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difesa 185/90 approda in Consiglio regionale Emilia Romagna
- Subject: difesa 185/90 approda in Consiglio regionale Emilia Romagna
- From: "Ugo Mazza" <umazza at regione.emilia-romagna.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sat, 16 Mar 2002 12:15:38 +0100
In allegato vi trasmetto copia della risoluzione da me presentata al Consiglio Regione dell'Emilia-Romagna per la difesa della legge 185. Ho inoltre chiesto che tale risoluzione venga discussa la prossimo Consiglio regionale previsto per il 26 e 27 marzo. Grato per l'attenzione porgo i più cordiali saluti Ugo Mazza Consigliere DS, regione Emilia-Romagna Al Presidente del Consiglio Regionale Sede RISOLUZIONE IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA Considerato che - la legge 185/90 oggi in vigore pone il nostro Paese all'avanguardia nel controllo del commercio internazionale delle armi; - tale legge ha permesso e permette trasparenza verso il Parlamento e l'opinione pubblica del Paese grazie all'obbligo di certificazioni per ogni pezzo esportato e per tutte le fasi necessarie alla sua produzione e commercializzazione, oltre che per i severi divieti, come l'obbligo della certificazione dell'uso finale delle armi, di esportazione presso Paesi in conflitto o che violano, in qualsiasi forma e maniera, i diritti umani; considerato che - il DDL 1927 presentato dall'attuale Governo a modifica della legge n.185/90 utilizza la necessaria ratifica di un accordo europeo in tema di difesa per introdurre subdole correzioni, come la "certificazione di progetto", che di fatto producono una riduzione fino all'annullamento dei controlli e delle autorizzazioni oggi previste, sottraendo così il reale commercio delle armi dal controllo democratico del Parlamento e dell'opinione pubblica; - il DDL 1927, inoltre, prevede divieti molto meno rigidi all'esportazione di armi a Paesi che violano diritti umani; il Consiglio Regionale convinto che - il commercio internazionale delle armi è una delle cause dell'alimentarsi e acuirsi di conflitti in varie aree del mondo, specie in Paesi con economie deboli e con alto livello di povertà, sottraendo gran parte delle risorse pubbliche altrimenti utilizzabili; - il commercio delle armi prodotte in Italia deve sottostare ai principi democratici di trasparenza sanciti dalla nostra Costituzione e che la proliferazione delle armi rappresenta un serio pericolo per la sicurezza internazionale, già messa a dura prova dopo i fatti dell'11 settembre, oltre che un attacco al difficile processo di costruzione della pace; esprime - un forte dissenso verso le norme contenute nel DDL 1927 e la conseguente abrogazione della legge 185/90 che ha decisamente contribuito ad ostacolare la drammatica proliferazione del commercio delle armi nel mondo; - l'auspicio che l'iniziativa di tante associazioni, che sostennero a suo tempo tale legge e che hanno potuto constatare la sua validità, come quella di larghi settori dell'opinione pubblica contro l'abolizione dei controlli fino a oggi esercitati, porti alla modifica del voto favorevole espresso in Commissione Esteri e Difesa della Camera per il ripristino dei principi e dei controlli previsti dalla 185/90 o a un voto contrario nelle aule parlamentari; chiede al Presidente della Regione Emilia-Romagna di adoperasi in ogni sede di confronto con il Governo e il Parlamento per il mantenimento in vigore della legge 185/90 e comunque per la riconferma in una nuova eventuale legge dei principi fondamentali e dei meccanismi di controllo obbligatorio e delle procedure di trasparenza contenuti nella legge 185/90; chiede al Presidente del Consiglio Regionale di rendere nota al Governo e al Parlamento Italiano, come a tutti i gruppi parlamentari, questa presa di posizione del Consiglio Regionale a tutela della legge 185/90 e dei suoi principi di fondo. Ugo Mazza
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