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Testimonianza da Ramallah
- Subject: Testimonianza da Ramallah
- From: "SIFINEX" <finex at siasint.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Tue, 09 Apr 2002 18:30:38 +0200
----- Original Message ----- From: Paolo Farinella To: Caritas Genova Sent: Friday, April 05, 2002 12:12 AM Subject: Ultima da Ramallah Non ho altra voce che la mia per gridare al mondo, le piccole atroci verità di cui sono testimoni. Scrivo alla Caritas di Genova, su richiesta di don Piero, che ne può fare l'uso che vuole. Ognuno dei mille indirizzi può divulgare quello spedisco come crede, ad una condizione: che vi appaia la mia firma in calce o che si dica che spedisco io. Mi sono semrpe assunto ogni responsabilità, apertamente, firmando ogni parola mia. Nella chiesa e nel mondo. Paolo Farinella, prete. Un governo immorale! Anche la "pietas" è deportata e assassinata! Jerusalem 05-04-2002 ore 00,15-. Mentre i francescani sono sequestrati nella Natività e i Betlemmiti sono stuprati casa per casa, a Ramallah, anche la pietas è stata assassinata. Apprendiamo da fonte diretta e testimone oculare che ci ha raggiunto per telefono che in una casa un ragazzo di 14 anni da 3 giorni è sequestrato in casa con tre fratellini più piccoli, mentre il papà, la mamma e il nonno uccisi a sangue freddo giacciono cadavere in putrefazione nella stessa stanza. Racconta il testimone con raccapriccio che il bambino di tre anni è semrpe accanto alla mamma, invocandola. Secondo il costume musulmano, i morti devono essere seppelliti entro le 24 ore. Questa notizia è una di quelle poche che riescono ad uscire dal campo di concentramento in cui è rinchiusa la Palestina. Non è permesso portare vivere, medicine, aiuti di qualsiasi genere. I morti restano in casa e i bambini piangono accanto. Erode, almeno uccideva i bambini! Hitler li portava alla doccia, e ora Sharon li lascia vivere accanto ai corpi putrefatti dei genitori e nonni. Nessun urlo potrà mai dire la disperazione di questo genocidio, di cui consoceremo i confini e le profondità solo quando l'Occidente, avrà ritrovato la sua anima dannata e avrà imposto con la forza il ritiro da tutti i territori, rompendo, nel frattempo, ogni relazione diplomatica con lo Stato d'Israele. Nessuno è contro il popolo d'Israele, nessuno, ma prendiamo atto che questo popolo si è dato "questo" governo e non un latro e oggi dicono i sondaggi che la maggioranza è per la soluzione finale. Grande impressione ha fatto la scelta di Prodi d'inviare Solana e Piqué, i quali si sono rifiutati di vedere Sharon! E' un segno, ma è troppo poco. Quanti hanno pianto i morti delle torri d'America, accendano oggi una candela per i morti nelle case dei Palestinesi che non hanno nemmeno il conforto di una sepoltura e urlino col Salmo 130, 1.8: "Dal profondo grido a te, Signore, ascolta la nostra voce... Possa Adonai redimere Israele da tutte le sue colpe". Possa, se può! Paolo Farinella, prete
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