appello dalla società civile palestinese




From: rania hammad <raniahammad at hotmail.com>

Per favore fare circolare il più possibile; una copia di questa dichiarazione sarà disponibile tra breve su www.pchrgaza.org

Urgente appello alla società civile mondiale
Rompere la cospirazione del silenzio, agire prima che sia troppo tardi

29 marzo 2002

Noi, i firmatari, crediamo che un’offensiva israeliana su larga scala su tutti i territori palestinesi occupati sia imminente e che questo attacco senza precedenti richieda da parte della società civile una risposta senza precedenti. Per questa ragione esortiamo la società civile internazionale a condurre un’azione immediata e diretta per fermare la guerra totale di Israele contro il popolo palestinese e la sua belligerante occupazione militare della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est. Oggi le forze di occupazione israeliane hanno invaso il complesso dell’Autorità Nazionale Palestinese a Ramallah come parte di una lunga e sistematica campagna per minare, umiliare e distruggere la leadership politica palestinese. Le truppe israeliane hanno anche suddiviso e controllano interamente Ramallah dove hanno imposto un coprifuoco totale. Contemporaneamente gli ufficiali militari hanno iniziato a concentrare forze militari massicce, inclusa la mobilitazione di 10.000 riservisti, in preparazione di una aperta dichiarazione di guerra attraverso i territori palestinesi occupati promettendo che sarà ampia, prolungata e sanguinaria. All’inizio di questo mese l’escalation degli attacchi militari israeliani incluse le uccisioni intenzionali, i bombardamenti aerei indiscriminati, il completo soffocamento economico e sociale e le distruzioni di massa delle case e delle coltivazioni è culminata in una invasione su larga scala dei campi profughi palestinesi e dei villaggi che ha ucciso centinaia di civili. Dichiarazioni odierne da parte del primo ministro israeliano Ariel Sharon si riferiscono ad Arafat come a un “nemico” e parlano della necessità di “estirpare il terrorismo palestinese ovunque esista” indicano che attacchi come questi attacchi sono fatti per provocare, con portata e ferocia crescenti, conducendo a conseguenze disastrose. I gruppi della società civile palestinese avevano messo in guardia da anni sul fatto che la libertà di Israele di agire come uno stato al di sopra della legge avrebbe potuto gravemente minare le opportunità di una pace giusta e duratura. Dopo decine di anni di occupazione, apartheid, e pulizia etnica e 18 mesi di guerra totale contro la popolazione civile, ci appelliamo alla comunità internazionale perché non attenda i massacri dell’entità di quelli di Sabra e Chatila del 1982; il tempo per agire è adesso. Il sostegno al popolo palestinese mostrato dai gruppi di solidarietà internazionali, manifestato attraverso molte dichiarazioni, visite e azioni ha dimostrato inequivocabilmente questa crisi. Adesso è il momento per la società civile globale di usare il momento che ha generato e l’integrità civile che ha dimostrato per sostenere la richiesta di un’azione immediata da parte dei governi per porre fine all’occupazione che è la radice del conflitto. I governi, inclusi quelli che attualmente sono riuniti alla Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, devono affrontare direttamente e senza ambiguità le pressioni dei loro stessi popoli per assicurare immediatamente il rispetto della IV Convenzione di Ginevra da parte di Israele e il suo completo ritiro dai territori palestinesi occupati (TPO) quale passo necessario per il raggiungimento di una pace giusta e duratura.

Per finire ci appelliamo a tutti quelli che si oppongono all’occupazione, all’apartheid, alla pulizia etnica, ai crimini di guerra, che si impegnano per la giustizia e per la pace, che sono disposti a parlare con verità al potere, per: 1. Alzare la voce per rompere la cospirazione del silenzio tra quei governi che permettono a Israele, sostenuto senza condizioni o limiti dagli Stati Uniti, di commettere crimini di guerra e altre violazioni della legge umanitaria internazionale impunemente. 2. Protestare pubblicamente con chiarezza, con vigore, attraverso i governi, le organizzazioni internazionali, per chiedere una immediata ed effettiva protezione dei civili palestinesi nei Territori palestinesi occupati, attraverso proteste, marce, campagne informative, e altri modi pacifici. 3. Chiedere che i governi pongano fine all’assistenza militare a Israele, sospendendo i legami economici e supportando il processo ai criminali di guerra, e stimolino altri stati a fare lo stesso. 4. Continuare e intensificare le vostre attività prendendo parte e sostenendo campagne sistematiche per la fine dell’occupazione, dell’apartheid, della pulizia etnica, e dei crimini di guerra nei territori palestinesi occupati e per sostenere le legittime aspirazioni e i diritti del popolo palestinese.

Adesso è il momento per un azione immediata e diretta, dal momento che l’escalation di brutalità e oppressione di cui abbiamo fatto esperienza negli ultimi 18 mesi si muove inesorabilmente nella direzione di un disastro le quali conseguenze possiamo solo immaginare. In queste ore buie di sofferenza e di resistenza determinata, siamo certi che il peggio deve ancora venire ma siamo ugualmente certi che con il sostegno della società civile globale in questo momento cruciale la pace e la giustizia prevarranno.


Firmatari:
Dr. Heydar Abdel-Shafi
Dr. Hanan Ashrawi
Dr. Mustafa Barghouti
Dr. Azmi Bishara
Rana Nashashibi
Dr. Eyad Sarraj
Khader Shkirat
Raji Sourani

(traduzione di patrizia viglino -  qui sotto il testo originale in inglese)



please circulate as widely as possible; a copy of this declaration will also be available shortly atwww.pchrgaza.org]

29March 2002

Urgent Call to World Civil Society:
Break the Conspiracy of Silence, Act Before it is too Late


We, the undersigned, believe that a full-scale Israeli offensive throughout the Occupied Palestinian Territories (OPT) is imminent and that such an unprecedented attack demands from global civil society an unprecedented response. For this reason, we urge global civil society including human rights organisations, solidarity groups, and individuals to take immediate direct action to stop Israel’s all-out war against the Palestinian people and its 35-year belligerent military occupation of the Gaza strip and West Bank, including east Jerusalem.

Today, Israeli occupying forces invaded the compound of PNA President Yasser Arafat in Ramallah as part of a systematic and longstanding campaign to undermine, humiliate, and destroy the Palestinian political leadership. Israeli troops have also seized complete control of Ramallah and imposed a total curfew. At the same time, Israeli officials have begun a massive military build-up, including the mobilization of 10,000 army reservists, in preparation for an openly declared war throughout the OPT that promises to be widespread, prolonged, and bloody.

Earlier this month, escalating Israeli attacks including willful killings, indiscriminate shelling and aerial bombardment, complete economic and social suffocation, and mass destruction of housing and agriculture culminated in full-scale invasions of Palestinian refugee camps and villages that killed hundreds of civilians. Statements by Israeli Prime Minister Ariel Sharon today referring to Arafat as the “enemy” and speaking of the need to “extirpate Palestinian terrorism everywhere it exists” indicate that such attacks are set to resume, with greater ferocity and scope, leading to disastrous consequences.

Palestinian civil society groups have warned for years that Israel’s freedom to act as a state above the law would severely undermine chances for a just and lasting peace. After decades of occupation, apartheid, and ethnic cleansing and 18 months of all-out war against a civilian population, we call for the international community not to wait for massacres on the scale of those in Sabra and Shatila in 1982; the time for action is now.

The support for the Palestinian people shown by international solidarity groups, manifested in numerous statements, visits, and actions, has proved invaluable throughout this crisis. Now is the time for global civil society to use the momentum it has generated and the ethical integrity it has demonstrated to forcefully demand immediate action from governments to end the occupation, which is the root cause of the conflict.

Governments, including those currently meeting at the UN Commission on Human Rights, must face direct and unambiguous pressure from their own people to immediately secure Israel’s respect for the Fourth Geneva Convention and its complete withdrawal from the OPT as necessary steps towards achieving a just and lasting peace.

To this end, we call upon all those who oppose occupation, apartheid, ethnic cleansing, and war crimes, who are committed to justice and peace, who are willing to speak truth to power, to: 5. Raise your voices to break the conspiracy of silence among governments that allows Israel, which enjoys the unlimited and unconditional support of the US, to commit war crimes and other violations of international humanitarian law with impunity. 6. Clearly, vigorously, and publicly demonstrate before governments and international organisations to demand immediate and effective protection for Palestinian civilians in the OPT, through protests, marches, media campaigns, and other peaceful means. 7. Demand that governments end military assistance to Israel, suspend economic ties, and support the prosecution of war criminals, and urge other states to do so. 8. Continue and intensify your activities as part of a sustained and systematic campaign to end the occupation, apartheid, ethnic cleansing, and war crimes in the OPT and to support the legitimate rights and aspirations of the Palestinian people. Now is the time for immediate and direct action, as the pattern of escalating oppression and brutality that we have experienced over the past 18 months moves inexorably towards a disaster whose consequences we can only begin to imagine. In this dark hour of suffering and determined resistance, we are sure that the worst is yet to come, but we are equally sure that, with the support of global civil society at this crucial time, peace and justice will prevail.

Signed:
Dr. Heydar Abdel-Shafi
Dr. Hanan Ashrawi
Dr. Mustafa Barghouti
Dr. Azmi Bishara
Rana Nashashibi
Dr. Eyad Sarraj
Khader Shkirat
Raji Sourani