ad ordire golpe. Dal canto loro, poi, gli ambasciatori di Washington e Madrid, convocati da Carmona, non gli hanno espresso un esplicito appoggio, limitandosi a dire che si rimettevano alle decisione dell'Osa.

(Repubblica on line 14 aprile 2002)






Repentino colpo di scena a 48 ore dal golpe
La guardia nazionale si schiera con l'ex presidente

Venezuela, Chavez
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