Palestina ha bisogna di voi



La delegazione italiana si muove rapidamente. Abbiamo trasferito un
centinaio di persone a Ramallah a protezione della popolazione civile. La
maggior parte del gruppo dirigente della nostra delegazione, circa 70
persone, è a Ramallah. Altri 180 di noi stanno manifestando davanti al
check point con altri gruppi internazionali. Io e pochi altri stiamo
cercando di organizzare i nostri movimenti dalla nostra postazione
operativa a Gerusalemme. Arriva da Ramallah la richiesta di medicinali.
Siamo riusciti a mandare quel poco che abbiamo trovato. Il coprifuoco,
dettato dall'esercito israeliano, impedisce i fornimenti di cibo. La
corrente elettrica è stata tolta da molti quartieri di Ramallah e da alcune
altre città palestinesi. La situazione è disperata. I palestinesi, dopo il
discorso di Sharon alla Nazione temono il peggio. Le notizie di decine di
morti giustiziati a Ramallah spezzano la speranza di una diminuzione del
conflitto. Abbiamo dato il cambio a 17 di noi che erano all' ospedale di
Ramallah da
ieri mattina. Altri si concentreranno in un diverso punto. Luisa Morgantini
e altri dell'Assopace stanno cercando di aiutare il personale medico che
deve raggiungere ambulanze e feriti.
Tra poco ci sarà la conferenza stampa delle persone che sono ritornate da
Ramallah. Un centinaio di persone sono andate verso Bethlhem per partecipare
alla manifestazione che si solgerà da Bethlem a Beit Jala, sperando di poter
passare il check ponit principale di Bethlehem.
Molti di noi, sapendo di correre un grave rischio, volontariamente hanno
scelto di spostarsi a Ramallah dove la loro presenza è indispensabile.
Inoltre, non avendo la garanzia di quando potranno tornare, rischiano di
perdere il volo di ritorno. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti voi. Occorre
mobilitarsi per fare pressione sul Parlamento Italiano per l'invio di una
delegazione ufficiale in Palestina.
Raccolte di medicinali e fondi. Promuovete mobilitazioni. E' indispensabile
non lasciare soli i palestinesi in questo momento drammatico.
Farshid Nourai1 APRILE 2002
COMUNICATO DI ACTION FOR PEACE

Anche oggi, Action for Peace ha continuato a inviare suoi delegati a Ramallah,
per tentare di allentare la pressione dell'esercito israeliano sui civili
palestinesi, in particolare negli ospedali della città. Sessanta persone
sono partite in piccoli gruppi da Gerusalemme, a partire dalle 7.30 del
mattino, e sono entrate nella città palestinese.
La prima delegazione di Action for Peace, che era a Ramallah già da giovedì
mattina e che è riuscita a portare viveri e medicine all'interno della
residenza
del Presidente Arafat e a difendere l'ospedale Trauma Center dall'esercito
israeliano, questa mattina ha lasciato la cittadina.
Denunciamo i gravissimi fatti che sono avvenuti a Ramallah oggi pomeriggio:
un gruppo di pacifisti, insieme all'europarlamentare Luisa Morgantini,
impegnati
con un'ambulanza a prestare soccorso ai feriti e a portarli nel Medical
Relief gestito dal dott. Moustafa Bargouti, sono stati aggrediti dall'esercito
israeliano. Gli è stato intimato di uscire immediatamente dal centro, perché
i soldati avevano intenzione di far esplodere il palazzo, così come avevano
appena fatto nell'edificio accanto. Si sono verificati episodi di una violenza
inaudita: Luisa Morgantini ha raccontato che un bambino ferito che era tra
le sue braccia le è stato portato via con la forza, e il gruppo è stato
trattenuto per ore in mezzo alla strada tra le esplosioni e subendo continue
minacce.
Il resto della delegazione italiana di Action for Peace, nella giornata
di oggi, ha continuato l'azione di sostegno e di protezione del popolo
palestinese.

Nella mattinata, siamo stati al check point di Al-Ram, verso Ramallah, con
l'intento, oltre che di manifestare la nostra solidarietà al popolo
palestinese,
di facilitare l'ingresso dei nostri delegati nella città di Ramallah.
Nel primo pomeriggio, si è tenuta la conferenza stampa del deputato dei
Verdi Mauro Bulgarelli, di Nunzio D'Erme, consigliere comunale a Roma, di
Fabio Galati, assessore alle politiche sociali nel Municipio Roma X, e di
tutti gli altri della prima delegazione di Action for peace a Ramallah.
Contemporaneamente, un centinaio di altri nostri delegati hanno tentato
di raggiungere Betlemme senza successo. Lo scenario che ci siamo trovati
di fronte sulla strada verso Betlemme è il tipico scenario dell'assedio,
con una schiera lunghissima di carri armati da una parte, gli insediamenti
dei coloni in costruzione dall'altra.
Denunciamo il vergognoso comportamento dell'esercito israeliano che continua
le sue operazioni militari, a Ramallah e verso tutte le altre città
palestinesi,
e a calpestare i più elementari diritti umani e civili, prima di tutto quello
all'assistenza dei feriti.

Ci appelliamo a tutte le forze e le persone democratiche e pacifiste in
Italia, perché a partire da domani organizzino delegazioni qui in Palestina
per proseguire la nostra missione di protezione della popolazione palestinese,
e di informazione degli abusi dell'esercito israeliano; riteniamo assolutamente
necessario inoltre che in Italia continuino e si rafforzino le pressioni
alle istituzioni, a qualunque livello, perché intervengano nei confronti
del governo israeliano e a tutela di tutti i pacifisti di ogni parte del
mondo presenti a Ramallah, Betlemme e nei territori occupati. Ci appelliamo
alla società civile italiana affinché si continui a mobilitare, in tutte
le città, per fermare il massacro della popolazione civile palestinese,
l'aggressione all'Autorità nazionale palestinese e al Presidente Arafat.

Action for Peace


Associazione per la Pace
0097255275952