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Kamikaze
- Subject: Kamikaze
- From: "Giovanni Colombo" <giovanni.colombo12 at tin.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Tue, 09 Apr 2002 21:30:14 +0200
Stasera il Consiglio Comunale di Milano ha approvato all'unanimità (44 presenti) una mozione sulla situazione in Medio Oriente. Nel dispositivo finale, iI Consiglio "siimpegna direttamente: - a manifestare fortemente la propria solidarietà alla popolazione civile palestinese e alla popolazione civile israeliana; - a contribuire allo sforzo oggi in atto da parte di numerosi soggetti istituzionali e della società civile verso una composizione negoziale del conflitto; - a contrastare decisamente ogni possibile manifestazione di antisemitismo; - ad inviare rapidamente un attivo aiuto alla popolazione civile, nelll'ambito dei rapporti di cooperazione avviati dal Comune; - ad inviare - dopo aver preso i necessari contatti - una propria delegazione presso le città di Tel Aviv e Betlemme (città gemellate con Milano) per esprimere la volontà di ricerca di una via pacifica alla soluzione del conflitto." Il dibattito - a dire il vero di livello modesto - ha riproposto la questione del terrorismo palestinese: causa dell'offensiva di Sharon o, all'opposto, effetto della mancata costituzione di uno Stato indipendente? Il terrorismo è come la notte, cancella tutto, anche le cause più giuste. Ma non tutti i terrorismi sono uguali. Quello palestinese è il terrorismo dei kamikaze, di chi uccide uccidendosi. Cosa può mai spingere un uomo, una donna fino a quel punto estremo? Francesca, un'amica della Rosa Bianca, mi ha mandato in questi giorni le parole che uno scrittore americano, John Berger, ha scritto all'indomani della tragedia delle Twin Towers. Anche lì sono stati decisivi i kamikaze. Berger sostiene che la spinta al terrorista suicida non provenga dall'odio per il nemico bensì dalla disperazione quando questa diventi totale, assoluta. Sette sono i livelli della disperazione: Cercare ogni mattina quel poco che ti fa sopravvivere un altro giorno. Sapere quando ti svegli che in questa giungla legale non esistono diritti. Scoprire negli anni che niente migliora, solo peggiora. L'umiliazione di non essere in grado di cambiare quasi nulla, e di afferrarti a quel quasi che presto porta a un altro punto morto. Ascoltare le mille promesse che passano inesorabilmente accanto a te e ai tuoi. L'esempio di chi resiste ridotto in polvere dalle bombe. Il peso degli uccisi tra la tua gente un peso che spegne l'innocenza per sempre perché sono troppi! Alla fine il sacco nero dell''amarezza e dell'assurdità si fa così pesante da spaccare tutto. Tale sacco va dunque svuotato, concedendo terra e libertà. Altrimenti troverà altri cento, mille palestinesi pronti a portarlo e a farsi esplodere in mille pezzi. g. P.s. Nel mio indirizzario possono esser finite persone che non vogliono ricevere questi tipi di messaggio. Chi vuole essere cancellato me lo segnali. -------------------------------------------------------------------------------- Giovanni Colombo consigliere comunale di MIlano - indipendente Ds Presidente Naizionale della Rosa Bianca
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