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[LIBRI] - Quando scelsi il posto dove sarei nato
- Subject: [LIBRI] - Quando scelsi il posto dove sarei nato
- From: Alessandro Di Meo <dimeo at ing.uniroma2.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Tue, 22 Jan 2002 15:36:56 +0100
Alessandro Di Meo Quando scelsi il posto dove sarei nato ISBN 88-86762-33-x pagg. 118 Lire 15.000 "Parrano, dicembre 1999. E' un freddo sabato notte umbro, Cristiano e Maddalena dormono. Il fuoco nel camino è ancora acceso. Mi viene in mente, leggendo un articolo su "il manifesto", che avrei anch'io molto da raccontare su extracomunitari, immigrati, clandestini, emarginati. E su razzismo, ipocrisia, ingiustizia, oblio. Comincio a farlo. Spero di non smettere più." Alessandro Di Meo è nato e vive a Roma. 42 anni, dal 1999 svolge attività di volontariato con l'associazione "Un Ponte per…". Questa è la sua prima, vera pubblicazione. Ogni diritto d'autore, pari al 10% del prezzo di copertina, andrà a finanziare la campagna "Svetlost",sostegno economico a distanza di bambini di Kraljevo, città a sud della Jugoslavia, siano essi profughi dal Kosovo o affidati a famiglie residenti. "Svetlost" in serbo vuol dire "Luce". Ti va di accenderne qualcuna insieme? Un Ponte per…" è una associazione di volontariato nata nel 1991 col nome di "Un Ponte per Baghdad", subito dopo i bombardamenti sull'Iraq, allo scopo di promuovere iniziative per aiutare la popolazione irachena, colpita prima dalla guerra e poi da un infame embargo che ha causato un milione e mezzo di morti soprattutto fra la povera gente colpendo, fra questa, i più deboli. Cioè, al solito, bambini, donne, anziani, malati… In dieci anni di attività, con le continue aggressioni a cui vengono sistematicamente sottoposti i popoli del sud del mondo, specie quelli non allineati alle economie liberiste dei ricchi paesi industrializzati, molto sensibili al profitto e poco o nulla alla Solidarietà o alla Giustizia, vittime predestinate delle politiche imperialiste occidentali e della globalizzazione dei mercati (ma mai delle frontiere…), "Un Ponte per…" ha dovuto, purtroppo, allargare la propria attività prima verso il Medio Oriente, con progetti di solidarietà a sostegno dei profughi Palestinesi nel Libano, con la campagna "Un Ponte per… Chatila", poi nel Kurdistan turco, con azioni di sostengo e di sensibilizzazione a favore del popolo Kurdo, con la campagna "Un Ponte per… Diyarbakir" e, infine, verso i Balcani, con la campagna "Un Ponte per… Belgrado", dove l'associazione ha promosso numerose iniziative sia di sostegno sanitario ad ospedali della Federazione Jugoslava che di solidarietà con le migliaia di profughi dal Kosovo, cercando di superare la fase emergenziale con progetti più strutturali. "Un Ponte per…" conta circa 500 aderenti, oltre a vari comitati locali presenti in diverse città italiane. L'attività si basa essenzialmente sul lavoro volontario di soci e sostenitori ed è finanziata con campagne pubbliche di sottoscrizione e raccolta fondi, nonché con contributi di Enti Locali. "Un ponte per..." Associazione Non Governativa di Volontariato per la Solidarietà Internazionale, via della Guglia 69/a, 00186 Roma - Tel 066780808 Fax 066793968 - ONLUS - ONG - C/C Postale n° 59927004 C/C Bancario n° 100790 Banca Popolare Etica Padova, cod. ABI 5018, cod. CAB 12100 E-mail: posta at unponteper.it sito Web: http://www.unponteper.it
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