Catena di Sanlibero 109



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riccardo orioles <ricc at libero.it>
tanto per abbaiare - n.109
14 gennaio 2002
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Anzi, 14 gennaio 1936. "Allarmiiiiii / allarmiii / allarmi siam leghisti
/ terror dei communisti / terror dei moderati / Noi siamo del leghismo
gli esponenti / noi siam di Berlusconi i combattenti / lottiam contro i
terroni e gl'immigrati / sputiamo sull'Europa e i magistrati / Le donne
non ci vogliono piu' bene / perche' portiamo la camicia verde / Ci
dicono che siamo delle merde / ci dicono che siamo da catene / Chi se
ne frega! come fidanzata / abbiamo la Padania liberata / Agli ordini di
Berlusconi e Bossi / ricacceremo indietro negri e rossi..."
* * *
Editoriale di Cremona Fascista: "Ma che ci fa ancora il governo a Roma?
A Roma ladrona? A un passo da Napoli e Marrakesh? Al nord, il governo,
al nord, via dalla terronia! Vogliamo il governo in Padania, ora che
quel cagadubbi di Ruggiero, al soldo franco-britannico, non c'e' piu'.
A Mantova? No: Mantova e' oramai troppo meridionale, al confine di
Reggio Emilia, praticamente quasi in mezzo ai communisti".
* * *
Stefani. "Allo scopo di venire incontro alle giuste rivendicazioni di
alcuni camerati, d'ordine del Duce la sede del Governo Nazionale e'
stata spostata da Roma a Salo'. Seguiranno ulteriori disposizioni circa
le dislocazioni dei singoli ministeri (Cultura popolare, Culto,
Finanze, Welfare, Guerra, Difesa della Razza, ecc.). Firmato: il
Capogabinetto, Interlandi".
* * *
Foglio d'ordini. Nessun rilievo alle dichiarazioni antinazionali del
sovversivo Rutelli. Ignorare totalitariamente la c.d. presa di
posizione del massone Jospin.
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Stefani. S.E. il Duce e' stato nominato oggi con provvedimento del
governo Maresciallo d'Italia e Comandante Supremo delle Forze Armate.
* * *
Foglio d'ordini. Vanno assolutamente ignorate le dichiarazioni del
cardinal Montini a favore dell'ebreo Arafat.
* * *
Stefani. Nel consegnare le feluche ai nuovi ambasciatori S.E. il Duce,
Capo del Governo, Maresciallo d'Italia, Ministro degli Esteri e
Comandante supremo delle FF.AA. ha ammonito i giovani che intraprendono
la carriera diplomatica a "mantenere l'alito fresco e le mani
asciutte", e cio' allo scopo di mantenere alto il prestigio dell'Italia
nel mondo.
* * *
Foglio d'ordini. Recensire favorevolmente, con richiamo in prima pagina
e fotografia dell'Autore in evidenza, il volume "La rabbia e
l'orgoglio" della scrittrice Oriana Fallaci. Ricordare che esso e'
disponibile a prezzo ridotto in tutte e sedi rionali del Partito (ANF).
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Stefani. Nel quadro della lotta al terrorismo, il Ministro
dell'Interno, presi gli ordini dal Duce, dispone: "Art.1 - Tutti i
cittadini di origine islamica sono tenuti a portare ben visibibile
sulla persona un contrassegno di colore verde. Art.2 - E' fatto divieto
ai cittadini di origine islamica di assumere al proprio servizio
persone di religione cristiana. Art.3 - Le professioni di medico,
patrocinatore legale, ingegnere, notaio, insegnante nelle scuole
private e pubbliche di ogni ordine e grado sono interdette fino a data
da determinarsi a tutti i cittadini di origine islamica. Firmato:
Scajola. Controfirmato: Ciampi".
* * *
Foglio d'ordini.  Smetterla di sfruculiare l'alleato Americano a
proposito dei pretesi bombardamenti di civili.
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Stefani. Il vicesegretario dell'Alleanza Nazionale Forzista, S.E. Fini,
ha ricevuto ieri il rappresentante degli Italiani In Incognito, cav.
Provenzano.
* * *
Foglio d'ordini. Si dispone: la sospensione dalle pubblicazioni per
giorni 8 (otto) de Il Mattino di Napoli a motivo della pubblicazione di
una corrispondenza sulla "ripetuta rottura di cordoni" da parte di
folla entusiasta durante visita di S.E. Storace a Napoli.
* * *
Cronaca cittadina (pag.27). Un deprecabile incidente ha interrotto ieri
per quasi quindici minuti la circolazione dei tram nel centro di
Milano, nelle immediate adiacenze del palazzo di Giustizia. Un anziano
signore e' stato investito, per tragica fatalita', da un automobile che
(probabilmente per una distrazione dello chaffeur) ha proseguito la sua
corsa senza fermarsi. Non e' stato possibile rilevare il numero di
targa ne' il colore o il modello dell'automobile, e neanche la
direzione presa nella fuga. Attive indagini vengono tuttavia condotte
dai servizi di sicurezza e dalla Guardia Padana. Per l'anziano (le cui
generalita' rispondono a quelle di tale Borrelli Saverio, pubblico
dipendente, da Milano) non c'e' stato purtroppo nulla da fare.
* * *
Foglio d'ordini. Si dispone: la chiusura del giornale, la sospensione
dall'albo dei giornalisti e l'invio al confino per anni due di
direttore e redattori del settimanale "Centonove" (Messina).
Motivazione: nell'ambito di un servizio sulla nuova moneta, titolava
"Adesso abbiamo tutti bisogno di un borsellino", con la parola
"borsellino" scritta con B maiuscola con chiaro intento politico volto
a sovvertire le Massime Autorita' dello stato.
* * *
"Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se scappo all'estero
dimenticatemi".
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"Solo la volonta' di Dio puo' piegare l'Italia leghista. Gli uomini e
le cose mai".
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"Dio stramaledica l'Europa".
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Raccolte dalla polizia:
"Ah, se il Duce sapesse!" (al mercato).
"Mi ricordo che prima della guerra...".
"Pensa che di tutto il governo il meno fascista e' Fini...".
* * *
Riciclata. Due pidocchi scommettono a chi arriva prima a fare il giro
della bocca di Sgarbi, da un angolo all'altro. Vince quello che passa
dalla nuca.
* * *
Appunti per la regia. I due leghisti di base li facciamo interpretare,
al solito, a Gassmann e Tognazzi. Gino Cervi fa Ciampi. Paolo Stoppa
D'Alema. Berlusconi lo prendiamo direttamente dai cinegiornali Luce.
Bianco/nero, mi raccomando. Vorrei un primo piano dell'Alfa Romeo con
lo scudetto a griglia. Il dialogo fra lui e lei (lui in divisa, il
giorno prima di partire, lei coi capelli alla maschietta) col palazzo
dell'Eur sullo sfondo. "Parlami d'amore Mariu'". Lei fa l'annunciatrice
alla radio anzi no, la velina. I vecchi genitori di lui (interno
decoroso medio-borghese, con mobili falsi d'epoca e playstation) che
guardano i bollettini del Telegiornale. Interno di studi Eiar,
telecamere e microfoni a tromba, il collega arrivista e quello iscritto
al partito pero' simpatico, che la corteggia. Il gerarca stronzo
(accento meridionale) e l'usciere romanaccio (Fabrizi? ma e' una parte
molto breve).
Folla eterogenea (ma molti neri) alla fermata del tram. Venditori di
caldarroste e di Cd piratati, qualche adolescente in divisa, gruppo di
ragazze dei call-center a fine turno ("Ma poi lui m'ha mandato un sms",
"Difficile che le rinnovano il contratto", "Io invece preferisco la
neve", tutto sfumato); postino, prete (o monaca), mamma con passeggino
e poi tutti gli altri gente anziana. Primo piano di lei fra la folla
mentre sale sul tram. Flash-back di lui che legge (sentiamo le parole
sullo sfondo, con la voce di lei) la sua e-mail sotto la tenda in
Africa. "Parlami d'amore Mariu'".
* * *
Gli opuscoli antisemiti del Corriere (copertine vivaci) nelle vetrine
delle librerie.
* * *
Poi ci sono le eulire, le mezze eulire, i cinque centesimi un soldo, le
nostre truppe in colonia, il biglietto della lotteria da un milione,
l'immarcescibile fedelta' all'Alleato, la Fiat a rate, gli annunciatori
che con aria entusiasta spiegano perche' tutto va bene.
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Eugenio wrote:
<Oggetto: Non ce la faccio piu'!
Ciao R, ho 20 anni e sono abbastanza avvilito per quello che mi
circonda: una guerra, uomini di potere (sia di destra che di sinistra)
che non sanno fare il loro lavoro ma che sanno solo farsi prendere per
il culo dalle "Iene", un'Italia che vedo sempre piu' arrancare per
essere uno dei potenti della terra, un'Euro che non mi convince (anche
se sono ignorante in materia economica la penso cosi').
Ormai non si fa piu' nulla di quello che si faceva prima. Cacchio
divertitevi e uscite, la guerra non ce l'abbiamo nel sangue! Volete
attraversare Milano e sapete che non c'e' altro modo che prendere un
mezzo pubblico? Prendetelo e non fate quella stupidissima faccia non
convinta! Volete comprare quel televisore nuovo per cui avete
risparmiato soldi? E fatelo, tanto non e' che quei soldi vi serviranno
a fermare la pazzia dell'uomo!
Io mi ritrovo a 20 anni in una sorta di crisi generale dalla quale
cerco di uscire con l'indifferenza verso tutta questa merda, ma e' una
cosa brutta, oltre che difficile da fare.
Eugenio>
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Dall'Africa, don Federico <donfederico83 at hotmail.com> wrote: <Ho
ricevuto l'appello per Safya Hussaini. Stiamo radunando tante firme.
Nostra situazione di rifugiato ci ha reso piu' sensibili alla
sofferenza delle persone. Infatti la Guerra civile nella Repubblica
Democratica del Congo ha colpito anche la diocesi di Uvira dove svolgo
il mio ministero da presto 20 anni.
Sono stato percio costretto a fuggire nella citta di Kigoma in Tanzania
da dove vi scrivo. La nostra diocesi e' stata quasi completamente
devastata e numerosi fedeli son stati ammazzati. Purtroppo da parte
della comunita internazionale e' ancora scarsa l'attenzione per quello
che sta accadendo nella regione dei grandi laghi africani.
Amo l'amicizia e sono felice di ricevere attraverso la corrispondenza
una parola di conforto, dei messaggi di incoraggiamento. La vita del
rifugiato in un paese straniero e' infatti molto dura, e la solidarieta
dei fratelli, ovunque essi si trovino, e' di grande sostegno nei
momenti difficili. Noi qui a Kigoma stiamo facendo il possibile per
garantire l'assistenza minima alle vittime della guerra.
Vorrei che questa lettera sia ventilata presso gli amici e conoscenze
della Rete interculturale di solidarieta Ali per volare. Con affetto
Rev.do Kyalumba Don Federico>
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Poteri. Una storia esemplare. Il presidente della prima commissione del
Csm ha chiesto ufficialmente che sia aperta un'indagine conoscitiva
sull'alto magistrato catanese Giuseppe Gennaro, presidente dell'Anm.
Alla base della richiesta presunti rapporti del magistrato con
imprenditori collusi, dai quali egli o suoi familiari avrrebbero
acquistato un immobile presso Catania. L'apertura dell'indagine su
Gennaro e' l'epilogo del "caso Catania" aperto, diversi anni fa, dagli
esposti al Csm di Giambattista Scida', il presidente del tribunale
minorile che da quasi vent'anni e' fra i protagonisti dell'antimafia
catanese.
Secondo l'anziano magistrato una parte della procura catanese si era
resa responsabile di collusioni con ambienti politici e imprenditoriali
locali, non alieni questi ultimi da rapporti con la criminalita'
mafiosa. Le sue coraggiose e documentate denunce, esaminate con qualche
superficialita' da esponenti del Csm, non erano prese in considerazione
nella loro drammaticita', ed avevano anzi indotto il Csm a decretarne
l'allontanamento da Catania. Solo una mobilitazione spontanea delle
forze antimafia e della societa' civile catanese (quattromila firme
raccolte in pochi giorni) aveva bloccato, fra il 2000 e il 2001,
l'eliminazione del coraggioso magistrato.
A Scida' si era affiancato, spinto dagli elementi raccolti nel corso di
indagini su imprenditori collusi (Scuto e altri), un giovane magistrato
catanese, Marino. Neanche lui aveva incontrato molta solidarieta' fra i
vertici giudiziari catanesi, che avevano anzi scarcerato con tante
scuse l'imprenditore Scuto, da lui arrestato. Le prove raccolte da
Marino erano tuttavia solide: a ottobre, il procuratore generale ha
disposto il riarresto di Scuto; a dicembre, il Csm si e' finalmente
deciso ad esaminare con una certa attenzione i documenti e le prove
allegati da Marino. E infine e' giunta la richiesta d'indagine, che
rende giustizia a Scida' e Marino ed anche - poiche' li sottopone
finalmente al vaglio di un'indagine e non a una copertura corporativa -
ai magistrati da loro denunciati.
* * *
Questa e' la storia. Che conoscete gia' se avete seguito la Catena di
San Libero oppure Clarence o Il Nuovo. Perche' il resto della stampa
italiana, a suo tempo, non ne ha quasi fatto cenno. Non ne ha
praticamente parlato, se non quando costretta, l'informazione locale,
che in Sicilia e' monopolistica (c'e' un solo editore, Ciancio) e non
particolarmente versata nella denuncia del malaffare. Ma non ne ha
parlato neppure la stampa nazionale: ne' quella governativa e
reazionaria, ne' quella democratica e d'opposizione.
Non so quella di destra: ma la stampa democratica ha avuto sicuramente
- li ha avuti anche da chi scrive, a partire dal novembre 2000 - tutti
gli elementi di documentazione atti a permetterle di aprire
sull'argomento delle inchieste. Non delle campagne pro-Scida',
naturalmente: semplicemente delle serie e imparziali inchieste
giornalistiche su cio' che stava succedendo a Catania, di cui cittadini
avevano diritto e interesse a venire informati. Queste inchieste non ci
sono state. La stampa liberal, come quella di destra, ha letteralmente
censurato il caso Catania. E oggi si ritrova con una notizia
gravissima, coinvolgente lotta alla mafia e sistemi di potere, della
cui genesi non sa bene come rendere conto ai propri lettori.
* * *
Quanto ai politici. L'affare Catania e' stato ed e' sicuramente un caso
trasversale, come trasversale e' nel suo complesso la gestione, se non
dei poteri, del potere in quella esemplare citta' d'Italia. I politici
immediatamente coinvolti sono di centrosinistra. Per alcuni di essi io
nutro, per la loro storia passata, stima e anche una certa incredulita'
nei confronti di ogni possibile accusa: ma la situazione e' questa. Le
aree politiche coinvolte, nel tempo, sono tanto di centro e destra
quanto di centrosinistra.
Fra le forze politiche, l'atteggiamento e' stato - e non per un giorno:
ma per piu' di due anni - o di totale rimozione, o di fiera difesa
degli imputati eccellenti contro i due magistrati, il vecchio e il
giovane, che osavano metterli sotto accusa. Le eccezioni sono state
pochissime (e' giusto segnalare almeno Neri di An e Vendola di
Rifondazione) e non sostenute dai rispettivi partiti.
Sul fronte del centrosinistra, la posizione di Ds e Margherite e' stata
sostanzialmente omertosa. Sul fronte delle destre, l'onorevole Neri per
aver preso le difese di Scida' e Marino e' stato privato del seggio dal
suo stesso partito. Sul fronte delle istituzioni, segnaliamo solo una
chicca: fra le tradizionali lettere di auguri per i vertici
istituzionali della provincia, dalla Prefettura di Catania ne e' stata
messa in lista anche una per l'industriale Scuto, quello arrestato da
Marino. All'ultimo momento, la lettera non e' partita solo perche'
qualcuno si e' accorto che l'indirizzo dove Scuto avrebbe dovuto
ricevere le congratulazioni dello Stato era la galera.
* * *
Ecco. La situazione, dal punto di vista della societa' civile, adesso
e' gravissima: un importante magistrato, scelto - evidentemente con
superficialita' - a rappresentare tutti i magistrati italiani, e' sotto
il peso di un'indagine comunque non felice. Il garante della liberta'
dei magistrati, il Csm, riconosce di fatto di aver sbagliato nel
valutare i magistrati di Catania e di essere stato molto vicino a
condannare i giudici onesti e proteggere i discutibili. E questo accade
nel momento in cui la magistratura nel suo insieme e' sotto l'attacco
piu' violento e distruttivo mai portato contro di lei dal potere
politico: che, se non fosse coinvolto, non mancherebbe certo di
approfittare a fondo della storia catanese.
Ne' mancherebbero di approfittarne - e per lo stesso motivo non lo fanno
- le forze della destra siciliana. Gli irresponsabili dirigenti della
sinistra catanese hanno messo in pericolo, con la loro inerzia e con la
loro superficialita' se non peggio - un patrimonio antimafioso di lotte
e di valori pagato col sangue e i sacrifici di generazioni e
generazioni di militanti: l'ultima delle quali, la nostra. Se ne
vadano. Se ne vadano subito, senza perdere un istante, se ne vadano
senza dire una parola, perche' la loro sola presenza indebolisce e
ferisce la sinistra molto piu' quanto possa mai ferirla Berlusconi.
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Pino Martinez<martingiusep at inwind.it> wrote:
<Sono state aggiornate le pagine del sito web
www.angelfire.com/journal/puglisi . Inoltre sono state inserite tutte
le pagine dell'atto costitutivo dell'Associazione Intercondominiale
Quartiere Brancaccio.
Informiamo che il 31 gennaio vi sara' la terza udienza del processo che
ci vede costituiti "parte civile" contro la mafia di Brancaccio. E'
prevista la testimonianza dei tre componenti dell'Associazione
Intercondominiale che hanno subito l'incendio delle porte>
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Vostr'Emittenza che mi sta in cagnesco
per quei pochi scherzucci da dozzina
e mi gabella per antiberlusco
perche' metto le birbe alla berlina...

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"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe
Fava)
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