perquisizione dei ROS a Cobas e Centri sociali: comunicato di PeaceLink



COMUNICATO STAMPA

Nell'ambito dell'inchiesta sui fatti di Genova avvenuti durante il G8, i magistrati genovesi Andrea Canciani e Anna Canepa hanno dato disposizione ai carabinieri dei ROS di perquisire alcuni centri sociali di Bologna, Torino e Firenze, nonché la sede dei Cobas di Taranto. Il decreto di perquisizione mirava ad acquisire filmati relativi ai ben noti episodi accaduti, che il network telematico e multimediale Indymedia aveva ripreso con dovizia di particolari. Esprimiamo la nostra sorpresa per quanto è accaduto, proprio per il rispetto che nutriamo nella magistratura. Ogni parte in causa ha infatti fornito alla magistratura le proprie immagini, sia le forze dell'ordine sia i manifestanti, mettendole a disposizione dell'autoritò giudiziaria. Moltissimo materiale è stato inoltre diffuso su Internet. Se lo scopo della perquisizione è di trovare altro materiale, oltre a quello già reso noto dai soggetti coinvolti a vario titolo nelle vicende di Genova, ci chiediamo se è stato acquisito o se verrà acquisito con altrettanta efficienza e determinazione tutto il materiale audiovisivo relativo a: 1 - le telecamere presenti all'interno dei caschi in dotazione a vari operatori delle forze dell'ordine; 2 - il materiale video relativo alle postazioni fisse di ripresa allestite dagli operatori dell'ordine pubblico; 3 - il materiale fotografico eventualmente realizzato dagli agenti delle forze dell'ordine che hanno utilizzato delle copie "clonate" delle pettorine gialle da giornalista utilizzate in occasione del G8, in base a quanto documentato dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

A Taranto è emersa la scarsa utilità pratica di questo blitz in quanto le ricerche non hanno prodotto risultati significativi nella sede dei Cobas. Nelle perquisizioni svolte in altre città d'Italia sono stati sequestrati diversi computer anziché effettuare una semplice copia dei dati in essi contenuti. Ci auguriamo che queste copie vengano effettuate al più presto con la restituzione dei computer e dei dati originali ai legittimi proprietari. Poiché a tutt'oggi non risulta l'esistenza di un verbale di sequestro o di perquisizione relativamente al materiale acquisito nel Centro Stampa del Genoa Social Forum fra sabato 21 e domenica 22 luglio 2001 durante il ben noto intervento effettuato dalle forze dell'ordine, ci auguriamo che in questa circostanza le modalità adottate siano tali da non suscitare ulteriori dubbi. Esprimiamo questi giudizi non contro la magistratura ma in virtù dell'alto giudizio che abbiamo della sua intangibile funzione.

Carlo Gubitosa - segretario di PeaceLink
Alessandro Marescotti - presidente di PeaceLink