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Catena di Sanlibero 109
- Subject: Catena di Sanlibero 109
- From: <ricc at libero.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Sat, 26 Jan 2002 22:58:55 +0100
________________________________________ riccardo orioles <ricc at libero.it> tanto per abbaiare - n.109 14 gennaio 2002 ________________________________________ Anzi, 14 gennaio 1936. "Allarmiiiiii / allarmiii / allarmi siam leghisti / terror dei communisti / terror dei moderati / Noi siamo del leghismo gli esponenti / noi siam di Berlusconi i combattenti / lottiam contro i terroni e gl'immigrati / sputiamo sull'Europa e i magistrati / Le donne non ci vogliono piu' bene / perche' portiamo la camicia verde / Ci dicono che siamo delle merde / ci dicono che siamo da catene / Chi se ne frega! come fidanzata / abbiamo la Padania liberata / Agli ordini di Berlusconi e Bossi / ricacceremo indietro negri e rossi..." * * * Editoriale di Cremona Fascista: "Ma che ci fa ancora il governo a Roma? A Roma ladrona? A un passo da Napoli e Marrakesh? Al nord, il governo, al nord, via dalla terronia! Vogliamo il governo in Padania, ora che quel cagadubbi di Ruggiero, al soldo franco-britannico, non c'e' piu'. A Mantova? No: Mantova e' oramai troppo meridionale, al confine di Reggio Emilia, praticamente quasi in mezzo ai communisti". * * * Stefani. "Allo scopo di venire incontro alle giuste rivendicazioni di alcuni camerati, d'ordine del Duce la sede del Governo Nazionale e' stata spostata da Roma a Salo'. Seguiranno ulteriori disposizioni circa le dislocazioni dei singoli ministeri (Cultura popolare, Culto, Finanze, Welfare, Guerra, Difesa della Razza, ecc.). Firmato: il Capogabinetto, Interlandi". * * * Foglio d'ordini. Nessun rilievo alle dichiarazioni antinazionali del sovversivo Rutelli. Ignorare totalitariamente la c.d. presa di posizione del massone Jospin. * * * Stefani. S.E. il Duce e' stato nominato oggi con provvedimento del governo Maresciallo d'Italia e Comandante Supremo delle Forze Armate. * * * Foglio d'ordini. Vanno assolutamente ignorate le dichiarazioni del cardinal Montini a favore dell'ebreo Arafat. * * * Stefani. Nel consegnare le feluche ai nuovi ambasciatori S.E. il Duce, Capo del Governo, Maresciallo d'Italia, Ministro degli Esteri e Comandante supremo delle FF.AA. ha ammonito i giovani che intraprendono la carriera diplomatica a "mantenere l'alito fresco e le mani asciutte", e cio' allo scopo di mantenere alto il prestigio dell'Italia nel mondo. * * * Foglio d'ordini. Recensire favorevolmente, con richiamo in prima pagina e fotografia dell'Autore in evidenza, il volume "La rabbia e l'orgoglio" della scrittrice Oriana Fallaci. Ricordare che esso e' disponibile a prezzo ridotto in tutte e sedi rionali del Partito (ANF). * * * Stefani. Nel quadro della lotta al terrorismo, il Ministro dell'Interno, presi gli ordini dal Duce, dispone: "Art.1 - Tutti i cittadini di origine islamica sono tenuti a portare ben visibibile sulla persona un contrassegno di colore verde. Art.2 - E' fatto divieto ai cittadini di origine islamica di assumere al proprio servizio persone di religione cristiana. Art.3 - Le professioni di medico, patrocinatore legale, ingegnere, notaio, insegnante nelle scuole private e pubbliche di ogni ordine e grado sono interdette fino a data da determinarsi a tutti i cittadini di origine islamica. Firmato: Scajola. Controfirmato: Ciampi". * * * Foglio d'ordini. Smetterla di sfruculiare l'alleato Americano a proposito dei pretesi bombardamenti di civili. * * * Stefani. Il vicesegretario dell'Alleanza Nazionale Forzista, S.E. Fini, ha ricevuto ieri il rappresentante degli Italiani In Incognito, cav. Provenzano. * * * Foglio d'ordini. Si dispone: la sospensione dalle pubblicazioni per giorni 8 (otto) de Il Mattino di Napoli a motivo della pubblicazione di una corrispondenza sulla "ripetuta rottura di cordoni" da parte di folla entusiasta durante visita di S.E. Storace a Napoli. * * * Cronaca cittadina (pag.27). Un deprecabile incidente ha interrotto ieri per quasi quindici minuti la circolazione dei tram nel centro di Milano, nelle immediate adiacenze del palazzo di Giustizia. Un anziano signore e' stato investito, per tragica fatalita', da un automobile che (probabilmente per una distrazione dello chaffeur) ha proseguito la sua corsa senza fermarsi. Non e' stato possibile rilevare il numero di targa ne' il colore o il modello dell'automobile, e neanche la direzione presa nella fuga. Attive indagini vengono tuttavia condotte dai servizi di sicurezza e dalla Guardia Padana. Per l'anziano (le cui generalita' rispondono a quelle di tale Borrelli Saverio, pubblico dipendente, da Milano) non c'e' stato purtroppo nulla da fare. * * * Foglio d'ordini. Si dispone: la chiusura del giornale, la sospensione dall'albo dei giornalisti e l'invio al confino per anni due di direttore e redattori del settimanale "Centonove" (Messina). Motivazione: nell'ambito di un servizio sulla nuova moneta, titolava "Adesso abbiamo tutti bisogno di un borsellino", con la parola "borsellino" scritta con B maiuscola con chiaro intento politico volto a sovvertire le Massime Autorita' dello stato. * * * "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se scappo all'estero dimenticatemi". * * * "Solo la volonta' di Dio puo' piegare l'Italia leghista. Gli uomini e le cose mai". * * * "Dio stramaledica l'Europa". * * * Raccolte dalla polizia: "Ah, se il Duce sapesse!" (al mercato). "Mi ricordo che prima della guerra...". "Pensa che di tutto il governo il meno fascista e' Fini...". * * * Riciclata. Due pidocchi scommettono a chi arriva prima a fare il giro della bocca di Sgarbi, da un angolo all'altro. Vince quello che passa dalla nuca. * * * Appunti per la regia. I due leghisti di base li facciamo interpretare, al solito, a Gassmann e Tognazzi. Gino Cervi fa Ciampi. Paolo Stoppa D'Alema. Berlusconi lo prendiamo direttamente dai cinegiornali Luce. Bianco/nero, mi raccomando. Vorrei un primo piano dell'Alfa Romeo con lo scudetto a griglia. Il dialogo fra lui e lei (lui in divisa, il giorno prima di partire, lei coi capelli alla maschietta) col palazzo dell'Eur sullo sfondo. "Parlami d'amore Mariu'". Lei fa l'annunciatrice alla radio anzi no, la velina. I vecchi genitori di lui (interno decoroso medio-borghese, con mobili falsi d'epoca e playstation) che guardano i bollettini del Telegiornale. Interno di studi Eiar, telecamere e microfoni a tromba, il collega arrivista e quello iscritto al partito pero' simpatico, che la corteggia. Il gerarca stronzo (accento meridionale) e l'usciere romanaccio (Fabrizi? ma e' una parte molto breve). Folla eterogenea (ma molti neri) alla fermata del tram. Venditori di caldarroste e di Cd piratati, qualche adolescente in divisa, gruppo di ragazze dei call-center a fine turno ("Ma poi lui m'ha mandato un sms", "Difficile che le rinnovano il contratto", "Io invece preferisco la neve", tutto sfumato); postino, prete (o monaca), mamma con passeggino e poi tutti gli altri gente anziana. Primo piano di lei fra la folla mentre sale sul tram. Flash-back di lui che legge (sentiamo le parole sullo sfondo, con la voce di lei) la sua e-mail sotto la tenda in Africa. "Parlami d'amore Mariu'". * * * Gli opuscoli antisemiti del Corriere (copertine vivaci) nelle vetrine delle librerie. * * * Poi ci sono le eulire, le mezze eulire, i cinque centesimi un soldo, le nostre truppe in colonia, il biglietto della lotteria da un milione, l'immarcescibile fedelta' all'Alleato, la Fiat a rate, gli annunciatori che con aria entusiasta spiegano perche' tutto va bene. ________________________________________ Eugenio wrote: <Oggetto: Non ce la faccio piu'! Ciao R, ho 20 anni e sono abbastanza avvilito per quello che mi circonda: una guerra, uomini di potere (sia di destra che di sinistra) che non sanno fare il loro lavoro ma che sanno solo farsi prendere per il culo dalle "Iene", un'Italia che vedo sempre piu' arrancare per essere uno dei potenti della terra, un'Euro che non mi convince (anche se sono ignorante in materia economica la penso cosi'). Ormai non si fa piu' nulla di quello che si faceva prima. Cacchio divertitevi e uscite, la guerra non ce l'abbiamo nel sangue! Volete attraversare Milano e sapete che non c'e' altro modo che prendere un mezzo pubblico? Prendetelo e non fate quella stupidissima faccia non convinta! Volete comprare quel televisore nuovo per cui avete risparmiato soldi? E fatelo, tanto non e' che quei soldi vi serviranno a fermare la pazzia dell'uomo! Io mi ritrovo a 20 anni in una sorta di crisi generale dalla quale cerco di uscire con l'indifferenza verso tutta questa merda, ma e' una cosa brutta, oltre che difficile da fare. Eugenio> ________________________________________ Dall'Africa, don Federico <donfederico83 at hotmail.com> wrote: <Ho ricevuto l'appello per Safya Hussaini. Stiamo radunando tante firme. Nostra situazione di rifugiato ci ha reso piu' sensibili alla sofferenza delle persone. Infatti la Guerra civile nella Repubblica Democratica del Congo ha colpito anche la diocesi di Uvira dove svolgo il mio ministero da presto 20 anni. Sono stato percio costretto a fuggire nella citta di Kigoma in Tanzania da dove vi scrivo. La nostra diocesi e' stata quasi completamente devastata e numerosi fedeli son stati ammazzati. Purtroppo da parte della comunita internazionale e' ancora scarsa l'attenzione per quello che sta accadendo nella regione dei grandi laghi africani. Amo l'amicizia e sono felice di ricevere attraverso la corrispondenza una parola di conforto, dei messaggi di incoraggiamento. La vita del rifugiato in un paese straniero e' infatti molto dura, e la solidarieta dei fratelli, ovunque essi si trovino, e' di grande sostegno nei momenti difficili. Noi qui a Kigoma stiamo facendo il possibile per garantire l'assistenza minima alle vittime della guerra. Vorrei che questa lettera sia ventilata presso gli amici e conoscenze della Rete interculturale di solidarieta Ali per volare. Con affetto Rev.do Kyalumba Don Federico> ________________________________________ Poteri. Una storia esemplare. Il presidente della prima commissione del Csm ha chiesto ufficialmente che sia aperta un'indagine conoscitiva sull'alto magistrato catanese Giuseppe Gennaro, presidente dell'Anm. Alla base della richiesta presunti rapporti del magistrato con imprenditori collusi, dai quali egli o suoi familiari avrrebbero acquistato un immobile presso Catania. L'apertura dell'indagine su Gennaro e' l'epilogo del "caso Catania" aperto, diversi anni fa, dagli esposti al Csm di Giambattista Scida', il presidente del tribunale minorile che da quasi vent'anni e' fra i protagonisti dell'antimafia catanese. Secondo l'anziano magistrato una parte della procura catanese si era resa responsabile di collusioni con ambienti politici e imprenditoriali locali, non alieni questi ultimi da rapporti con la criminalita' mafiosa. Le sue coraggiose e documentate denunce, esaminate con qualche superficialita' da esponenti del Csm, non erano prese in considerazione nella loro drammaticita', ed avevano anzi indotto il Csm a decretarne l'allontanamento da Catania. Solo una mobilitazione spontanea delle forze antimafia e della societa' civile catanese (quattromila firme raccolte in pochi giorni) aveva bloccato, fra il 2000 e il 2001, l'eliminazione del coraggioso magistrato. A Scida' si era affiancato, spinto dagli elementi raccolti nel corso di indagini su imprenditori collusi (Scuto e altri), un giovane magistrato catanese, Marino. Neanche lui aveva incontrato molta solidarieta' fra i vertici giudiziari catanesi, che avevano anzi scarcerato con tante scuse l'imprenditore Scuto, da lui arrestato. Le prove raccolte da Marino erano tuttavia solide: a ottobre, il procuratore generale ha disposto il riarresto di Scuto; a dicembre, il Csm si e' finalmente deciso ad esaminare con una certa attenzione i documenti e le prove allegati da Marino. E infine e' giunta la richiesta d'indagine, che rende giustizia a Scida' e Marino ed anche - poiche' li sottopone finalmente al vaglio di un'indagine e non a una copertura corporativa - ai magistrati da loro denunciati. * * * Questa e' la storia. Che conoscete gia' se avete seguito la Catena di San Libero oppure Clarence o Il Nuovo. Perche' il resto della stampa italiana, a suo tempo, non ne ha quasi fatto cenno. Non ne ha praticamente parlato, se non quando costretta, l'informazione locale, che in Sicilia e' monopolistica (c'e' un solo editore, Ciancio) e non particolarmente versata nella denuncia del malaffare. Ma non ne ha parlato neppure la stampa nazionale: ne' quella governativa e reazionaria, ne' quella democratica e d'opposizione. Non so quella di destra: ma la stampa democratica ha avuto sicuramente - li ha avuti anche da chi scrive, a partire dal novembre 2000 - tutti gli elementi di documentazione atti a permetterle di aprire sull'argomento delle inchieste. Non delle campagne pro-Scida', naturalmente: semplicemente delle serie e imparziali inchieste giornalistiche su cio' che stava succedendo a Catania, di cui cittadini avevano diritto e interesse a venire informati. Queste inchieste non ci sono state. La stampa liberal, come quella di destra, ha letteralmente censurato il caso Catania. E oggi si ritrova con una notizia gravissima, coinvolgente lotta alla mafia e sistemi di potere, della cui genesi non sa bene come rendere conto ai propri lettori. * * * Quanto ai politici. L'affare Catania e' stato ed e' sicuramente un caso trasversale, come trasversale e' nel suo complesso la gestione, se non dei poteri, del potere in quella esemplare citta' d'Italia. I politici immediatamente coinvolti sono di centrosinistra. Per alcuni di essi io nutro, per la loro storia passata, stima e anche una certa incredulita' nei confronti di ogni possibile accusa: ma la situazione e' questa. Le aree politiche coinvolte, nel tempo, sono tanto di centro e destra quanto di centrosinistra. Fra le forze politiche, l'atteggiamento e' stato - e non per un giorno: ma per piu' di due anni - o di totale rimozione, o di fiera difesa degli imputati eccellenti contro i due magistrati, il vecchio e il giovane, che osavano metterli sotto accusa. Le eccezioni sono state pochissime (e' giusto segnalare almeno Neri di An e Vendola di Rifondazione) e non sostenute dai rispettivi partiti. Sul fronte del centrosinistra, la posizione di Ds e Margherite e' stata sostanzialmente omertosa. Sul fronte delle destre, l'onorevole Neri per aver preso le difese di Scida' e Marino e' stato privato del seggio dal suo stesso partito. Sul fronte delle istituzioni, segnaliamo solo una chicca: fra le tradizionali lettere di auguri per i vertici istituzionali della provincia, dalla Prefettura di Catania ne e' stata messa in lista anche una per l'industriale Scuto, quello arrestato da Marino. All'ultimo momento, la lettera non e' partita solo perche' qualcuno si e' accorto che l'indirizzo dove Scuto avrebbe dovuto ricevere le congratulazioni dello Stato era la galera. * * * Ecco. La situazione, dal punto di vista della societa' civile, adesso e' gravissima: un importante magistrato, scelto - evidentemente con superficialita' - a rappresentare tutti i magistrati italiani, e' sotto il peso di un'indagine comunque non felice. Il garante della liberta' dei magistrati, il Csm, riconosce di fatto di aver sbagliato nel valutare i magistrati di Catania e di essere stato molto vicino a condannare i giudici onesti e proteggere i discutibili. E questo accade nel momento in cui la magistratura nel suo insieme e' sotto l'attacco piu' violento e distruttivo mai portato contro di lei dal potere politico: che, se non fosse coinvolto, non mancherebbe certo di approfittare a fondo della storia catanese. Ne' mancherebbero di approfittarne - e per lo stesso motivo non lo fanno - le forze della destra siciliana. Gli irresponsabili dirigenti della sinistra catanese hanno messo in pericolo, con la loro inerzia e con la loro superficialita' se non peggio - un patrimonio antimafioso di lotte e di valori pagato col sangue e i sacrifici di generazioni e generazioni di militanti: l'ultima delle quali, la nostra. Se ne vadano. Se ne vadano subito, senza perdere un istante, se ne vadano senza dire una parola, perche' la loro sola presenza indebolisce e ferisce la sinistra molto piu' quanto possa mai ferirla Berlusconi. ________________________________________ Pino Martinez<martingiusep at inwind.it> wrote: <Sono state aggiornate le pagine del sito web www.angelfire.com/journal/puglisi . Inoltre sono state inserite tutte le pagine dell'atto costitutivo dell'Associazione Intercondominiale Quartiere Brancaccio. Informiamo che il 31 gennaio vi sara' la terza udienza del processo che ci vede costituiti "parte civile" contro la mafia di Brancaccio. E' prevista la testimonianza dei tre componenti dell'Associazione Intercondominiale che hanno subito l'incendio delle porte> ________________________________________ * * * Vostr'Emittenza che mi sta in cagnesco per quei pochi scherzucci da dozzina e mi gabella per antiberlusco perche' metto le birbe alla berlina... ________________________________________ Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente per liberarsene, basta scrivere a ricc at libero.it -- Fa' girare. "A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe Fava) ________________________________________
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