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APPELLO DEFINITIVO MARCIA PERUGIA-ASSISI
- Subject: APPELLO DEFINITIVO MARCIA PERUGIA-ASSISI
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>
- Date: Fri, 12 Apr 2002 16:40:26 +0200
12 maggio 2002 Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente Contro la guerra infinita, costruiamo la pace in Medio Oriente APPELLO ALL'EUROPA Chiediamo pace per GerusalemmeDa quasi due anni, israeliani e palestinesi sono prigionieri di una terrificante spirale di odio e violenza. Ed ora e' guerra aperta. Un impressionante fiume di sangue scorre sotto i nostri occhi alimentando rappresaglie e vendette. Il peggio che tutti dicevano di voler scongiurare e' arrivato. Ma al peggio non c'e' un limite. Lo deve porre la comunita' internazionale, lo deve porre l'Europa, lo dobbiamo porre noi. E' una nostra responsabilita'. Per questo abbiamo deciso di promuovere, domenica 12 maggio 2002, una edizione straordinaria della Marcia per la pace Perugia-Assisi.
Tutti sanno che senza un deciso intervento dei responsabili della politica internazionale sara' molto difficile spezzare la catena della morte. Per questo noi cittadini europei, consapevoli delle nostre responsabilita' storiche, rivolgiamo un nuovo pressante appello all'Europa: "fermiamo la carneficina".
Insieme al Segretario Generale dell'Onu chiediamo agli israeliani di mettere fine all'illegale occupazione dei territori palestinesi, all'assedio e al bombardamento delle aree civili, agli assassini, all'inutile uso della forza letale, alle demolizioni, agli arresti arbitrari e alle quotidiane umiliazioni dei palestinesi. Insieme al Segretario Generale dell'Onu chiediamo ai palestinesi di fermare tutti gli atti di terrorismo e gli attentati suicidi che colpiscono indiscriminatamente i civili e allontanano ogni possibile soluzione del conflitto. Ma gli appelli a Sharon e ad Arafat non bastano.
Noi chiediamo all'Europa e all'Onu d'intervenire subito in difesa dei piu' indifesi, della giustizia e della legalita' internazionale. Noi chiediamo all'Europa e all'Onu di inviare una forza di interposizione capace di promuovere l'immediato cessate il fuoco e di assicurare la protezione delle popolazioni civili. Noi chiediamo all'Europa e all'Onu di assumere tutte le misure di pressione e sanzione diplomatica ed economica necessarie per bloccare l'escalation e riprendere la via del negoziato -anche tramite la convocazione di una nuova Conferenza Internazionale- per la costruzione di una pace giusta e duratura. Non e' possibile separare la ricerca della sicurezza dalla soluzione dei problemi politici. I traguardi definiti dalle stesse risoluzioni delle Nazioni Unite sono noti: fine dell'illegale occupazione israeliana del 1967, fine degli insediamenti, piano di "sicurezza comune" per entrambi i popoli, condivisione di Gerusalemme, costruzione dello Stato di Palestina, riconoscimento del diritto di Israele di vivere entro confini certi e sicuri, promozione del dialogo e della convivenza, dell'integrazione e dello sviluppo dell'intera regione.
Tutti sanno che la soluzione del problema sta nel riconoscere ad entrambi i popoli gli stessi diritti: due popoli, due Stati, la stessa dignita', gli stessi diritti, la stessa sicurezza. Chiunque non voglia accettare questa soluzione sceglie di mettersi contro la comunita' internazionale e deve subire le sue sanzioni.
Esistono ancora dei valori, esistono dei principi e dei diritti. Sono i valori, i principi e i diritti sui quali diciamo di voler costruire la nostra Europa e un nuovo mondo. In nome di questi stessi valori, principi e diritti, noi chiediamo all'Europa di mettere in campo le migliori energie per porre fine a questa tragedia e per scongiurare lo scoppio di nuove guerre -come quella annunciata dagli Stati Uniti contro l'Iraq- che rischiano d'infiammare il Medio Oriente e il mondo intero. Il terrorismo non si vince con le bombe. L'Europa riprenda in mano la bandiera delle Nazioni Unite, dei diritti umani, della giustizia e della legalita' internazionale. L'Europa s'impegni a costruire nel Mediterraneo una comunita' di pace, di sicurezza e di cooperazione alimentata da un dialogo interculturale basato sui diritti umani e sui principi democratici, sul rifiuto del razzismo e dell'antisemitismo. Diciamo basta alla guerra e al bellicismo, alla violenza e al terrorismo. Assumiamoci le nostre responsabilita'. E' in gioco anche il nostro futuro. Dipende da noi.
In questo modo, domenica 12 maggio, intendiamo sostenere e incoraggiare tutte le donne, gli uomini e i gruppi che nella societa' israeliana e palestinese, riconoscendo le ragioni dell'altro, s'impegnano instancabilmente per la costruzione di una pace giusta e duratura. Dalle citta' di Aldo Capitini e di Francesco d'Assisi, dove solo due mesi fa su invito di Papa Giovanni Paolo II i rappresentanti delle principali religioni hanno sottoscritto uno straordinario "Impegno comune per la pace", giunga loro il nostro abbraccio di solidarieta' e la promessa: a giugno saremo con voi a Gerusalemme, in Israele e in Palestina, per dire insieme "Time for peace".
Tavola della PaceIl Comitato Direttivo della Tavola della Pace e' composto da: Acli, Agesci, Arci, Francescani del Sacro Convento di Assisi, Focsiv, Legambiente, Cgil, Cisl, Uil, Associazione per la pace, Banca Etica, Cipsi, Ics, Emmaus Italia, Manitese, Pax Christi, Centro per la pace Forli'/Cesena, Peacelink, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli, Fondazione italiana per il volontariato, Forum Trentino per la pace
Perugia, 29 marzo 2002Per adesioni e informazioni rivolgiti a: Tavola della Pace, via della Viola 1 (06100) Perugia, tel 075/5736890 - fax 075/5739337 email: info at perlapace.it sito web: www.tavoladellapace.it
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